Israele, un viaggio che avevamo già posticipato nel 2015. Era il compleanno di Roberto quanto decido di comprargli un volo per Tel Aviv e poi il dramma. Doppio attentato in Tunisia, il panico più totale, al punto che amici e parenti iniziano a farci salire l’ansia per il viaggio in Israele. Il risultato? il viaggio salta e dirottiamo il volo in Giordania. A distanza di tre anni questa volta non lo abbiamo detto a nessuno fino all’ultimo e così siamo riusciti a coronare un sogno e in Israele ci siamo stati per ben 7 giorni scoprendo un paese magico.

Per raggiungere in volo Israele e nello specifico Tel Aviv abbiamo utilizzato le compagnie low cost Easy Jet e Ryanair che da Milano hanno rispettivamente 5 e 4 voli alla settimana. Se riuscite a prenotare per tempo in periodi non affollati, riuscirete a volare per Tel Aviv a 100 euro andate e ritorno.


Prima di partire non avevamo stilato un programma dettagliato, abbiamo fissato dei punti che assolutamente avremmo visitato e poi, ci siamo lasciati ispirare giorno per giorno e siamo riusciti a costruire un’itinerario unico.

Indice

Israele, itinerario di 7 giorni: Tel Aviv

Tel Aviv ci ha accolto durante un periodo di festa la Pesach (Pasqua Ebraica) e prima dello Shabat (il giorno del riposo), ci aspettavamo il caos, locali, musica feste e invece regalava una pace surreale che ci ha permesso il primo giorno di esplorare la città e di visitare le sue principali attrazioni. Non è una città ricca di cose da vedere dopo il primo giorno ci siamo resi conto che Tel Aviv è una città da vivere e due giorno sono il minimo indispensabile per riuscire a godersela in tutto quello che può offrire.

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  • Visitare Jaffa e i suoi mercati: è il quartiere antico di Tel Aviv dove, la città vecchia e arabeggiante, si arrampica in un groviglio di vie tra negozi di arte, negozietti vintage, le bancarelle del mercato delle pulci, il porto vecchio pieno di locali e bar dove mangiare a tutte le ore del giorno.
  • il Mercato Carmel una via che brulica di bancarelle alimentari, fiori, spezie, dolci; qui potrete mangiare spendendo poco e provando la cucina locale.

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  • Il Mare, sicuramente Tel Aviv è la città perfetta per godersi il mare; tutte le spiagge della città sono fornite d’impianti balneari curati e con tutti i servizi.

Israele, itinerario di 7 giorni: Cesarea, Haifo, Acri

La costa settentrionale di Israele non ha nulla a che vedere con il resto del paese, tre quarti della popolazione qui è araba e non avrete problemi con la festività del sabato, tutto è aperto regolarmente. La prima tappa del nostro itinerario è stata Cesarea la città che conserva i resti archeologici di una città crociata. Acquistando il biglietto d’ingresso avrete accesso a tutto il Parco Nazionale, potete scegliere di visitare il parco in autonomia, con una guida oppure utilizzando delle maschere che simulano la realtà virtuale che riproducono il sito archeologico. Noi abbiamo optato per il fai da te e utilizzato la comodissima mappa fornita con i percorsi e le spiegazioni. Il sito è molto bello ma potrebbe essere meglio conservato, l’affaccio sul mare regala al parco un’atmosfera unica ma questo luogo incredibile ha unica pecca, la gigantesca fabbrica che spunta dietro al sito e che affaccia sul mare.

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La seconda tappa della giornata è la baia di Haifa che vanta i bellissimi Giardini Baha’i. A colpo d’occhio lasciano senza parole e sono un forte contrasto con il resto della città.  19 terrazze di giardini con prati tagliati al millimetro, fiori profumati che fanno da cornice a santuari e monumenti. La parte più bella è il Mausoleo del Bay, lo riconoscerete facilmente in quanto è l’edificio con la grande cupola in oro. Questi giardini sono l’ideale per una passeggiata anche se preparatevi al fatto che essendo tutti in salita a piombo sul mare, ci sarà da camminare.


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Ultima tappa della giornata è Acri o Akko la più bella delle tre città principali della costa settentrionale di Israele. Questa cittadina sembra essersi fermata nel tempo, le principali attrazioni si trovano tutto nel centro della città vecchia chiusa da mure. Il modo migliore per visitarla e sicuramente a piedi passeggiando senza meta per le sue viuzze. La città è ben fornita di cartelli che indicano tutti i luoghi principali da visitare come la bella Moschea, la città crociata sotterranea, le mura e i gli immancabili mercati alimentari. La parte della città che abbiamo preferito è senza dubbio il vecchio porticciolo dove esce il vero animo arabo della città. Musica, caos, venditori ambulanti, bambini, famiglie che ridono e scherzano. Una delle attrazioni più gettonate di Akko parte proprio dal porticciolo ed è il giro in barca delle mura della città, ce ne sono di vari tipi, abbiamo chiesto a diverse compagnie ma alla fine abbiamo desistito, la città è davvero piccola e il giro in barca veniva fatto con dei motoscafi veloci che correvano a filo d’acqua, difficile riuscire ad apprezzare qualcosa a quella velocità.

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Israele, itinerario di 7 giorni: Nazareth, Gerusalemme, Betlemme

Abbiamo scelto di visitare Nazareth solo ed esclusivamente per visitare la Basilica dell’Annunciazione che secondo i credenti cristiani è il luogo in cui venne annunciata a Maria la nascita di Gesù. Nazareth è il caos totale, una città trafficata fatta di sali e scendi, di vie si aggrovigliano e si stringono fino a diventare impraticabili. La Basilica, si trova in cime alla collina e per raggiungerla abbiamo attraversato un mercato creato in una sorta di tunnel che si arrampica fino alla basilica che è una costruzione moderna, del 1960, una costruzione che ti sorprende ma che tutto sommato si integra bene nel contesto. L’interno è abbastanza spoglio e poco scenografico, i pellegrini devoti si recano nella grotta sotterrane per pregare nel punto esatto dell’annunciazione. Noi abbiamo deciso di dedicare solo qualche ora a Nazareth la città di per sé non è riuscita a conquistarci, il caos era davvero poco gestibile.


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Una tappa imperdibile ogni volta che si decide di visitare questa terrà è Gerusalemme. Eravamo già stati in questa città alcuni anni prima e siamo tornati volentieri a rivisitarla. vi consiglio di trascorrere a Gerusalemme almeno due giorni di viaggio; le attrazioni si concentrano nella città vecchia e al Monte degli Ulivi ma per poter apprezzare tutto con attenzione due giorni sono il minimo indispensabile. Gerusalemme è una città magica, unica nel suo genere, un groviglio e miscuglio di popoli e religioni. Da non perdere:

  • Il quartiere cristiano con la Basilica del Santo Sepolcro dove i fedeli si sdraiano sulla tomba di Giuseppe d’Arimatea identificato come il luogo del calvario di Cristo.
  • Il Monte del Tempio un luogo ricco di controversie ma che a mio avviso vale l’intero viaggio. La salita alla moschea vi lascerà senza parole. Fate attenzione agli orari in cui è aperta, vi consiglio di raggiungerla la mattina presto.

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  • Il Muro occidentale conosciuto anche come il muro del pianto dove si assiste alle preghiere degli ebrei che nel muro pregano e infilano le loro preghiere arrotolate (il muro è diviso tra uomini e donne).
  • Il Monte degli Ulivi che si erge a sud della città, raggiungete la sommità verso l’alba o il tramonto per avere la miglior vista sulla città.

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Abbiamo lasciato per qualche ora Israele per entrare in Palestina (Cisgiordania) e deciso di visitare Betlemme. Il passaggio tra Israele e Palestina è semplice, noi lo abbiamo fatto con il bus 21, in macchina a detta dei locali e dell’ufficio del turismo sarebbe stato complicato. Betlemme è una città araba con un bel souq, una cittadina antica ben curata, la Basilica della Natività dove i pellegrini si recano per visitare la grotta sotto la chiesa in cui si suppone sia avvenuta la nascita di Gesù. Oltre a queste tappe, che definirei fondamentali per visitare Betlemme, con un taxi ci siamo fatti portare lungo il muro che separa la Palestina da Israele, il muro della vergogna a prescindere dal credo politico dove, artisti da tutto il mondo hanno manifestato il loro dissenso con dei graffiti splendidi sul muro, i graffiti di Bansky sono i più famosi e si trovano lungo il muro ne ha realizzati diversi.

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Israele, itinerario di 7 giorni: Masada, Mar Morto, Negev

Masada è una luogo senza tempo, un posto unico che dovete assolutamente visitare se vi trovate in Israele. L’altopiano desertico sul quale si trova Masada è bellissimo, offre la miglior vista possibile sul Mar Morto, ed è famoso per i resti archeologici di una città che pare davvero costruita nel nulla. Masada è una città con una storia pazzesca alle spalle: gli ebrei che riuscirono a scappare dalla presa dei romani si rifugiarono su questa altura e vi costruirono una città. Quando l’armata romana però fu in procinto di conquistare anche Masada i suoi abitanti, preferirono il suicidio alla sottomissione. Per raggiungere la cima potete percorrere il percorso a piedi chiamato il Sentiero dei Serpenti è la strada che raggiunge Masada sulla vetta in 45 minuti, fate attenzione alla temperatura, potrebbero essere troppo caldo per percorrerla. Per i più pigri, c’è una comodissima funivia che in 3 minuti raggiunge la cima. Per visitare Masada sono indispensabili le audioguide e tenetevi almeno 3 ore per visitare tutto il sito.

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La tappa relax del viaggio è sicuramente il Mar Morto, il punto più basso della terra, un mare le cui acque ricche di sali minerali hanno poteri curativi. Lungo la sponda israeliana del mare si trovano diverse oasi dove potersi immergere per scappare dal caos della città. Noi abbiamo optato per trascorrere qualche ora nell’Oasi di Ein Ghedi dove dopo aver pagato l’accesso al centro abbiamo provato le brezza del bagno galleggiante. L’acqua del Mar Morto è oleosa al tatto, si possono fare i fanghi e rilassarsi sulle sdraio facendo assorbire i principi miracolosi di queste acque nella pelle. Noi abbiamo optato per una tappa veloce ma se cercate relax e tranquillità queste oasi hanno attorno moltissimi alberghi lussuosi che si prenderanno cura di voi.

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Ultima tappa meno battuta dai turisti è il Deserto del Negev, un deserto insolito che nasconde vigneti, montagne con percorsi di trekking, passeggiate a dorso di cammello e crateri. Noi per mancanza di tempo lo abbiamo solo attraversato in auto fermando ci nel villaggio Mamshit dove sorge un esempio ben conservato di città nabatee del Negev. La visita è piacevole, sono stati portati alla luce diversi serbatoi d’acqua e un bellissimo pavimento in mosaico. C’è la possibilità di pernottare nel parco o in campeggio oppure nelle tende tukul in stile etiope. Vi consiglio di prenotare con anticipo se volete pernottare perché il numero di posti è limitato.



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Israele, itinerario di 7 giorni: informazioni pratiche

Organizzare il viaggio in Israele è stato semplice, è un paese dove ci si muove facilmente, l’inglese è abbastanza diffuso, bisogna solo fare attenzione al sabato che il giorno di Shabat dove il 90% di negozi e attrazioni è chiuso al pubblico e durante i periodi più affollati è consigliato prenotare con anticipo.

Il modo migliore per visitare Israele e noleggiando l’auto: non è richiesta la patente internazionale, quella italiana va benissimo. Abbiamo noleggiato l’auto con Cal Rent, rispetto agli altri noleggi, abbiamo stipulato un’assicurazione che ci avrebbe rimborsato al 100% in caso di danni; il car rent ha bloccato una cauzione di 1900 dollari per i 7 giorni di noleggio che ci sono stati sbloccati al termine in 24 ore. In Israele c’è una sola strada a pagamento la n°6, noi siamo riusciti per tutto il viaggio ad utilizzare le strade secondarie per evitare il pedaggio. Il sistema stradale d’Israele ha strade ampie sempre con più di una corsia.

In tutte le città che abbiamo visitato, ci sono frequenti e ampi parcheggi a silos a pagamento; a Gerusalemme alle porte della città vecchia i parcheggi hanno un costo di 50 shekel al girono (poco più di 10 euro).

Muoversi in Palestina: per raggiungere Betlemme da Gerusalemme abbiamo utilizzato il bus 21 che in 30 minuti raggiunge la città. Ci hanno sconsigliato di utilizzare l’auto, ricordate di portare il passaporto per poter rientrare in Israele. Nessun problema se invece volete percorrere la strada 90 che da Gerusalemme costeggia il Mar Morto fino a Masada, troverete solo un check point sul Mar Morto nel punto di confine con Israele ma potete attraversarlo senza problemi.


Quando visitare Israele: potete visitare Israele tutto l’anno ma il periodo migliore è senza dubbio quello che va da Ottobre ad Aprile, dove le temperature sono gradevoli e rendono più agevole la visita delle città. Noi abbiamo visitato Israele a fine Marzo e le temperature oscillavano tra i 14° la mattina, 27°/30° di giorno fino a 15°/20° la sera. L’escursione termica non è da poco quindi portate abiti corti e leggeri per il giorno, golfini e pantaloni lunghi per la sera e la mattina.

Quanto costa un viaggio in Israele: non aspettatevi un paese a buon mercato, il costo della vita è paragonabile a quello dell’Italia, una cena in un locale discreto vi costa sui 30 euro a testa senza vino. Le attrazioni sono quasi tutte gratuite ad eccezione di poche come ad esempio Masada che ha un costo di circa 15 euro a persona.

Visto: non è necessario nessun visto per i cittadini Italiani, vi basterà avere con voi il passaporto con almeno 6 mesi di validità. Vi verrà rilasciato in ingresso un visto cartaceo (un foglietto) che vi consentirà di rimanere nel paese per un mese.

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