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Viaggio in Grecia: cosa fare e vedere a Paros

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La terza e ultima tappa del nostro viaggio alle Cicladi durante una pandemia sono state le isole di Paros e Antiparos. Dopo aver visitato la mondana Santorini (ve ne parlo qui) e la selvaggia Ios (ve ne parlo qui) siamo sbarcati a Paros uno delle isole più grandi e più turistiche delle Cicladi ma conserva ancora qualche lato selvaggio. A soli 10 minuti di traghetto si trova l’isola di Antiparos famosa per essere il rifugio dell’attore Tom Hanks, è un piccolo gioiellino ideale per un soggiorno di totale relax o per una gita in giornata da Paros. Ecco a voi cosa fare e vedere a Paros.

Cosa fare e vedere a Paros

Durante il viaggio a Santorini e Ios avevamo pianificato più nel dettaglio cosa fare e vedere in entrambe le isole a Paros, ci siamo fatti ispirare dalle giornate andando un po alla scoperta giorno dopo giorno, visitando le cittadine e le spiagge dell’isola.

Le città e i villaggi da visitare a Paros

  • Nell’entroterra di Paros si trova il famoso villaggio di Lefkes. Adagiato su di una collina a circa 250mt di altezza è il classico villaggio in stile tradizionale cicladico con case bianche, porte azzurre, buoganville, mulini a vento e tanti gatti.

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  • Naoussa è sicuramente la cittadina più conosciuta di Paros; questo delizioso villaggio di pescatori situato nella parte più settentrionale dell’isola ha un piccolo porto, casette bianche, negozietti e e ristorantini caratteristici ma anche molti turisti e locali rumorosi che fanno perdere un pochino di magia al villaggio.

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  • Parikia, il capoluogo di Paros situata nella costa occidentale dell’isola, meno bella di Naoussa, qui si trova il porto turistico e il maggior numero di locali per la vita notturna. Nonostante questo, le casette bianche, le vie piene di locali e i negozi che fanno “Grecia” non mancano.

Le spiagge più belle di Paros

Difficile trovare mare brutto e spiagge brutte, molte delle spiagge di Paros sono bene attrezzate, altre sono molto ventose e altre ancora molto selvagge. Possiamo dividere l’isola in due parti: a Nord le spiagge più famose ed affollate mentre a Sud quelle più selvagge o ideali per sport acquatici.

  • Monastiri è una delle spiagge più famose di Paros; piccola attrezzata seppur uno dei mari più belli visti sull’isola dopo le 11 la spiaggia è davvero troppo piena di persone.

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  • Kalamia beach stesso mare paradisiaco di Monastiri ma senza attrezzature e con una spiaggia davvero molto stretta, Kalamia è sicuramente un po più selvaggia ma anche qui vale la stessa regola: dopo le 11 non si trova posto e quella minuscola strisciolina di sabbia viene invasa da ombrelloni e asciugamani.
  • Nella parte nord-est di Paros si trova la spiaggia Lageri, una spiaggia naturista, un vero e proprio paradiso. La spiaggi è poco frequentata e non di facile accesso dopo aver percorso il tratto in auto/scooter dovrete fare un altro pezzo a piedi per circa dieci minuti. Attenzione, la spiaggia non è attrezzata e nelle vicinanze non ci sono bar o ristoranti.
  • Tsoukalia beach è una lunga striscia di spiaggia sabbiosa meta di molti amanti di kytesurf. Qui fare il bagno non è piacevole ma se cercate un posto isolato e come me amate guardare i kyte, questo è il posto per voi.
  • Molos Beach si trova a non molta distanza dal villaggio di Marmara. Sabbia dorata, mare cristallino, mille sfumature di blu e azzurro, questa spiaggia è un vero paradiso ed è poco frequentato dato che per essere raggiunto dovrete percorrere una strada secondaria e non asfaltata.

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  • Golden Beach è una delle spiagge più famose dell’isola. La sabbia è color oro come si intuisce dal nome e al tramonto brilla. Non una delle migliori visitate perchè comunque molto affollata ma, è attrezzata e perfetta anche per i bambini.

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  • Faragas beach è una delle spiagge più belle di Paros. Si compone di tre spiagge: la più grande è attrezzata di ogni confort mentre le più piccole sono sempre abbastanza vuote, isolate e più spartane.

  • Paros kyte beach lo dice la parola stessa è la spiaggia per imparare a fare kyte surf; qui troverete tantissime scuole di Kyte dove imparare questo sport pazzesco.

Visitare Antiparos

A circa 12 minuti di tragetto da Paros si trova la magica ed esclusiva Antiparos. Questo piccolo angolo di paradiso non ha solo conquistato il nostro cuore ma anche quello di Tom Hanks che, amante della Grecia, su quest’isola ha comprato una casa! Digressione a parte, quest’isola è davvero piccola e raccolta, si esplora anche in motorino ma fate attenzione: le spiagge più belle si trovano in punti dove le strade sono di solo sterrato. L’isola è disseminata di spiaggette davvero uniche e poco battute tra le più belle abbiamo:

  • Faneromeni beach, la spiaggia più bella in assoluto dell’isola di Antiparos. Bisogna arrivare presto perché è davvero molto piccola e bastano 20 persone per riempirla.

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  • Paralia Sostis si trova sulla parte est dell’isola. Come quasi tutte le spiagge di Antiparos, non è attrezzata e la sabbia e fine quasi da sembrare polvere.

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Altre spiagge belle che vi consiglio ad Antiparos sono Paralia Soros e Glyfa beach.

Dove mangiare a Paros e Antiparos

Devo fare una premessa doverosa a Paros e Antiparos abbiamo sempre mangiato della buona cucina greca senza però trovare posti davvero eccezionali. Qui di seguito vi riporto alcuni dei ristoranti che più ci hanno colpito

  • Moschonas Restaurant si trova a Naoussa in uno degli scorci più belli della cittadina. Cucina tipica greca, pesce come sempre freschissimo, prezzi davvero convenienti.
  • Kafenio Palia Agora si trova a Naoussa nella piazzetta più fotografata dell’isola. D’obbligo prenotare con anticipo perchè è sempre pieno. La cucina è buona, locale forse un pochino inflazionato.
  • Taverna Peramataki si trova invece ad Antiparos e forse è l’unico ristorante che davvero ci ha colpiti. In una posizione defilata rispetto al centro e al mare, qui potrete gustare piatti local con porzioni abbondanti a prezzi giusti. Rispetto a Paros Antiparos è decisamente più cara anche sul cibo.
  • Taberna Kyklades si trova anch’essa ad Antiparos, taverna locale, buon rapporto qualità prezzo, tra i piatti più buoni il polpo!

Informazioni pratiche su Paros

Come raggiungere Paros

Paros è un’isola abbastanza turistica e di medie dimensioni è una delle poche isole con l’aeroporto.

Come ogni isola greca, anche Paros è raggiungibile via mare se vi trovate invece su altre isole delle Cicladi o decidete di fare un viaggio dal Pireo. I traghetti che collegano le isole sono abbastanza veloci e frequenti, noi abbiamo utilizzato  Ferry ScannerFerry Hopper siti, che vi permettono di confortare i prezzi dei traghetti e di vedere sulla mappa i collegamenti tra le diverse isole.

Come muoversi a Paros

Come dicevo Paros è un’isola di medie dimensioni e per mia esperienza (anche se la sottoscritta ha optato per il noleggio del motorino) vi consiglio assolutamente di noleggiare l’auto. Molti tratti tra cittadine e spiagge sono abbastanza lunghi e, se decidete di fare una cenetta lontano dai posti più turistici sappiate che di sera le strade non sono illuminate. Avendo soggiornato anche ad Antiparos l’auto sarebbe stata più comoda sia per i bagagli che per raggiungere alcune spiagge dove c’era molto sterrato.

Dove alloggiare a Paros

La scelta ricade su uno dei due principali centri urbani Parikia o Naoussa. Noi abbiamo scelto Parikia per una questione di prezzi e devo dire che è stata la scelta giusta. É la città del porto è vero ma il suo centro, è fatto di vicoli di ciottolato, casette bianche, fiori e localini in vero e proprio stile greco. Noi abbiamo trovato un carinissimo appartamento un po’ defilato, che ci ha permesso di avere la cittadina a portata di mano rimanendo però, fuori dal trambusto.

Naoussa è sicuramente più bella e mondana rispetto a Parikia, in molti scelgono di alloggiare qui per avere anche più scelta tra i ristoranti per cena senza bisogno di doversi spostare con auto o scooter.

 

 

Cosa vedere in Turchia: itinerario di 14 giorni

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La Turchia è stata nella nostra wish list per anni. Sempre indecisi su quando intraprendere il viaggio se in estate, a Pasqua o magari un bel Capodanno e alla fine, abbiamo deciso che questo sarebbe stato il primo viaggio ideale da fare con la nostra bambina di 13 mesi. Abbiamo cercato di studiare un itinerario non troppo impegnativo che però ci permettesse di visitare tutti i posti scelti e così è stato. Abbiamo trascorso 14 giorni in Turchia, ma il nostro stesso itinerario può essere tranquillamente fatto in 10 giorni.

Cosa vedere in Turchia: itinerario di 14 giorni

Il nostro itinerario ha toccato alcune tra le principali città e attrazioni della Turchia:

  • Volo Milano – Istanbul (Turkish Airlines 2,30h)
  • 5 Giorni a Istanbul
  • Volo Istanbul -Kayseri (Anadolu Jet 50 min) noleggio auto
  • 5 giorni in Cappadocia
  • Volo Kayseri – Izmir (Pegasus 45 min) Noleggio auto
  • 4 giorni tra Izmir – Pammukkale (2,30h) – Efeso (2,30h) – Kusadasi (30 min)
  • Barca Kusadasi – Samos
  • Taxi Kusadasi – Izmir
  • Volo Izmir – Istanbul – Milano (Turkish Airlines 1h e 2,3h)

Cosa vedere in Turchia: 5 giorni a Istanbul

Istanbul è una delle mie città preferite al mondo. Ci siamo stati ben tre volte ed ogni volta, riesco sempre ad emozionarmi. Istanbul è una città dalle mille anime dove si respirano le influenze storiche, la sua posizione a metà tra Europa e Asia, il mix culturale e religioso sempre più forte e affermato.

Noi abbiamo dedicato 5 giorni alla visita e all’esplorazione della città ma, se volete limitare il viaggio ai siti di maggior interesse, allora potrebbero bastarvi anche solo 3 giorni pieni.

Tra le principali attrazioni di Istanbul da non perdere abbiamo: la Moschea Blu, la Cisterna Basilica, Hagia Sofia e il Palazzo Topkapi, la Moschea di Solimano e la Torre di Galata.

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I mercati a mio avviso sono l’anima di ogni città e a Istanbul abbiamo l’imbarazzo della scelta ma il Gran Bazar e il Bazar Egiziano sono tra i più conosciuti: il primo per l’artigianato e le riproduzioni firmate il secondo, per le spezie!

Ma senza ombra di dubbio, non potete lasciare Istanbul senza aver fatto una crociera sul Bosforo. Ne esistono di vari tipi, io vi consiglio quella che della durata di 3 ore da fare possibilmente al tramonto quando la città si tinge di rosa.

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Se doveste avere più giorni a disposizione per visitare Istanbul, vi consiglio di vivervi la città magari esplorando a piedi i quartieri asiatici Kuzguncuk, Üsküdar e Kadıköy oppure i quartieri più instagrammabili di Fatih (conservatore), Fener (greco) e Balat (ebraico).

Cosa vedere in Turchia: 5 giorni in Cappadocia

La Cappadocia è un sogno che si avvera, forse sopravvalutata e a tratti davvero troppo schiava di Instagram. Fatta questa premessa, penso che tre giorni sia il tempo minimo per poter visitare la Cappadocia, cinque giorni invece, vi permetteranno di fare dei trekking più ampi o di visitarla come nel nostro caso, con dei bambini senza affaticarvi troppo.

Tra i punti d’interesse più importanti che abbiamo visitato ci sono:

  • Museo a cielo aperto di Göreme e Zelve
  • Paşabağı (Camini delle fate)
  • Avanos
  • Çavuşin
  • Valle di Ihlara, Love Valley, Red Valley, Rose Valley e Valle dei Piccioni
  • Monastero Selime
  • Uçhisar

Noi abbiamo scelto di visitare tutto in autonomia noleggiando l’auto, abbiamo visitato tutto da soli riuscendo anche a fare dei piccoli trekking (i percorsi basici sono ben indicati). Se il tempo a disposizione è poco e preferite una guida sappiate che esistono tantissimi tour che vi permetteranno di visitare la Cappadocia.

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Cosa vedere in Turchia: 2 giorni tra Pammukale e Hierapolis

Questa è stata la parte più complicata del viaggio e forse anche la più deludente. Per raggiungere Pammukale, avendo una bimba che non ama lunghi tratti in auto, abbiamo optato per un volo da Kayseri direzione Izmir; arrivati a Izmir abbiamo quindi noleggiato l’auto e raggiunto Pammukale. Da Izmir a Pammukale sono circa 2,30 di auto.

La cittadina di Pammukale è davvero molto piccola, la qualità dei ristoranti non è delle migliori ma è la base perfetta per poter poi visitare le piscine e le rovine di Hierapolis. Il sito archeologico di Hierapolis che include le terrazze d’acqua, merita una giornata intera per essere visitato per la vastità dell’area e per il numero di persone che ogni hanno, prendo dìassalto il sito.

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Il sito archeologico di Hierapolis/Pammukale, si suddivide principalmente in due parti e il mio consiglio, è di iniziare dall’ingresso superiore per poi concludere nell’ingresso inferiore. Visitate subito le rovine di Hierapolis che comprende uno degli anfiteatri meglio conservati al mondo. Dopo aver visitato tutte le parti delle rovine incluso il piccolo museo, potere raggiungere le famose vasche d’acqua. La realtà è che le vasche bianche con l’acqua azzurra sono solo cinque e non possono essere percorse per preservare la struttura; le uniche vasche aperte ai turisti sono colme di persone e sono grigie. Percorrete tutto il bordo delle vasche e raggiungete il secondo ingresso del sito che nel vostro caso, sarà l’uscita da qui per tornare all’ingresso iniziale vi basterà prendere un taxi.

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Cosa vedere in Turchia: 2 giorni tra Efeso e Kuasadasi

Lasciamo Pammukale per raggiungere il bellissimo sito archeologico di Efeso.

“visitatelo all’apertura oppure al tramonto, in estate le temperature possono essere davvero elevate e in questo modo, troverete meno persone e la passeggiata sarà più mite”

Efeso è uno dei siti archeologici più famosi di tutta la Turchia, nell’antichità era una delle più importanti e grandi città ioniche, e fu abitata da romani e coloni greci. Il sito archeologico è davvero molto bello e anche per i meno avvezzi alla storia se visitato con una guida, saprà sicuramente ripagarvi di ogni fatica. Per visitare l’intero sito di Efeso e i piccoli distaccamenti vi occorreranno 4 ore circa. Non dimenticate una protezione solare, cappello e tanta acqua.

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Il nostro viaggio in Turchia volge al termine nella località di mare di Kuasadasi. Non è tra i posti che vi consiglierei per trascorrere qualche giorno di relax ma per noi è stato perfetto per poter poi raggiungere l’isola greca di Samos.

Cosa vedere in Turchia: informazioni pratiche per organizzare un viaggio in Turchia

La Turchia è un paese splendido e davvero semplice da esplorare anche in completa autonomia. Noi abbiamo organizzato voli, hotel e noleggi dall’Italia e sul posto i tour delle varie città. Il tutto è ruotato attorno alla nostra bimba perchè volevamo che fosse un viaggio piacevole per tutti e non un tour de force.

Quando andare in Turchia

Noi abbiamo visitato la Turchia in agosto, periodo che ci era stato sconsigliato da molti perchè estremamente caldo. Non so se siamo stati fortunati noi, a Istanbul la temperatura era tra i 28°-32°, caldo secco di giorno e di sera c’era sempre vento che rinfrescava tantissimo. In Cappadocia la temperatura non è mai salita oltre i 33° all’ora di pranzo per poi scendere notevolemte di sera assestandosi sui 25°.

Efeso e Pammukkale sono state le due tappe più calde in assoluto del viaggio: abbiamo trovato caldo afoso con temperature sui 36° di giorni. Kusadasi essendo invece la località di mare era si calda ma molto ventilata, quindi estremamente piacevole. Se vi dovessi consigliare un buon periodo per visitare la Turchia senza dubbio da aprile a giugno quando le temperature sono miti e l’afflusso dei turisti non è così elevato.

Come raggiungere e muoversi in Turchia

Da Milano o Bergamo ci sono voli giornalieri per Istanbul operati da Turkish o da Pegasus. Noi abbiamo trovato una buona offerta con Turkish partendo da Malpensa. Per i voli interni abbiamo utilizzato Turkish, Anadolu Jet (low cost della Turkish), Pegasus. Ci siamo trovati benissimo con tutte e tre, ma solo Turkish, offre gratuitamente uno snack per i neonati che fino a due anni non hanno diritto al posto a sedere.

Per spostarci in alcune delle tappe interne in Turchia abbiamo invece utilizzato il noleggio auto. Guidare non è complesso, le strade sono ben segnalate e in alcuni tratti anche ben illuminate di sera. Alcuni tratti stradali sono soggetti a pedaggio i “caselli” sono delle telecamere che registrano il vostro passaggio e inviano poi il costo al noleggio. Da Izmir a Pammukale con ritorno su Kusadasi abbiamo pagato circa 5 euro di pedaggi.

Come già detto nel nostro itinerario di viaggio, abbiamo optato per il noleggio a Kayser per esplorare la Cappadocia in totale autonomia, La stessa scelta l’abbiamo fatta a Izmir per poi raggiungere Efeso e Pammukkale e restituendo poi l’auto a Kusadasi.

In molti noleggiano l’auto in Cappadocia e raggiungono Pammukale ed Efeso in auto per poi restituirla a Izmir. questo tratto di strada è di oltre 900k e non ce la siamo sentita di far fare un viaggio così lungo alla bambina abbiamo preferito fare la traversata in aereo.

Istanbul è l’unica grossa città che abbiamo visitato in Turchia, qui ci siamo spostati principalmente a piedi oppure con il Tram che attraversa la città. Vi consiglio di fare la tessera dei mezzi: è super vantaggiosa e ne basterà una per tutta la famiglia dovrete solo obliterarla per ogni persona.

Moneta, documenti, costi e Sim locali

In Turchia la valuta locale è la Lira Turca (tl), 1 tl vale circa 0,060 cent di euro (cambio medio agosto 2022). Ci sono moltissimi bancomat per prelevare ma molti posti accettano le principali carte di credito.

Per entrare nel paese i turisti italiani possono esibire la sola carta d’identità – valida per l’espatrio – a patto che il soggiorno non superi i 90 giorni.

Per essere sempre connessi e avere autonomi negli spostamenti, vi consiglio di acquistare una SIM locale. Al costo di 400lt (circa 23 euro) abbiamo utilizzato una Sim Turkcell con ben 22gb di internet.

Uno dei motivi che ci ha spinto a scegliere la Turchia come meta sono stati i costi. Complice la pandemia, il cambio favorevole e la recessione del paese, vivere in Turchia da turista è davvero economico. Hotel 3/4 stelle con colazione inclusa a circa 40 euro a notte. Cene in tre tra i 25/30 euro.

Pe risparmiare anche sulla visita a Musei, siti archeologici e molti dei principali punti d’interesse della Cappadocia, abbiamo optato per la Museum Pass Turkey. La Museum Pass vale 15 giorni, costa 1000lt (46 euro) e include tutti i principali siti che abbiamo visitato durante il nostro viaggio.

 

 

 

 

Viaggio in Grecia: cosa fare e vedere a Samos

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Samos è una deliziosa isola che si trova proprio di fronte alla Turchia. É un’isola davvero molto bella e variegata il paesaggio è molto frastagliato e alterna zone montuose a splendide spiagge di sassi con il mare cristallino. Frequentata per lo più da turisti olandesi e belga, noi l’abbiamo scelta perchè vicino alla Turchia e facile da raggiungere dopo aver esplorato le bellezze turche l’abbiamo raggiunta con un breve viaggio in barca da Kusadasi.

Cosa fare e vedere a Samos

Samos è un’isola molto varia, ideale per le famiglie, perfetta se volete una meta estiva ancora poco battuta dal turismo. Oltre al mare che, resta l’attrazione principale a Samos, si possono fare anche delle escursioni nella natura, visitare delle graziose cittadine in perfetto stile greco, scoprire delle cascate e fare delle escursioni sulle isole più vicine. Noi abbiamo optato per una vacanza di puro relax dedicando tutto il nostro tempo alla scoperta delle spiagge più belle dell’isola.

Le spiagge più belle di Samos

É impossibile trovare una sola spiaggia in tutta l’isola brutta. Il mare è azzurro e cristallino anche a bordo strada! Durante il nostro viaggio a Samos abbiamo trascorso 10 giorni cercando più spiagge possibili e qui di seguito vi elenco le nostre preferite:

  • Paralia Votsalakia forse la nostra preferita in assoluto: una lunga distesa di 2 km di spiaggia (se rimanete negli estremi non troverete quasi nessuno) il mare favoloso, la spiaggia è di sassi fini e nei dintorni, svariati bar dove pranzare o abbeverarsi
  • Paralia Potami la spiaggia del tramonto. Da vedere quando non c’è vento altrimenti è davvero poco godibile.

  • Kerveli beach piccola, oserei dire minuscola la spiaggia è molto stretta ma il mare è cristallino. Alle spalle della spiaggia 3 ristoranti dove mangiare con un ottimo rapporto qualità prezzo.
  • Παραλια Κασονήσι vi sembrerà di essere alle Maldive. Si raggiungere con una camminata di 15 minuti scendendo un promontorio e poi, sarete in paradiso. Noi siamo arrivati qui alle 9 del mattino e già alle 11 era invivibile.

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  • Paralia Psili Amos la spiaggia delle famiglie. Una delle pochissime spiagge di sabbia è perfetta con i bambini. Attrezzata con bar, servizio all’ombrellone vi godrete una giornata in famiglia con tutti i servizi a disposizione. Nonostante sia molto frequentata anche qui, il mare è stupendo.

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Tra le altre spiagge che vi consigli ci sono Lemonakia Beach, Mourtia beach e Mykali beach.

Informazioni e consigli sulle spiagge

Quasi tutte le spiagge di Samos che abbiamo visitato hanno una parte libera e una parte attrezzata a pagamento. Nella maggior parte delle spiagge gli ombrelloni e i lettini sono gratuiti e vi basterà fare una consumazione per averli a disposizione per tutto il giorno.

Solo in un paio di spiagge, abbiamo invece dovuto pagare ombrellone e lettino senza l’obbligo di consumare; i prezzi erano davvero irrisori dai 3 ai 6 euro a lettino per l’intera giornata.

Dove mangiare a Samos

I ristoranti che vi consigliamo sono tutti a Kokkari la città che abbiamo scelto come base per il nostro viaggio. 

Meltemi restaurant un grazioso ristorantino tipico per poter mangiare dell’ottimo cibo greco con i piedi nella sabbia. Ideale per un pranzo ma attenzione alle porzioni perchè sono davvero abbondanti.

Tarsanas restaurant situato in un ponto sempre molto ventoso è uno dei ristoranti con il miglior rapporto qualità prezzo della cittadina. In agosto è consigliato prenotare per ottenere dei tavoli con vista mare.

Avli è il ristorante che più abbiamo amato a Kokkari. Per quanto buona la cucina greca è a mio avviso può risultare un pochino monotona, questo ristorante gestito da un ragazzo inglese e dalla compagna greca vi stupirà. Qui troverete una cucina greca rivisitata in chiave moderna con porzioni umane e molta attenzione al prodotto.

Το Πέρασμα Του Κοκκαρίου per un pranzo/cena veloci, questa piteria è il posto che fa per voi. Qui potrete gustare il tipico street food greco. La Pita è immensa!

Zakore BBQ lo dice il nome stesso qui la carne la fa da padrona. Ottimi piatti di carni per tutti i gusti, anche qui è obbligatorio prenotare.

PanDora il nostro cafè del cuore dove fare una super colazione oppure comprare il dolcetto dopo cena. É forse il miglio caffè della cittadina e i dolci tutti rigorosamente home made sono spaziali.

Informazioni pratiche su Samos

Come raggiungere Samos

Samos è un’isola abbastanza turistica di medie dimensioni con un suo aeroporto. Dall’Italia ci sono voli diretti solo da Venezia e Verona in alternativa dovrete fare scalo ad Atene.

Come ogni isola greca, anche Samos è raggiungibile via mare; dalla Grecia ci sono traghetti giornalieri dal Pireo o dalle isole limitrofe mentre se come noi raggiungete Samos dalla Turchia vi spiego come fare:

Dal porto di Kusadasi ci sono due traghetti (solo passeggeri) tra le 9 e le 10 del mattino che ogni giorno raggiungono Samos nel porto di Vathy o di Pitagorio. La tratta è di circa 2h30 minuti. Allo stesso modo per rientrare in Turchia ci sono solo due traghetti da entrambe i porti di Samos che tra le 18/19 di sera partono direzione Kusadasi.

Fate attenzione, i traghetti sono spesso in ritardo, quindi non pianificate voli o altri mezzi soprattutto se state rientrando in Turchia. Essendo inoltre necessario il controllo del Passaporto/Carta d’identità (solo per i cittadini italiani) i tempi si allungano sempre di più. Sul traghetto c’è un piccolo bar con tè caffè e snack e potrete pagare sia in euro che in lire turche.

Come muoversi a Samos

Samos è un’isola di medie dimensioni, se avete intenzione di esplorare l’isola è fondamentale il noleggio di un’auto. Super richiesta sull’isola è la Suzuky Jimmy ma, avendo con noi una bimba di 13 mesi, abbiamo optato per una classica berlina fornita di seggiolino auto. In alta stagione ricordatevi di prenotare con anticipo per essere sicuri di avere un mezzo a disposizione. Le strade di Samos sono ben tenute ma spesso non illuminate pertanto spostarvi di sera se utilizzate il motorino può essere davvero pericoloso. In base alla location che sceglierete per il vostro soggiorno potreste essere costretti a percorrere lunghi tratti di strada spesso in montagna che anche in questo caso con il motorino risulterebbero lenti e poco comodi.

Dove alloggiare a Samos

Scegliere la città giusta dove alloggiare a Samos è stata la parte fondamentale della buona riuscita del nostro viaggio. In base al tipo di viaggio che avete intenzione di fare, esistono varie opzioni ma, se cercate una cittadina dove passeggiare alla sera, con ampia scelta di ristoranti e comoda per raggiungere anche le spiagge, allora non posso che consigliarvi di alloggiare a Kokkari. Si trova nella parte più a nord dell’isola e quindi più soggetta al vento ma di sera, se non volete spostarvi in auto o motorino è perfetta perchè offre ampia scelta di ristoranti e bar e anche qualche grazioso negozio per fare degli acquisti.

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Un’altra opzione valida è alloggiare a Pitagorio; si trova sulla costa sud vicino alle spiagge più famose dell’isola, qui non c’è quasi mai vento ma la scelta di ristoranti a mio avviso non è ottima come a Kokkari.

Da evitare assolutamente la scelta di alloggiare a Vathy; pur essendo il capoluogo è una delle cittadine più morte e brutte dell’isola.

 

 

 

Viaggio in Grecia: le spiagge più belle di Ios

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Abbiamo visitato la Grecia nell’Agosto 2020, in un periodo di piena pandemia e incertezza. Dopo aver trascorso qualche giorno nella magica Santorini abbiamo deciso di inserire nel nostro itinerario l’isola di Ios. In molti ci avevano sconsigliato l’isola perché in Agosto è presa d’assalto da giovani turisti anglosassoni in cerca di baldoria. Tengo a ribadire di aver visitato l’isola in piena pandemia, i turisti erano dimezzati e molte attività erano ancora chiuse.

Viaggio in Grecia: le spiagge più belle di Ios

L’isola di Ios è caratterizzata da bellissime spiagge, molte delle quali isolate e tranquille, noi ci siamo proprio innamorati di questo gioiellino delle Isole Cicladi e di seguito, vi elenco le spiagge che abbiamo visitato durante il nostro soggiorno:

  • In assoluto la più bella spiaggia di Ios è Manganari beach. Situata sulla costa meridionale la spiaggia è composta da cinque baie di sabbia bianca bagnato da un mare cristallino dalle mille sfumature. Dista circa 45 minuti di motorino dalla Hóra. La spiaggia è attrezzata con ombrelloni e lettini e ci sono anche due ottime taverne dove poter pranzare.

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  • Una delle nostre spiagge preferite è Psathi beach. Si trova sulla costa a nord dell’isola; è una spiaggia di sabbia dorata poco frequentata dai turisti ma più dai locali. La spiaggia è molto selvaggia ma è forse una delle più battute dal vento. Anche qui troviamo una piccola area attrezzata con ombrelloni e lettini.

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  • Agia Theodoti beach si trova anch’essa nella parte nord dell’isola ed è una spiaggia davvero incontaminata. Anche questa spiaggia ha un piccolo angolo attrezzato con ombrelloni sdraio ma il resto della spiaggia è immacolato.

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  • Non lontano dalla Hóra si trova Koumbara beach, la spiaggia più mondana dell’isola di Ios. Qui troverete locali alla moda, beach blu, baldacchini, sdraio con ogni lusso e confort. Anche in questa spiaggia il mare è davvero favolo ma, il lato negativo è che invece del rumore del mare è costante il suono della musica a tutto volume.
  • La spiaggia perfetta per le famiglie è Mylopotas beach. La spiaggia è ampia e attrezzata con file di ombrelloni fino a bordo strada. Tutto attorno alla spiaggia locali di ogni genere. qui troverete anche diversi centri che vi permetteranno di fare sport acquatici.

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Un piccolo inciso sulle spiagge di Ios; quelle che vi ho elencato sono le più famose e quelle raggiungibili via terra ma se avete modo e tempo vi consiglio di prendere una barca e di visitare le tante calette che circondano l’isola e che sono raggiungibili esclusivamente via mare.

Viaggio in Grecia: cosa fare a Ios oltre alle spiagge

Ios è un’isola davvero molto piccola, quasi del tutto priva di attrazioni che non siano spiagge e mare. Tutto si concentra attorno e nel capoluogo dell’isola la Hóra.

Uno dei panorami più belli dell’isola si ammira salendo lungo il sentiero che parte dalla Hóra. Un susseguirsi di gradini e poi di archi che conducono alla chiesa in cima alla colina. Da questo punto la vista è magnifica soprattutto al tramonto ma, se proseguite il sentiero arriverete alla tre cappelle, il punto più alto in assoluto dove la vista è favolosa.

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Perdervi nel labirinto della Hóra è d’obbligo. La cittadina si anima al tramonto con taverne, locali e negozi pronti ad accontentare ogni vostro desiderio.

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Viaggio in Grecia: informazioni pratiche

Come raggiungere Ios

Ios è una delle tante isole delle Cicladi battute dal turismo. L’isola è piccola e non dispone di un aeroporto, per raggiungerla dovrete utilizzare il traghetto che la collega alle isole maggiori.

Per raggiungere l’isola di Ios abbiamo utilizzato il traghetto partendo da Santorini. I traghetti che collegano le isole sono abbastanza veloci e frequenti, noi abbiamo utilizzato  Ferry ScannerFerry Hopper siti, che vi permettono di confortare i prezzi dei traghetti e di vedere sulla mappa i collegamenti tra le diverse isole.

Come muoversi a Ios

Esistono diversi modi per esplorare l’isola, date le sue dimensioni ridotte ci sentiamo di consigliarvi senza ombra di dubbio il motorino. Le strade che collegano le principali spiagge sono quasi tutte in buono stato e asfaltate, la distanza maggiore percorsa è di circa 45 minuti a nostro avviso gestibile in motorino.

Per chi non volesse o non potesse utilizzare un mezzo proprio, per raggiungere alcune delle principali spiagge potete utilizzare l’autobus. Non sarà il mezzo più veloce ma essendo l’isola piccola e senza traffico non c’è pericolo di rimanere imbottigliati nel traffico.

Dove alloggiare a Ios

Come ho ripetuto spesso nell’articolo, Ios, è un isola di piccole dimensioni e ristoranti, taverne, negozi sono concentrati nelle Hóra e dintorni. Se volete avere tutto a portata di mano sopratutto di sera, dove le strade non sono illuminate scegliete un’alloggio alla Hóra o nei suoi dintorni.

Viaggio alle Canarie: esplorando l’isola di Lanzarote

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Lanzarote è una delle isole più cool e più gettonate dell’arcipelago della Canarie. L’isola di Lanzarote è nera, formata da oltre un centinaio di vulcani, l’artista Cesar Manrique ha fatto di quest’isola la sua tela costruendo opere che si intrecciano e si mescolano perfettamente con la natura selvaggia e vulcanica dell’isola.

Lanzarote è un luogo magico da vivere e da capire, qui avrete la possibilità di fare mare, di visitare cittadine e musei, di degustare vini e di fare tantissima attività fisica.

Lanzarote è l’isola prediletta dagli atleti che praticano triathlon; l’isola offre di suo le condizioni perfette per allenarsi e in più, ci cono tantissimi hotel dove fare dei camp.

Esplorando l’isola di Lanzarote: le spiagge

Di primo acchito non suggerirei Lanzarote per una vacanza di mare, il vento regna sovrano nell’isola e a lungo andare è davvero fastidioso. Non possiamo però ignorare il fatto che a Lanzarote esistono tipologie di spiagge davvero per tutti i gusti. Le spiagge di Lanzarote non sono attrezzate con ombrelloni e lettini ad eccezione di Playa Dorada. Alcune sono semplici da raggiungere altre richiedono una breve camminata sulle scogliere.

Da Nord a Sud le mie spiagge preferite di Lanzarote:

  • Caletón Blanco è la spiaggia ideale per i bambini. Sono delle piccola baie di sabbia bianca e acqua cristallina. Quando c’è bassa marea diventano delle favolose piscine perfette per i bambini.
  • Caleta de Famara una selvaggia distesa di sabbia, meta di surfisti, è senza dubbio una delle spiagge più suggestive dell’isola.

  • Playa del Janubio una spiaggia nera lunga 8km sormontata dalle meravigliose Saline. Non è possibile fare il bagno ma vi consiglio delle belle passeggiate.
  • Playa Dorada la sola spiaggia attrezzata di tutta l’isola. Si trova a pochi passi da Playa Blanca ideale per le famiglie.
  • Playa Papagayo senza ombra di dubbio la spiaggia più bella di Lanzarote. Sabbia dorata, mare cristallino, riparata dal vento in una posizione isolata ma non per questo meno battuta. Dovrete percorrere circa 6km di sterrato per raggiungerla. L’ingresso all’area costa 3 euro.

Esplorando l’isola di Lanzarote: le città e i luoghi

Lanzarote è un’isola davvero varia e che, oltre al mare offre davvero tanti spunti interessanti. L’isola è associata a Cesar Manrique, l’artista infatti ha fato di quest’isola un museo a cielo a aperto. Qui vi riassumo i must da visitare a Lanzarote:

  • Le opere si Cesar Manrique sono le più gettonate e in effetti alcune sono davvero spettacolari. Tutti gli spazi sono perfettamente integrati nella natura come se fossero una tutt’uno.
      • Jardin de Cactus
      • Jameos del Agua
      • Cueva de los Verde
      • Fondation Cesar Manrique

  • Il Mirador del Rio è senza dubbio uno dei posti più belli di Lanzarote. La vista che si può ammirare sulla Graciosa è da togliere il fiato. in questo punto colori del mare, della terra sembrano quasi dipinti. Dopo aver ammirato la vista sposatevi nella cittadina costiera di Orzola per fare una piccola passeggiata ijn questa graziosa cittadina portuale.

  • Haria Yaiza e Teguise sono le 3 cittadine che abbiamo visitato a Lanzarote. Tutte e tre mi hanno ricordato il Messico, lo stile coloniale è sempre vincente. Tutte e tre sono davvero piccole e si visitano in un paio d’ore ma segantesi che ogni domenica mattina a Teguise si svolge il mercato più grande di Lanzarote. Vestiti, cianfrusaglie, banchi alimentari troverete davvero di tutto e di più.
  • Il Parco Timanfaya è senza ombra di dubbio uno dei luoghi più belli e magici di Lanzarote. Questo parco nazionale può essere visitato solo prendendo parte al tour in autobus che parte dal centro visitatori. L’esplorazione dura 35 minuti con guida registrata in spagnolo e inglese e si snoda attraverso i crateri più belli e importanti presenti all’interno del parco Timanfaya.

  • La località costiera di El Golfo è un piccolo gioiellino di case bianche che affaccia sulle impetuose onde dell’Oceano. La dimensioni del borgo sono davvero ridotte ma da qui, potrete visitare:
    • Charco de los Clicos, meglio conosciuto come il Lago Verde: uno stagni di acqua salata color verde smeraldo 
    • Los Hiervideros si trovano a circa 5km a sud di el Golfo e sono una coppia di grotte dove potrete ammirare il mare infrangersi.
    • Salinas de Janubio

Esplorando l’isola di Lanzarote: la regione vinicola

Dimenticate i convenzionali vigneti, la vulcanica Lanzarote vanta una regione vinicola unica nel suo genere. Nelle lungo distese di lava nera sorgono tanti muretti fatti a mezzaluna che proteggono al loro interno, le basse vigne. Fate tappa in alcune delle più importanti aziende vinicole dell’isola; le bodegas offrono degustazioni e tour guidati delle vigne e delle cantine.

  • Bodega La Geria i tour guidati in spagnolo e inglese costano 10 euro durano 35 minuti e incluso la degustazione di tre vini. Ricordatevi di prenotare la visita e se dopo dovesse venirvi appetito nel piccolo risolante accanto alla bodegas fanno delle favolose tapas.
  • Bodega Rubicon: situata di fronte a La Geria, offre i migliori moscati della zona. Degustazioni a partire da 1 euro al calice.
  • El Grifo: l’azienda vinicola più antica delle Canarie, qui troverete, solo per intenditori, un ottimo orange wine.

Esplorando l’isola di Lanzarote: la mecca di sportivi e triatleti.

Non appena sbarcati a Lanzarote vi renderete subito conto che l’isola è letteralmente invasa dai ciclisti. Lanzarote è l’isola per eccellenza dove potersi allenare grazie alle condizioni meteo che pur regalando un clima mite anche in pieno inverno, sono caratterizzate dal vento: il miglio allenato per potenziare i muscoli.

Lanzarote è meta prediletta di atleti professionisti e non che raggiungono l’isola della Canarie per potersi allenare anche in inverno.

L’isola è piena di struttura alberghiere che offrono al loro interno piscine olimpioniche e aree palestra: la località più famosa dell’isola è il Club La Santa un vero e proprio villaggio costruito nel nulla che offre ogni tipo di servizio per gli sportivi. Al suo interno sono presenti due piscine olimpioniche da 50mt un pista di atletica, palestre, gruppi fitness, yoga e molto altro ancora.

Esplorando l’isola di Lanzarote: dove alloggiare

Lanzarote è un’isola grande ma non grandissima, sebbene sia semplice muoversi il mio consiglio è di optare per la zona costiera centrale dell’isola di Lanzarote in questo modo sarete a equa distanza tra nord e sud e avrete tutti i confort per non dovervi muovere in auto di sera per lunghe distanze.

Potete scegliere di alloggiare a Lanzarote tra Costa Teguise, Arrecife e Playa del Carmen tutte soluzioni ideali per l’esplorazione dell’isola. Noi per esigenze sportive abbiamo scelto di alloggiare al Sands Beach Resort. L’Hotel si trova a pochi chilometri dall’aeroporto ed è l’ideale se come noi avete raggiunto l’isola anche per fare un camp di Triathlon.

Esplorando l’isola di Lanzarote: dove mangiare

In generale è difficile trovare pessimi ristoranti a Lanzarote, ci sono tantissimi ristoranti locali che offrono prelibatezze a prezzi davvero irrisori.

  • Casa de la Playa è senza ombra di dubbio il mio ristorante preferito. Rustico a bordo mare, è un ristorante che serve cucina tipica di Lanzarote. Il pesce sempre freschissimo è cucinato egregiamente: prezzo medio circa 20 euro a persona.
  • La Bohemia è il posto ideale per un’ottima cena a base di carne. Ristornate Argentino prezzo medio sui 25 euro a persona.
  • Casa Tomas è anch’esso un ottimo ristorante di pesce, si trova in una zona periferica di Costa Teguise ma non fatevi ingannare dalla location, la terrazza del ristornate è direttamente sul mare. Personale delizioso e lo stesso vale per il cibo. Prezzo medio a persona 25 euro.
  • El Caleton è un ristorante che si trova a El Golfo una della località più suggestive dell’isola. Anche qui il pesce fresco sempre ottimo e non dimenticate di ordinare le lapas con mojo verde. Prezzo medio 25 euro a persona.
  • Jonniebakes è un delizioso cafè che si trova a Teguise. Fate una sosta qui per gustarvi dei soci fatti con vero amore dalla coppia inglese più cool dell’isola.

Esplorando l’isola di Lanzarote: informazioni pratiche

Lanzarote è un’isola delle Canarie facilmente raggiungibile dall’Italia; l’unico aeroporto dell’isola si trova vicino ad Arrecife ed è raggiunto dalle principali compagnie low cost come Ryanair e Easyjet. Partendo con un volo da Milano la durata è di circa 3 ore e 30 minuti.

Per esplorare l’isola vi suggerisco di prendere a noleggio l’auto. Le distanze non sono immense e pur essendoci una fornitissima linea di bus, l’auto resta il mezzo più comodo. Il miglior noleggio auto delle Canarie è Cicar. Vi permetterà di noleggiare l’auto senza utilizzare in anticipo la carta di credito e, il seggiolino auto per i bambini è sempre gratuito!

Visitando Lanzarote sentirete parlare dei CACT l’acronimo indica i centri di arte, cultura e turismo. I CACT sono 8 e sono visitabili acquistando i ticket presso il sito ufficiale o recandovi in uno dei centri che visiterete. Offrono interessanti biglietti cumulativi scontati.

Noi abbiamo optato per il biglietto da 6 attrazioni che comprendeva: Timanfaya-Montañas del Fuego, Jameos del Agua, Cueva de los Verdes, Mirador del Río, Jardín de Cactus e il MIAC Castillo de San José.

Itinerario in Costa Azzurra di 10 giorni

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La Costa Azzurra ha per noi un valore unico; Asia Luce aveva appena compiuto un mese quando siamo saliti in macchina per trascorrere il successivo mese di Agosto a spazzo per la bella costa francese. Il tratto di costa che dall’Italia arriva fino a Saint-Tropez è un susseguisi di spiagge meravigliose, borghi, promontori, sentieri costieri e alberghi di lusso.

Meta gettonata e ambita da viaggiatori di tutto il mondo, per noi è stato il compromesso per poter trascorrere un mese con la nostra piccola con i confort e la sicurezza necessaria per una bimba di un mese.

Mappa dell’itinerario in Costa Azzurra

Tappe per un Itinerario Costa Azzurra

L’itinerario che vi proponiamo è una raccolta di tappe che abbiamo visitato nell’arco di un mese facendo sempre base a Nizza. Avendo la piccola, avere una casa fissa per noi è risultato più comodo ma quello che vi consiglio è un viaggio a tappe in modo da poter assaporare la meglio l’atmosfera della Costa Azzurra.

Itinerario in Costa Azzurra giorno 1: Nizza

Nizza è una città davvero perfetta: c’è il mare, il clima è gradevole, ci sono le passeggiate, il porticciolo, ristoranti favoli, musei, negozi alla moda, tutto è davvero a portata di mano. Più che da visitare Nizza è una città da vivere e le sue principali attrazioni sono:

  • la Promenade ideale per le passeggiate vista mare;
  • Vieux Nice e i suoi meravigliosi vicoli tra mercati e cafè e piccole botteghe.
  • La Chiesa Ortodossa di Nizza una vera chicca per amanti come me di questo stile

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Itinerario in Costa Azzurra giorno 2: Cagnes sur Mer

La città è divisa in tre zone: Haut de Cagne il cuore medievale in collina, Cagnes Ville il quartiere nuovo, moderno e Le Cros de Cagne, il vecchio porto. Non abbiamo visitato con grande attenzione la cittadina ma ci siamo focalizzati sulle sue principali attrazioni: Il museo di Renoir e il meraviglioso Chateaux Grimaldi.

Itinerario in Costa Azzurra giorno 3: Vence e Saint Paul de Vence

Iniziamo la visita al bellissimo borgo di Saint Paul de Vence una vera chicca della Costa Azzurra. Questo piccolo borgo di artisti arroccato su un’altura è stato per anni meta di artisti e star di del cinema renendolo famoso in tutto il mondo. Percorrete senza meta i vicoli acciottolati, fermatevi a gustare un caffè esplorando qualche galleria d’arte. I estate il borgo è invaso dai turisti, andate la mattina presto per godervi la quiete.

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Ci spostiamo a Vence dove si trova la Chapelle du Rosaire di Matisse un’opera davvero unica nel suo genere che però non cita molto entusiasmato. Al contrario della Cappella, la cittadina medievale di Vence è davvero un gioiellino: in place du Jardin si svolge il mercato ortofrutticolo, in Place du Frêne c’è un frassino che ha ben 5 secoli di vita e in Place du Peyra ci sono tantissimi strepitosi ristoranti.

Per chi viaggia con bambini piccoli a Saint Paul de Vence il passeggino è scomodo, troppi ciottoli e sali scendi, molto meglio un marsupio.

Itinerario in Costa Azzurra giorno 4: Grasse

Grasse è la mecca dei profumi, qui l’arte profumiera nasce nel XVI e ancora oggi ospita diversi stabilimenti dove poter fare visite guidate e acquistare prodotti di cosmetica. Per conoscere e capire al meglio la storia di questo paese ma soprattutto dei profumi vi consiglio una visita al Museo internazionale dei Profumi che ripercorre tre millenni di storia del profumo e dell’industria di Grasse.

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Come vi anticipavo a Grace esistono ancora diversi stabilimenti, noi abbiamo optato per la visita all’industria Fragonard. La visita guidata gratuita vi mostrerà i processi e gli apparecchi che vengono utilizzati per estrarre e distillare le essenze. Al termine della visita, avrete modo di acquistare nello shop candele, profumi, saponi e profumatori per ambienti.

Se i profumi non vi hanno stancato e vi avanza tempo concedetevi una passeggiata a Grasse anche questa cittadina è davvero molto piacevole con tanti sali e scendi!

Itinerario in Costa Azzurra giorno 5: Peillon e Peille

Immersi nell’entroterra della Costa Azzurra a circa una ventina di chilometri da Nizza troviamo i borghi Peillon e Peille.

Percorrendo la strada che vi porta al borgo di Peillon rimarrete a bocca aperta ammirando il villaggio abbarbicato in cima alla collina. Il villaggio gode di una posizione isolata che ne ha preservato l’autenticità e l’architettura per secoli. passeggiate tra i vicoli e immortalate i bellissimi scorci.

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Meno bella di Peillon, Peille è sicuramente meno affascinante vi consiglio comunque di esplorare il centro medievale del borgo.

Una curiosità: in entrambe i borghi troverete moltissime foto appese che mostrano i luoghi in origine. É interessante vedere come molte parti sono rimaste davvero invariate nel tempo.

Itinerario in Costa Azzurra giorno 6: Èze

Una delle perle della Costa Azzurra abbarbicata su di una altura che affaccia sul mare è il villaggio di Èze. Le principali attrazioni da visitare in questo borgo sono:

  • Fort de la Revère è uno dei punti panoramici più belli del borgo; si ha una vista a 360° di tutta la costa francese.
  • Sorge in cima al villaggio il Jardine Exotique d’Èze anche da questo meraviglioso luogo si godono le vista più belle e suggestive.

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Itinerario in Costa Azzurra giorno 7-8: Cannes

Cannes non ha certo bisogno di presentazioni è una delle città più in della Costa Azzurra. Nonostante le boutique d’alta moda, i café chic, li fastosi palazzi della Croisette e gli yacht ormeggiati al porto, vale la pena esplorare la città sia nella sua immagine più chic che in quella più autentica.

  • Fate una passeggiata lunga la Croisette da un lato avrete hotel di lusso dall’altro un bellissimo lungomare.
  • Esplorate a piedi il quartiere vecchio di Suquet; percorrete i vicoli fino alla vetta dove si trovano il Castello Medievale e l’Église Notre-Dame de l’Esperance da qui godetevi lo splendido panorama su tutta la citta.

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Dedicate almeno un paio di giorni a Cannes e approfittate della bella stagione per una gita in giornata alle isole di Saint Marguerite e Saint Honorat. Distano 20 minuti di traghetto da Cannes e sono due splendide isole immerse nella natura lontano dal caos della città.

Sulle isole non ci sono hotel, auto e anche i ristoranti scarseggiano quindi ricordate di portare tutto da casa. Le isole non sono collegate tra loro dal traghetto ma è necessario tornare e Cannes e raggiungere la seconda isola.

Itinerario in Costa Azzurra giorno 9: Antibes

Indiscusso gioiello della Costa Azzurra è Antibes è stata anch’essa meta di celebrità e artisti. Oggi quel fascino senza tempo si trova nei vicoli acciotolati della città vecchia tra fiori, negozi super chic, café e ristoranti. Antibes merita sicuramente due giorni del vostro viaggio qui trovate le principali attività e cosa vedere in città:

  • Passeggiare senza meta nella città vecchia di Antibes
  • Visitare il Museo di Picasso
  • Visita al Fort Carrè che domina il litorale
  • Camminare sui bastioni fino al porto di Antibes per godervi una bellissima vista del mare, del porto e ammirare il Nomade l’opera di Jaume Plensa che raffigura il busto di un uomo che guarda il mare.
  • Fare una passeggiata a Cap d’Antibes tra ville, giardini e hotel di ultra lusso.
  • Juan-le-Pins è la località di mare a 2km circa da Antibes; anche se in estate ka spiaggia è affollata io la trovo davvero molto carina.

Itinerario in Costa Azzurra giorno 10: Saint Tropez

Saint Tropez è la città più mondana della Costa Azzurra. Negozi alla moda, ristorante lussuosi, yacht milionari ma Saint-Tropez è anche una stupenda cittadina: incamminandosi nelle vie che si snodano dal porto troverete case colo rosa arancione e rossi.

Noi abbiamo dedicato una sola giornata passeggiando in città ma, se avete più tempo, potete esplorare le zone attorno alla cittadina e godervi qualche giorno di mare.

Itinerario in Costa Azzurra: informazioni pratiche

Organizzare un viaggio in Costa Azzurra è semplice, è una regione della Francia che vale la pena visitare in ogni stagione così da poter cogliere tutte le sue sfumature. La nostra esperienza è sempre stata solo nei mesi estivi con il clima caldo e a tratti torrido, i borghi sono molto più affollati e i prezzi sono più alti.

Come muoversi in Costa Azzurra

Sicuramente il modo più comodo e pratico per muoversi in Costa Azzurra è l’auto; ci sono diverse percorsi panoramici e alcune tra i più bei tratti di costa al mondo che vi potrete gustare con i vostri tempi. Se siete appassionati di bici o di moto, sicuramente un itinerario in Costa Azzurra vi saprà regalare dei panorami da urlo.

Ma se non avete l’auto sappiate che in Costa Azzurra ci si può muovere benissimo con il bus. Esiste un’efficiente rete di bus gestiti da Lignes d’Azur che percorre tutta la Costa Azzurra con fermate in ogni singolo borgo della regione.

Quando visitare la Costa Azzurra

Non esiste un mese più o meno indicato per visitare la Costa Azzurra; come vi dicevo la nostra esperienza è sempre stata nei mesi estivi dove si, il clima è caldo ma se amate il mare ma senza rinunciare ai confort della città l’estate è il periodo giusto.

L’Autunno e la Primavera dove il meteo è più godibile vi potranno regalare colori magnifici trekking spettacolari e in una giornata calda perché no anche fin po di mare.

L’inverno è sicuramente un periodo diverso per visitare la Costa Azzurra. Le temperature non sono mai fredde e il mare in inverno ha sempre il suo fascino.

Dove dormire in Costa Azzurra

Come detto all’inizio dell’articolo noi abbiamo fatto base fissa a Nizza per aver maggior comodità con la bambina dovendo soggiornare in Francia per oltre un mese. Abbiamo utilizzato AirB&B per la comodità di poter avere una casa completa e perché abbiamo sempre trovato soluzioni a buon mercato ma molto carine.

Nizza è una città raccolta e molto incasinata e quando si parla di parcheggio è sempre un problema. vi consiglio di scegliere soluzioni che abbiamo a disposizione un parcheggio o che sia una zona comoda con molti posti auto.

 

 

 

Esplorando le Canarie alla scoperta di Tenerife

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Tenerife è l’isola più grande e famosa dell’arcipelago della Canarie. Esplorando l’isola di Tenerife ci si rende subito conto di poter vivere esperienze per tutti i gusti: bar, spiagge, natura, trekking è il rifugio molti turisti che nemesi più freddi cercano a Tenerife un clima mite e un’atmosfera rilassante.

Abbiamo visitato due volte l’isola di Tenerife, in due viaggi diversi e a distanza di diversi anni abbiamo trovato una Tenerife vivace, animata ed eclettica adatta davvero sia a chi cerca divertimenti e avventura sia a chi come noi, cercava relax e tempo per allenarsi.

Esplorando l’isola di Tenerife: le spiagge più belle e attrezzate

Chi raggiunge Tenerife in inverno lo fa principalmente per le sue calde e accoglienti spiagge del sud. Abbiamo quelle sabbiose, quelle vulcaniche, quelle lunghe e incontaminate, quelle difficili da raggiungere insomma davvero per tutti i gusti. Le spiagge che vi consiglieremo sono quelle che siamo riusciti a visitare con una bambina di 6 mesi con tanto di passeggino.

Quasi tutte le principali e più importanti spiagge di Tenerife sono attrezzate con lettini e ombrelloni che costano in media 12-15 euro per tutto il giorno (il costo si riferisce a un ombrellone con 2 lettini).

Quasi tutte le spiagge sono fornite di docce pubblica e di un bagnino o due in base alla grandezza della spiaggia.

Questa è la mia selezione delle più belle spiagge di Tenerife:

  • El Medano è senza ombra di dubbio la mia spiaggia preferita. Di base è una spiaggia di sabbia, molto ventosa ideale per fare kitesurf, surf e vela.

  • La Playa del Camison è una piccola baia di sabbia dorata a Las Americas; è quasi tutta spiaggi attrezzata con ombrelloni di paglia fissi. I bar della spiaggia offrono buoni piatti a prezzi onesti.
  • Playa de las Vistas a Las Americas è una delle spiagge più frequentate. Super attrezzata, circondata da tantisismi ristoranti e bar è uan delle spiagge con il mare più bello della zona sud di Tenerife
  • Playa de Fañabé è senza ombra di dubbio la spiaggia con le attrezzature più fighette dell’isola e il miglior divertimento per i bambini. Spiaggia di sabbia, mare basso, quasi mai vento ideale per tutti i gusti ma soprattutto per i bambini.
  • Playa de las Teresitas, si trova a nord dell’isola appena sopra Santa Cruz. Vi sembrerà di essere ai Caraibi, il paesaggio è favoloso e la spiaggia di sabbia dorata (importanta dal Sahara) rende l’atmosfera ancora più magica.
  • Ultima ma non per questo meno bella, Playa de la Arena è la spiaggia vulcanica. Finissima sabbia nera, una piccola insenatura raccolta e protetta dagli scogli. Il mare può essere spesso agitato. Se vi trovate da queste parti dovete fare assolutamente una deviazione a Los Gigantes: bellissime scogliere alte 600mt che si estendono per ben 10km. Il tramonto più bello lo vedrete a playa cos Guios.

Esplorando l’isola di Tenerife: le città e i borghi da visitare

Anche se non sono l’attrazione principale dell’isola di Tenerife, le città che la popolano sono distribuite principalmente a Nord e sulla cos sud dell’isola e sono estremamente diverse tra loro.

  • Le città più frenetiche e anche oggettivamente più brutte di Tenerife sono Las Americas e Los Cristianos; cittadine di mare molto cementificate, con luci al neon e caos. Sono le città dove troverete grandi resort super attrezzati, moltissimi negozi e centri commerciali e un turismo fatto principalmente da anglosassoni. Non le abbiamo amate molto ma senza dubbio hanno un bel lungomare che può essere comodamente percorso con i bambini e il passeggino.

  • Sempre molto costruita e piena di Hotel, bar e negozi è la Costa Adeje ma El Duque è una delle cittadine di Tenerife  più chic e raffinate.

  • El Medano l’omonima città della spiaggia dei kite è meno frequentata dai turisti, il piccolo villaggio di El Medano è raccolto e ancora in parte incontaminato.

Spostandoci a nord dell’isola il paesaggio cambia e anche le città hanno uno stile completamente diverso.

  • La Laguna è forse il centro più bello e suggestivo di Tenerife. Le principali attrazioni sono concentrate nel centro storico che è visitabile a piedi. Calle San Augustin è sicuramente una  della vie più belle della città: un susseguirsi di case tutte colorate a me ha ricordato tantissimo il Messico.

  • Il capoluogo dell’isola di Tenerife è Santa Cruz de Tenerife una vivace cittadina portuale dai bellissimi edifici coloniali, negozi, musei, oasi tropicali e un sensazionale auditorium. Il mio consiglio anche in questo caso è di fare una passeggiata perdendovi un po tra le via della capitale ma non mancate di vedere:
    1. Auditorium de Tenerife progettato da Calatrava
    2. Plaza España il bellissimo lungomare di Santa Cruz
    3. Iglesia de Nuestra Señora de la Concepción la chiesa più antica della città

Esplorando l’isola di Tenerife: sport, trekking ed escursioni

Tenerife è davvero un’isola per tutti i gusti e non mancano percorsi e idee per fare escursioni o praticare sport.

El Teide la vetta più alta di tutte le Canarie; il Parco Nazionale del Teide è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco e ogni anno richiama migliaia di visitatori. Potrete scegliere di percorrere a piedi il trekking per raggiungere la vetta (5 ore circa solo andata) oppure scegliere di utilizzare la funivia. Ricordate di prenotare la vostra salita alla vetta gli ingressi sono contingentati.

I bambini fino a 3 anni non possono salire sulla funivia per raggiungere la vetta.

Fama delle Canarie è quella di essere il posto ideale per chi ama fare sport o deve allenarsi anche in inverno. Tenerife è meta di appassionati di ciclismo, oltre ai numerosi bike point che noleggiano bici per tutte le necessità, è un’isola che accoglie in tutta sicurezza i ciclisti. Seppur non dotata di piste ciclabili, il rispetto del ciclista è indiscusso.

Esplorando l’isola di Tenerife: altre attività e luoghi

Quello che vi ho elencato, sono le principali attività che vengono svolte a Tenerife ma non sono le uniche.

L’entroterra dell’isola delle Canarie è sicuramente uno dei posti più suggestivi dell’isola e anche tra i meno esplorati. Durante il nostro viaggio avremmo voluto visitare la Masca e il Parco di Anaga ma, non avendo portato con noi scarpe e abbigliamento adatti all’attività abbiamo preferito rimandare la visita.

Esplorando l’isola di Tenerife: dove alloggiare

Tenerife è l’isola più grande delle Canarie, sebbene sia semplice muoversi e le distanze tar le varie spiagge e città non così lunghe dovrete scegliere un punto di alloggio in base alle vostre necessità:

  • Mare e spiagge: alloggiate nella costa sud tra Los Cristianos e Costa Adeje. Qui troverete residence e hotel attrezzati di ogni confort e dopo aver trascorso una giornata in spiaggia o in piscina non avrete bisogno di prendere l’auto per cercare un ristorante per la cena.
  • El Medano è l’alloggio ideale per gli appassionati di kite e vela; questa località è battuta da un turismo meno chiassoso rispetto al sud.
  • Santa Cruz de Tenerife, la capitale dell’isola, non è a mio avviso l’ideale per trascorrere una vacanza. Nella parte nord dell’isola ci sono meno spiagge facilmente accessibile e qui, si concentrano villaggi e cittadine che potete tranquillamente raggiungere in giornata anche alloggiando a sud.

Esplorando l’isola di Tenerife: dove mangiare

In generale è difficile trovare pessimi ristoranti a Tenerife l’unica accortezza è evitare i classici posti turistici che richiamano spesso clientela anglosassone.

  • Restaurante Playa Chica a El Medano, si trova proprio all’inizio della zona pedonale, si sviluppa su due piani e ha una graziosa balconata che affaccia proprio sul mare. Cibi ottimi, pesce sempre super fresco. Mangiando tapas molto abbondanti si spende circa 15 euro a testa!
  • Ricon del Marinero a Los Cristianos è una vera istituzione. Ristornate frequentato dai locali ma posizionato sul lungo mare di Los Cristianos. Anche qui il cucina canariana a base di pesce.
  • La Cuevita del Mar a Las Americas è una vera chicca. Si trova in un punto non molto visibile, non è sul mare ma vi assicuro che è il ristorante dove abbiamo mangiato meglio in tutta l’isola. Gestito da una giovane coppia, la cucina è casalinga e i piati sono pochi ma spaziali. Prenotate sempre altrimenti è impossibile cenare.

Esplorando l’isola di Tenerife: informazioni pratiche

Tenerife è un’isola delle Canarie facilmente raggiungibile dall’Italia; dotata di due aeroporti uno a nord e uno a sud con voli operati da Easyjet, Ryanair e Wizz Air si raggiunge Tenerife Sud l’aeroporto più comodo se la vostra meta è esclusivamente il mare. Partendo con un volo da Milano la durata è di circa 4 ore e 40 minuti.

Per esplorare l’isola vi suggerisco di prendere a noleggio l’auto. Le distanze non sono immense e pur essendoci una fornitissima linea di bus, l’auto resta il mezzo più comodo. Il miglior noleggio auto delle Canarie è Cicar. Vi permetterà di noleggiare l’auto senza utilizzare in anticipo la carta di credito e, il seggiolino auto per i bambini è sempre gratuito!

Se avete necessità di effettuare un tampone Covid-19 rapido o molecolare, potete prenotarli in aeroporto oppure in molti dei laboratori presenti sull’isola. Il costo varia in base al laboratorio, noi abbiamo utilizzato Hospital Quiron Salud in Costa Adeje e per due tamponi rapidi con esito in 15 minuti, abbiamo speso 60 euro.

 

 

 

Cosa fare e vedere a Nizza: la città per tutte le esigenze

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Nizza è una delle città più famose della Costa Azzurra in Francia. Facilmente raggiungibile dall’Italia in auto è qui, che abbiamo scelto di trascorrere l’intero mese di agosto con la nostra bimba di un mese usando proprio Nizza, come base per visitare la Costa Azzurra.

Nizza dista circa tre ore di auto da Milano, è una città che offre ogni tipologia di servizio al pari se non superiori agli standard italiani. Avendo una bimba di un mese ci è sembrata la destinazione perfetta per non rinunciare a viaggiare in totale sicurezza. Nizza è la destinazione giusta per tutti: per le famiglie con bambini, per le coppie, per i gruppi di amici che cercano un week end lungo d’evasione, per gli sportivi che vogliono praticare soprattutto ciclismo avendo a pochi chilometri alcune delle salite più belle della Francia.

Cosa vedere a Nizza

Devo fare una premessa doverosa, Nizza a mio parere è più una città da vivere che da visitare, le attrazioni principali sono visitabili in un giorno ma, dedicate il giusto tempo a godervi le vie, i quartieri, la Promenade e l’atmosfera della città. Tra le cose più importanti da visitare a Nizza abbiamo:

  • La Promenade des Anglais, il bellissimo lungomare di Nizza lungo 7 km che parte dalla scritta I Love Nice e arriva fino all’aeroporto. E’ il luogo ideale per passeggiare, allenarsi, riposare osservando il mare sulle iconiche sedie blu di Nizza. Un vero e proprio luogo di ritrovo sempre molto frequentato da turisti e locali.
  • La Vieux Nice, il quartiere vecchio della città, un dedalo di vie strettissime con palazzi colorati. Qui troverete negozi, bar, ristoranti; è un luogo che merita di essere visto perdendosi tra i suoi labirinti.

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  • La zona di Piazza Massena, Fontana del Sole e Av. Jean Medecine sono la parte più famosa di Nizza. Sono una delle zone più caotiche della città in particolare per lo shopping.

  • La Collina del Castello, no non c’è un castello sulla cima del promontorio ma un bellissimo parco con pini, cedri, palme, un parco giochi, un laghetto, una scalinata di mosaici greci e le rovine della cattedrale Medievale il tutto con la vista più bella della città.

Nota: per raggiungere la Collina del Castello senza affaticarvi troppo, potete utilizzare l’ascensore gratuito che dà si trova proprio alla base del promontorio.

  • Il Vecchio Porto di Nizza, piccolo ma molto caratteristico, ospita sempre yatch e barche a vela davvero impressionanti.

  • Il Mercato di Cours Saleya il mio preferito di sempre. Si svolge ogni giorno fino alle 15 ed è un mercato così pulito e ordinato da sembrare finto. Troverete banchi di frutta e verdura, miele e confetture, borse di paglia, saponi, fiori e piante. Un mercato da vedere assolutamente.

Cosa fare a Nizza

Dopo aver visitato quelle che sono le principali attrazioni della città, è arrivato il momento di godersi questo piccolo gioiello della Costa Azzurra assaporando la sua vera essenza e vivendo qualche esperienza unica.

  • Sedersi sulle Chaises Bleues e godersi in totale tranquillità il mare di Nizza.

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  • Godersi tutto l’anno il tramonto bevendosi una birra fresca seduti sui sassi bianchi della spiaggia di Nizza.
  • Vagare senza meta tra i vicoli di Vieux Nice, lasciatevi guidare dal profumo di pane delle boulangerie, dai negozietti di artigianato, dalle musiche degli artisti di strada, dagli scorci di cielo azzurro che affiorano tra i palazzi colorati. Vieux Nice è davvero il cuore pulsante die questa città.

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  • Sono sempre dell’idea che quando si visiti una città, nel limite del possibile, ci si debba anche immergere nella cultura culinaria del paese. Non potete lasciare Nizza senza aver assaggiato la Socca, una sorta di farinata di ceci da mangiare rigorosamente a Nizza vecchia
  • Passeggiare con grandi e piccini nella Promenade du Paillon il parco di 65.000 m² con olivi, magnolie, palme, arbusti e aiole fiorite, ma anche gazebi con sedie e panchine che sorge nel cuore della città. A renderlo particolare è anche la presenza dello splendido Miroir d’eau, uno specchio d’acqua su cui prendono vita 128 getti che creano giochi acquatici che si illuminano di sera. Sono l’ideale nelle calde giornate estive come divertimento per i bambini.

Dove mangiare a Nizza

A Nizza la scelta culinaria è ampia e varia, troviamo ristoranti e caffè per tutti gusti e budget.

  • Per una classica colazione alla francese, la città è disseminata di boulangerie ma la nostra preferita è La Boulangerie Marittime. Piccola, oserei dire minuscola ma qui mangerete uno dei migliori pan au chocolat delle città.
  • Non potete dire di essere stati a Nizza senza aver mangiato un vassoio di crudo di pesce al celebre Café de Turin. Potete optare tra dei menu oppure scegliere singolarmente il pesce che preferite. Spaziale!

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  • Per gli amanti come noi del cibo etnico e, per avere un’alternativa a buon mercato in città, Le Banthai è uno dei miei ristoranti thai preferiti al mondo, Tien Dat Tan è invece un ottimo vietnamita, location un po’ vecchia ma il cibo eccezionale.
  • Per chi non riesce proprio a rinunciare alla cucina italiana, Acqua e Farine nella vecchia Nizza e Vabbuo in zona Negresco sono davvero ottimi. Sia i primi piatti che la pizza sono davvero ben fatti. La gentilezza di entrambe i ristoranti è invece discutibile.
  • La Costa Azzurra è uno dei luoghi prediletti dagli amanti di ciclismo in città troverete questi due café che offrono servizio bike con ottime colazioni: The Service Course Nice e Café du Cycliste.

Informazioni pratiche per visitare Nizza

Nizza è una città raccolta, a misura d’uomo a facile da esplorare. Dimenticate l’auto e optate per la bici, a piedi o i mezzi pubblici per le distanze più importanti. Nizza vecchia può essere vista solo a piedi, i suoi sali scendi e le strade piccole non consentono il passaggio delle auto.

Tutta la città e disseminata di silos per poter parcheggiare l’auto in totale sicurezza senza rischiare multe. Tutti i parcheggi esterni sono a pagamento ma, controllate bene gli orari perché di notte e nei week end è gratuito.

Dove dormire a Nizza

Abbiamo visitato Nizza in moltissime occasioni e periodi dell’anno diversi. In base alla nostra esperienza le zone dove vi consigliamo di dormire a Nizza sono:

  • Vieux Nice per essere in pieno centro e godervi ala meglio la vera atmosfera di questa città
  • Zona Rue Lamartine per essere più vicini alla stazione ma senza perdervi uno dei quartieri più raffinati della città fornito di ogni necessità.

 

 

Santorini: cosa fare e vedere in 5 giorni

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Dopo svariati viaggi nei paesi più lontani e sperduti del mondo, abbiamo dovuto aspettare che arrivasse una pandemia per ridimensionare le nostre mete e per renderci conto che vicino a noi esistono dei paesi meravigliosi. La Grecia è magnifica, è risaputo, ma è vero anche che un viaggio alle Cicladi in Agosto significa resse di turisti a non finire. Avendo visitato le isole greche in Agosto 2020, siamo stati molto fortunati e siamo riusciti a goderci delle isole quasi deserte.

Cosa vedere e fare a Santorini

Santorini è la più celebre delle isole greche: la più turistica, la più cara, la più inflazionata ma anche la più particolare. A Santorini a mio avviso non si viene per fare mare ma per scoprire un’isola dalle mille sfaccettature fatta di cittadine e villaggi affascinanti un tripudio di tetti bianchi e blu tra spiagge vulcaniche, mulini e vigneti.

  • Oia è la cittadina più famosa di Santorini; più gettonata, più mondata e più fotografata dell’isola. Si trova nella parte più a Nord di Santorini ed è una meta imperdibile. Qui le vie sono strette e tortuose, ci sono moltissimi negozietti e un must è la foto della caldera al tramonto.

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  • Imerovigli si trova a poca distanza dal capoluogo Fira e a differenza di Oia è meno battuto dai turisti pur offrendo alloggi di ultra lusso. Come per Oia godetevi il sali scendi tra casette e chiese rigorosamente bianche e blu fino ad arrivare al promontorio di Skaros dove vi godrete una vista eccezionale della caldera.

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  • Fira è il capoluogo di Santorini, meno elegante di Oia e Imerovigli è bella ma meno affascinante e a mio avviso un po dozzinale. In questa città si concentrano i locali notturni più alla mano, negozi e ristorante più turistici ma la vista sulla caldera resta sempre molto bella. Fira è il punto di snodo per i bus, da qui partono i traghetti per le isole e per Atene e l’aeroporto è a soli 6 km di distanza. in conclusione da vedere ma senza perdere troppo tempo.
  • Pyrgos e Megalochori. Mi sono letteralmente innamorata di questi due borghi. Tranquilli, davvero poco battuti dai turisti, unici nel loro genere sono una tao obbligatoria sull’isola. Pyrgos è tutta in salita e arrivati sul punto più alto avrete una vista a perdita d’occhio della natura arida dell’isola. Megalochori è ancora più piccola di Pyrgos ma più pianeggiante e gli scorci tra una via e l’altra sono da cartolina.

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  • Una delle cose da fare a Santorini è visitare il Faro di Akrotiri. Si trova nella punta estrema dell’isola e più essere visitato di giorno ma ancora meglio se lo raggiungete per il tramonto. Non è molto affollato e da qui vedrete uno dei tramonti più belli dell’isola di Santorini.

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  • Sulla costa est dell’isola ci sono spiagge più godibili dell’isola. Noi abbiamo provato sia la spiaggia di Perissa che quella di Kamari, entrambe sono lunghe spiagge attrezzate, sono spiagge nere e sono perfette per tutte le tipologie di turisti. 

Dove mangiare a Santorini

Vi faccio una premessa: amo la cucina greca che ha la fama di essere deliziosa e a buon mercato. Questa seconda peculiarità non è di Santorini, la sua fama ha inciso notevolmente sui prezzi dei ristoranti. Come sempre se vi sapete muovere bene, sono certa che troverete dei posticini tipici e a buon mercato.

Questi sono tre ristoranti a Santorini che vi consigli con un buon rapporto qualità prezzo.

  • Aktaion è sicuramente la taverna greca che abbiamo amato a Santorini. Si trova nella piazzetta di Firostefani. Qui assaggerete i veri sapori della cucina tipica greca. Da tre generazioni questo ristorante porta avanti storia e cultura in un’isola che ha comunque perso in parte la sua autenticità andando più incontro alla domanda del turismo. Piatti semplici e deliziosi rapporto qualità prezzo ottimo.
  • A Pyrgos si trova invece il Kantouni un grazioso ristorante tipico che affaccia proprio sulla piazza principale del villaggio. Ci siamo tornati ben due volte e anche in questa occasione i piatti tipici che abbiamo assaggiato erano davvero eccezionali. Non abbiamo mai speso più di 12 euro a testa per dei pranzi davvero abbondanti.
  • Nella graziosa cittadina di Megalochori si trova il Mousiko Kouti un grazioso ristoranti situato in una delle parti più periferiche della cittadina. Il bellissimo patio esterno è ricoperto da una rigogliosa bouganville. La cucina è tipica greca anche se i prezzi sono leggermente più alti delle classiche taverne.

Un consiglio che mi sento di darvi in generale durante una vacanza a Santorini è quello di prenotare sempre i ristoranti sia a pranzo che a cena.

Informazioni pratiche su Santorini

Come raggiungere Santorini

Santorini è una delle isole più battute dal turismo non solo per la sua fama e bellezza ma anche perché una delle poche isole delle Grecia ad avere un aeroporto ed è collegata con voli low-cost dalle principali città italiane.

Santorini è anche raggiungibile via mare se vi trovate invece su altre isole delle Cicladi. I traghetti che collegano le isole sono abbastanza veloci e frequenti, noi abbiamo utilizzato  Ferry ScannerFerry Hopper siti, che vi permettono di confortare i prezzi dei traghetti e di vedere sulla mappa i collegamenti tra le diverse isole.

Come muoversi a Santorini

Esistono diversi modi per esplorare l’isola alcuni pratici, altri comodi altri ancora davvero dispendiosi.

  • Motorino: nonostante l’isola non fosse invasa dai turisti, il modo migliore per girovagare sull’isola è il motorino. L’isola è di dimensioni ridotte e le strade sono quasi tutte asfaltate e abbastanza sicure. Il motorino vi darà il vantaggio di trovare subito parcheggio quando visiterete cittadine come Oia e di evitare il traffico durante le ore di punta. Per darvi un’idea sulla distanze da Oia a Imerovigli sono circa 10km e da Fira, il capoluogo,  all’aeroporto sono circa 5,5km.

Fate attenzione, per raggiungere alcune spiagge a sud dell’isola dovrete percorrere degli sterrati con pendenze importanti; se non siete pratici con il motorino allora utilizzate il quad oppure l’auto.

  • Taxi: a Santorini il taxi è davvero caro, se pensate che il biglietto aereo potrebbe costarvi circa 40/50 euro la tratta in taxi dall’aeroporto a Imerovigli vi costerà 25/30 euro. Noi lo abbiamo preso per necessità al nostro arrivo sull’isola ma poi li abbiamo evitati.
  • Autobus: se all’apparenza l’isola sembra ben collegata dai bus che servono le principali città e spiagge, non è proprio così. vi basta sapere che per raggiungere Oia dal porto di Santorini è necessario cambiare due bus facendo sosta nel capoluogo. In pratica per percorrere 20km di strada impiegherete quasi 2 ore.

 

Itinerario in Provenza di 10 giorni

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Il primo viaggio on the road mio e di Roberto è stato in Francia tra la Costa Azzurra e la Provenza. Più che un viaggio lo definirei un tentativo di viaggio, senza meta senza aver prenotato nulla, in macchina abbiamo gironzolato nelle belle città della Francia del sud.

A distanza di svariati anni, cogliendo l’occasione di poter fare un viaggio a Luglio, abbiamo optato per un itinerario strutturato in Provenza alla scoperta non solo dei bellissimi borghi arroccati e delle città ma anche, dei campi di lavanda.

Ammetto che le foto su Instagram mi facevano gola; vedere quei campi di lavanda infiniti, dalle mille sfumature di viola, mi mandava fuori di testa ma, una volta concluso il nostro viaggio in Provenza, posso dire che tornerei a visitare questa regione anche in altre stagione perchè la bellezza dei suoi borghi, ha superato ogni mia aspettativa.

Mappa dell’itinerario in Provenza

Tappe per un Itinerario in Provenza

Il nostro itinerario in Provenza aveva inizialmente come scopo la visita di qualche borgo e dei famosi campi di Lavanda ma, dopo un’attenta analisi e i consigli di molti che avevano già visitato questa regione, abbiamo elaborato questo itinerario suddividendo le tappe in base a: interessi, tempo e cercando di far coincidere le nostre visite ai giorni di mercato.

Itinerario in Provenza giono 1: Sénanque, Gordes, Bories e Roussilion

Il nostro itinerario in Provenza nella regione del Luberon inizia dalla famosissima Abbazia di Sénanque che molto di voi avranno visto sulla copertina della Lonely Planet dedicata alla Provenza. Qui la maggior parte delle persone, vengono per la classica foto di rito ma, vi consiglio di perdere un pochino di tempo e di dedicarlo alla visita interna all’abbazia cistercense che avviene solo, con visita guidata.

Ci spostiamo al villaggio di Gordes, un pittoresco borgo arroccato; un vero e proprio dedalo di tetti, campanili e negozi. Le foto più belle del borgo le potete fare al tramonto ma vi assicuro che rende a tutte le ore del giorno. Il Mercato si svolge tutti i martedì.

Terza tappa dell’itinerario in Provenza è il villaggio des Bories che dista soli 4km da Gordes. Le Bories, sono delle abitazioni in pietra secca che hanno la forma degli alveari (ricordano i trulli pugliesi). Non lo abbiamo trovato interessante e francamente non lo consiglio.

Tappa imperdibile in un itinerario in Provenza è il villaggio di Roussillon un bellissimo borgo dalle mille sfumature di rosso. Roussillon è un borgo di artisti e ceramisti e come gli altri villaggi della Provenza, va vissuto passeggiando tra le vie di ciottolato. Una delle attrazioni più famose di questo borgo è il sentiero des Ocres. Si sale a piedi su una piccola rupe e da li si snodano due percorsi ad anello di 30 e 50 minuti di percorrenza tra boschi di castagni, pini che crescono in un terreno ocra al punto da ricordare un mini deserto statunitense.

Una curiosità: la zona di Roussillon è caratterizzata da terreni color ocra, arancio e porpora perchè tutta l’area è ricca di sedimenti minerari di idrossido di ferro ossidato. Il colore ocra veniva usato per dipingere la terracotta.

Itinerario in Provenza giorno 2: Apt, Bonnieux e Lacoste

Il secondo giorno del nostro viaggio in provenza inizia dalla cittadina di Apt. Decisamente più grande e diversa dai borghi più piccoli tipici del Luberon, abbiamo deciso di visitare Apt per il suo rinomato mercato agricolo del sabato mattina. Questo mercato di coltivatori locali e non, invade letteralmente le vie di tutta la città, è il posto ideale per acquistare prodotti locali a km zero, souvenir, artigianato, tessili, lavanda e sapone di Marsiglia.

Dopo aver fatto scorta di prodotti ad Apt ci siamo spostati a Bonnieux per tornare nell’atmosfera dei borghi provenzali. Bonnieux è un villaggio medievale che conserva ancora tutto il fascino del tempo. Il sali e scendi tra i suoi vicoli vi regalerà dei bellissimi scorci e se, visitate la cittadina di Venerdì non perdete il mercato nella piazza principale piccola ma bene fornito.

Prima di raggiungere la nostra ultima tappa della giornata facciamo una sosta a Pont Julien; si trova a 6 km da Bonnieux ed è uno dei più importanti resti romani della regione del Luberon. Se avete tempo e amate le passeggiate non perdetevi la Foret des Cedres che si trova a nord di Bonnieux. Per raggiungerla godrete dei bellissimi panormai su tutta la valle.

Ultima tappa della giornata è la cittadina di Lacoste un altro borgo molto carino che vi consiglio di visitare. Lacoste è un villaggio arroccato scopritelo risalendo le sue strade fino ad arrivare sulla cima del colle dove si trova il castello del marchese de Sade. Noi non siamo entrati nel castello dove è conservata una mostra d’arte ma ci siamo goduti la bella vista sui campi di lavanda.

Itinerario in Provenza giorno 3, 4 e 5: itinerario della Lavanda

Tappa da non perdere se si visita la Provenza in luglio sono i campi di Lavanda. Attraversando il Luberon in auto ne troverete diversi ma ci sono dei punti dove le distese di lavanda sono a perdita d’occhio.

Iniziamo la mattina raggiungendo i campi di lavanda d’altura nei pressi del borgo di Sault. Decisamente meno battuti dal turismo, qui la lavanda è più bassa e il terreno è color mattone, le temperature sono più fresche e i campi di lavanda disseminati sui monti regalano un panorama unico. In macchina o meglio ancora in bicicletta per i più allenati raggiungete le pendici del Mont Ventoux una delle tappe più iconiche del Tour de France resa celebre per l’incredibile vittoria di Marco Pantani nel tour del 2000.

Per visitare i campi di lavanda più belli e famosi della Provenza dovete raggiungere le Plateau de Valensole. La valle è attraversata dalle strade D6, D8 e D15; noi le abbiamo seguite senza meta fermandoci ogni volta che volevamo fare qualche foto. Non mi dilungherò sulla bellezza di queste valli viola di lavanda in fiore però ci tengo a sottolineare che bisogna avere rispetto per i proprietari dei campi. Non tutti sono aperti e consentono l’accesso:se sono recintati ed è ben scritto che non è consentito attraversare la lavanda non fatelo!

Itinerario in Provenza giorno 6 e 7: Aix-en-Provence

La bella cittadina di Aix-en Provence è elegante, raffinata,  circondata da palazzi signorili, piazze ampie e viali alberati. Passo dopo passo si cammina attraverso viali che sembrano dipinti, Caffè e ristoranti con lussuosi dehors; ogni mattina in place Richelme c’è un grazioso mercato alimentare mentre di sera, la città si anima grazie al grande numero di studenti che popolano Aix-en-provence.

La città è piccola e ci si muove facilmente a piedi, il centro è pedonale quindi se siete in auto parcheggiate in uno dei numerosi parcheggi a pagamento appena fuori dal centro storico. Non esiste un itinerario preciso che vi posso consigliare, godetevi la città a piedi e soffermatevi su quelli che a mio avviso sono i punti più belli:

  • le tre fontane della città de la Rotonde, du Roi Renè e d’Eau Chaude.
  • il centro storico con il Quartier Mazarin e l’église Saint-Jean de Malte
  • Pur non essendo un’amante die musei vi consiglio il Musée Granet

Itinerario in Provenza giorno 8: Avignone

Per oltre 70 anni Avignone è stata la residenza del Papa, fulcro della vita cattolica. Oggi Avignone è davvero una delle mie città preferite della Provenza. Il Centro storico, i palazzi ecclesiastici, le piazze, i viali alberati come altre città è perfetta da esplorare a piedi. Dopo aver visitato i must della città esplorate a piedi il dedalo di vie medievali e godetevi la città.

Un must che ovviamente non potete perdere è la visita al Palazzo dei Papi di Avignone. E’ il più grande palazzo gotico mai costruito, si trova all’ingresso della città (dove sono anche presenti i parcheggi per lasciare l’auto) ed è visitabile con una bellissima audio-guida interattiva.

Seconda attrazione da non perdere è il Pont Saint-Bénézet. Avrete sentito la canzone “sur le pont d’Avignone l’on y danse l’on y danse”. Venne costruito nel 1185 in origine le arcate erano 22 ma venne più volte distrutto e con l’ultima piena del fiume Rodano rimasero le attuali 4 arcate. Sicuramente è uno dei luoghi più fotografati della città bello, a tutte le ore del giorno.

Itinerario in Provenza giorno 9-10: Marsiglia

Marsiglia è forse la città più controversa della Provenza. L’abbiamo visitata ben due volte a distanza di quasi 10 anni e se già nel 2010 era riuscita a conquistarmi, adesso, rinnovata e riqualificata mi ha proprio fatto innamorare. Per una visita completa di Marsiglia vi consiglio almeno 4 giorni; è una città che deve essere vissuta in ogni suo momento, senza fretta, assaporando le sue mille sfumature. I miei must sono:

  • Vieux Port: pescherecci locali, caffè e brasserie dove gustare freschissime zuppe di cozze.
  • Le Panier il quartiere più antico e pittoresco di Marsiglia è un piccolo villaggio con un rete di viuzze piene di bar e negozi di artigiani.

  • La Basilica di Notre-Dame de la Garde opulente edificio ottocentesco che sorge sulla cima della collina.
  • La Chatedrale de Marseille Notre-Dame de la Major proprio nel centro tar il vecchio e il nuovo porto

Itinerario in Provenza: informazioni pratiche

Organizzare un viaggio in Provenza è semplice, tutto sta nel decidere in quale stagione visitarla perchè in base a questo, potrete focalizzarvi sulle diverse attrazione della regione.

Come muoversi in Provenza

Sicuramente il modo più comodo e pratico per muoversi in Provenza è l’auto, i mezzi pubblici non sono l’ideale per muoversi tra i borghi e i campi di lavanda. Le strade sono piccole ma semplici e ogni città ha dei parcheggi spesso a pagamento dove poter lasciare l’auto.
Se siete però appassionati di bici o di moto, sicuramente un itinerario in Provenza vi saprà regalare dei panorami da urlo.

Quando visitare la Provenza

La Provenza è una regione che si può visitare in tutte le stagioni ma i due periodi a mio avviso migliori sono da Giugno a metà Luglio per la Lavanda in fiore oppure in Ottobre quando inizia l’autunno per il foliage.

Ma nulla vi vieta di visitarla in estate aggiungendo all’itinerario qualche tappa in Costa Azzura oppure in inverno per godersi i mercatini di Natale e i paesi addobbati.

Dove dormire in Provenza

Se decidete di seguire questo itinerario quello che vi consiglio è di scegliere diverse location per soggiornare. In questo caso utilizzare una città come base fissa vi impedirebbe di godere di molti dei luoghi citati e vi porterebbe via moltissimo tempo nei tragitti in auto. Noi abbiamo soggiornato in diverse zone della Provenza che ci hanno permesso di visitare con comodità determinate aree:

  • Aix-en-Provence ideale per visitare sia la città che Marsiglia, il tragitto anche se di circa un ora e 30 minuti è tutto in autostrada.
  • Salt perfetta per visitare i campi di lavanda e e la parte più a nord della Provenza
  • Cabrieres d’Avignone perfetto per i borghi di Gordes, Roussilon, Apt e ovviamente per Avignone.

Noi ci siamo sempre affidati ad Air B&B trovando soluzioni in linea con i villaggi locali.