Istanbul è la porta verso l’oriente, quella città che anche nell’antichità era il punto di confine tra est e ovest. Istanbul è uan città da visitare che affascina i turisti con i suoi profumi mediorientali, i suoi bazar con il sottofondo del richiamo delel moschee al tramonto.
Negli ultimi 5 anni abbiamo visitato questa città 4 volte sfruttando i lunghi scali aerei della Turkish Airlines. La compagnia di bandiera turca è solita effettuare lunghi scali tra le 6 e le 12 ore e noi abbiamo sempre colto l’occasione per uscire e scoprire questa magnifica città la stessa compagnia infatti offre tour gratuiti della città per coloro che hanno uno scalo superiore a 6 ore ma non più di 24, con partenza tra le 9 e le 15.
Per maggiori info: Free Tour Istanbul
Cosa vedere a Istanbul in 1 giorno
Noi non abbiamo potuto usufruire di questo tour essendo atterrati alle 15 e nelle visite precedenti non era ancora stata sviluppata questa iniziativa ma, nei nostri 3 diversi scali abbiamo avuto modo di visitare tutta la città in lungo e in largo.
Dall’aeroporto Atatürk ci sono due modi per raggiungere la città:
- in Taxi (15€ senza traffico 20 minuti fino alla moschea blu)
- con i mezzi (1,20€ cambiando 2 mezzi 1h)
La Moschea Blu
Conosciuta come la Moschea Blu, la Moschea Sultan Ahmed è il più importante simbolo storico di questa città, viene così soprannominata per il colore blu delle piastrelle che ornano le pareti interne. L’ingresso dei turisti è separato rispetto a quello dei musulmani, alle donne viene data una stola azzurra per coprire la testa, prima dell’ingresso alla moschea dovrete togliervi le scarpe e riporle nei sacchetti forniti.
Cisterna Basilica
Sotto la città di Istanbul ci sono centinaia di cisterne, ma questa, è la più grande e si trova tra South West e Hagia Sophia. L’atmosfera è unica, il gioco di luci e riflessi sulle colonne in marmo dona a questo luogo un lieve misticismo. Per tutta la cisterna ci sono delle passerelle che facilitano la visita e conducono a due sculture romane: le teste di medusa.
Gran Bazaar
Uno dei mercati coperti più antichi e più grandi al mondo, ci si può letteralmente perdere al suo interno. Il paradiso dello shopping, vestiti, griffe false, argento, spezie, costumi locali avrete l’imbarazzo della scelta e sarà impossibile non comprare anche solo un sacchetto di spezie come souvenir o i datteri più buoni che abbiate mai mangiato. Regola numero 1: contrattare!
Hagia Sophia
L’ottava meraviglia del mondo, la “Divina Sapienza” in origine era una basilica ortodossa, poi è diventata una moschea e ora è un museo. Si trova di fronte alla Moschea Blu, è facilmente riconoscibile per la grande cupola centrale. Questo esempio di architettura bizantina merita una visita, il museo è aperto tutti i giorni ma fate attenzione agli orari di chiusura in inverno l’ultimo ingresso è alle 17 mentre in estate alle 18.
Istiklal Avenue
Una delle vie più famose della città visitata da milioni di persone ogni giorno. Situata nel quartiere storico di Beyoglu, in questa elegante strada troverete: boutique, negozi di musica, librerie, caffè, teatri, gallerie, locali, pasticcerie e ristoranti.
Informazioni per un viaggio a Istanbul
Se siete cittadini italiani, non avrete nemmeno bisogno del passaporto o del visto per entrare in Turchia. Per uscire ed entrare dall’aeroporto, vi basterà la sola carta d’identità. La moneta locale è la Lira Turca (all’epo del nostro viaggio il cambio era 1€ = 3,3 lire turche).
In città ci sono diversi sportelli ATM e i grossi ristoranti accettano le principali carte di credito. Prelevate comunque una piccola somma in contanti per i mercatini e i chioschi.
Istanbul ha bisogno di più tempo per essere vista e vissuta, dei lunghi scali vi faranno solo assaporare le meraviglie di questa città invogliandovi, a tornare per riscoprirla. Dalla mia esperienza trovo che a volte un lungo scalo – spesso visto come un disagio – può essere invece usato come un invito ad assaporare un posto nuovo che magari non avevate mai preso in considerazione. Per noi è stato così con Istanbul che abbiamo visto per ben 4 volte con gli scali aerei, chissà se la prossima volta ve la racconterò bevendo un tè e godendomi il tramonto sul Bosforo!