Istanbul è la porta verso l’oriente, quella città che anche nell’antichità, era il punto di confine tra est e ovest. Istanbul è una città da visitare, che affascina i turisti con i suoi profumi mediorientali, il cibo speziato, i suoi bazar e far da cornice al tutto, il magnifico suono dell’adhān recitato dai muezzin che riecheggia negli altoparlanti della città.

Istanbul è una città immensa è un insieme di città il cui mix architettonico, sociale, culturale cambiano molto rapidamente. A mio avviso non potete dedicare meno di 5 giorni per visitarla. Vi dirò di più, se aveste a disposizione più giorni vi assicuro che non avrete modo di annoiarvi.

Cosa fare e vedere a Istanbul in 5 giorni

Istanbul si divide tra Europa e Asia, è una città disseminata di mercati, moschee, palazzi storici, ristoranti, bar ed esperienze da vivere che vi assicuro non vi annoierete. Per la sua forma, per le sue dimensioni, vi consiglio di suddividere ogni giorno scegliendo bene quale parte e cosa visitare della città in questo modo non disperderete troppo tempo.

Giorno 1 visita della Old City di Istanbul


Il quartiere di Sultanhamet è forse il più turistico e che tutti, visitano a Istanbul. Si inizia con la visita del Palazzo Topkapi è sicuramente una delle attrazioni più importanti di Istanbul, un vero e proprio Museo tutto da scoprire. Tra stanze decorate, giardini e fontane riservate alla visita del palazzo non meno di 4 ore. Al suo interno sono conservati alcuni reperti unici al mondo e la sua posizione, in cima al promontorio, donano al palazzo ancora più maestosità. Non perdetevi la visita all’Harem che necessita di un biglietto a parte. Vi consiglio di raggiungere il Palazzo all’apertura (9 am) per evitare lunghe code.

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Seconda tappa imperdibile è la famosa Moschea Blu: la Moschea Sultan Ahmed è il più importante simbolo storico di questa città, viene così soprannominata per il colore blu delle piastrelle che ornano le pareti interne.  L’ingresso dei turisti è separato rispetto a quello dei musulmani, alle donne viene data una stola azzurra per coprire la testa, prima dell’ingresso alla moschea dovrete togliervi le scarpe e riporle nei sacchetti forniti.

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Dalla parte opposta della piazza della Moschea Blu si trova Hagia Sofia: l’ottava meraviglia del mondo, la “Divina Sapienza” in origine era una basilica ortodossa, poi è diventata una moschea e ora è un museo. Si trova di fronte alla Moschea Blu, è facilmente riconoscibile per la grande cupola centrale. Questo esempio di architettura bizantina merita una visita, il museo è aperto tutti i giorni ma fate attenzione agli orari di chiusura in inverno l’ultimo ingresso è alle 17 mentre in estate alle 18. Questa è senza ombra di dubbio la moschea che preferisco.

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Proseguiamo la visita dirigendoci alla Cisterna Basilica: sotto la città di Istanbul ci sono centinaia di cisterne, ma questa, è la più grande e si trova tra South West e Hagia Sophia. L’atmosfera è unica, il gioco di luci e riflessi sulle colonne in marmo dona a questo luogo un lieve misticismo. Per tutta la cisterna ci sono delle passerelle che facilitano la visita e conducono a due sculture romane: le teste di medusa. La Cisterna Basilica è stata anche la location del libro/film Inferno di Dan Brown.

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Ultima ma non da meno è la Moschea Solimano, la più grande di tutte delle moschee di Istanbul. Meno conosciuta rispetto alle più famose a mio avviso è forse anche più bella. Gli interni e le pareti sono finemente decorati con vetrate e maioliche. Non è semplice da raggiungere e si trova in un a parte della città vecchia meno battuta.

 

Giorno 2 visita della zona moderna del Taksim District


Iniziamo il secondo giorno esplorando il quartiere Beyoğlu per raggiungerlo attraversiamo il Galata Bridge dove oltre al vento pazzesco troverete tantissimi pescatori! Prima tappa è la Torre di Galata una torre dal tetto conico in pietra di epoca medievale. Salendo in cima alla torre potrete ammirare dei pazzeschi di Istanbul. Nota dolente: la scala per raggiungere la cima è molto stretta a tratti claustrofobia e visto il grande numero di turisti che decido di salire, potrebbe diventare un’esperienza poco piacevole.

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Proseguiamo percorrendo İstiklal Caddesi: una lunga strada pedonale, la classica via dello shopping piena di boutique, negozi di musica, teatri gallerie, bar e ristoranti. Questo è il quartiere più moderno della città ma, se osservate bene potrete scorgere lungo la strada posti come il Pera Palace, Çiçek Pasajı e l’Avrupa Pasajı due chicche da non perdere. La via pedonale giunge fino a Piazza Taksim.

Dopo le visite, concludiamo la giornata con la Crociera sul Bosforo è una delle esperienze più indimenticabili da fare a Istanbul. Ne esistono di varie tipologie che si differenziano per tragitto e durata. Noi ci siamo recati al porto e siamo saliti su una delle prime barche in partenza per fare quella che si può definire “la crociera classica”. Dura all’incirca un’ora e trenta minuti, costa circa 75 lire turche (3,5 euro). Abbiamo fatto la crociera verso il tramonto cogliendo uno dei momenti con i colori più magici della città.

Giorno 3 visita dei quartieri asiatici di Istanbul


Il lato orientale di Istanbul è forse quello meno battuto dal turismo che a tratti può risultare deludente. Raggiugiamo il lato asiatico in metro scendendo alla fermata Üsküdar che prende il nome dal quartiere stesso. Siamo nella parte ottomana, più residenziale, dove a farla da padrona sono le Moschee. Ne visitiamo ben tre: Şemsi Paşa, Kaptan Paşa, Çinili Camii le più belle e importanti. 

Subito dopo facciamo una passeggiata lungo la costa per raggiungere Salacak e ammirare Kız Kulesi, una torre che sorge su di un’isoletta all’interno del mar del Bosforo.

Ci spostiamo nel quartiere Kuzguncuk abitato dalla popolazione ebraica ma che ache greca e armena. Viene definito il quartiere della tolleranza e integrazione e devo dire che questo si rispecchia tantissimo in quello che abbiamo vissuto. Qui abbiamo trovato le persone più solari e cordiali di Istanbul. Ammirate il Fethi Paşa Korusu il bellissimo parco con vista sul Bosforo, le belle case colorate di Kuzguncuk evleri e di Ahşap Evler. 

Per chiudere l’itinerario visitate Kadıköy il quartiere più moderno e caotico di Istanbul. Noi non lo abbiamo visitate per questioni di tempo e di stanchezza ma tutti dicono che merita una visita.

Giorno 4 visita dei quartiere Fatih, Fener e Balat


Per uscire dai percorsi più turistici della città decidiamo di esplorare i quartieri di: Fatih il quartiere conservatore, Fener il quartiere greco e Balat il quartiere ebraico. Tra quartieri molto diversi tra loro che mescolano culture, tradizioni e architettura. Il modo migliore per visitarli è partecipando ad un tour organizzato. Se visti in autonomia, potreste non riuscire a cogliere davvero le peculiarità di ogni quartiere come è successo a noi!

Avendo una bimba piccola, non ce la siamo sentita di seguire un tour rischiando di infastidire e rallentare tutti per assecondare la piccola.

Noi avendo fatto da soli, ci siamo un po persi nei vari sali scendi, cercando di scovare quelli che sono i principali luoghi d’interesse.

Fatih è il quartiere musulmano conservatore, tra i luoghi da non perdere abbiamo:

  • Moschea di Fatih davvero molto bella, una scoperta pazzesca del nostro viaggio a Istanbul

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  • Subito dopo la moschea troviamo il Mercato dei maltesi (Malta Çarşi) una vera esperienza, in quartiere Fatih è infatti famoso per la gastronomia, qui troverete i sapori autentici della cucina turca.
  • La bella Moschea di Zeyrek dal particolare colore rosa delle sue mura

Fener è il quartiere greco anche in questo caso abbiamo faticato ad orientarci e seguendo i luoghi d’interesse della nostra mappa abbiamo visto: da fuori il Liceo greco ortodosso e la Chiesa di Santa Maria dei Mongoli (detta anche chiesa rossa) e per finire la Chiesa Bulgara di Santo Stefano.

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Balat come anticipato è il quartiere ebraico qui, ci siamo letteralmente persi, i sali scendi erano sempre più impegnativi e abbiamo avuto non pochi problemi di orientamento ma nel complesso siamo riusciti a vedere: il Café Naftalin K. e i suoi gatti, Kiremit Caddesi Evleri una strada di tipiche case colorate e Balat Antik Cafe e İncir ağaci kahvesi due bar molto famosi per i loro luoghi molto instagrammabili.

Giorno 5 Hammam e Shopping a Istanbul


L’ultimo giorno lo dedichiamo allo shopping e al relax perché i viaggi sono belli ma sono anche stancanti!

Una delle esperienze più belle che non potete assolutamente perdere a Istanbul è l’hammam. Un rituale di benessere all’interno di alcune delle location più belle della città. Esistono diversi centri dove poter fare l’hammam, io personalmente ne ho provate due: Cagaloglu Hammam (il più antico della città) e Hurrem Sultan Hammam (il più elegante) ma di base funzionano tutti allo stesso modo: bisogna prenotare con anticipo un pacchetto di trattamenti (io ho optato per dei pacchetti medi della durata di circa 2 ore) la scelta varia in base al costo e al tipo di struttura che scegliete. Tra i due ho preferito di grand lunga Cagaloglu Hammam più economico location pazzesca, più riservato, mi sono sentita molto più coccolata.

Dopo i trattamenti, tappa imperdibile il Grand Bazar: uno dei mercati coperti più antichi e più grandi al mondo, ci si può letteralmente perdere al suo interno. Il paradiso dello shopping, vestiti, griffe false, argento, ceramiche, costumi locali avrete l’imbarazzo della scelta e sarà impossibile uscire da lì senza aver comprato nulla. La cosa più importante è contrattare sempre fino allo stremo!

Subito a fianco troviamo il Bazar Egiziano meglio conosciuto come bazar delle spezie è il posto perfetto per comprare mille varietà di the, spezie appunto, frutta secca di ogni tipo, dolci tante altre prelibatezze.

Informazioni pratiche per un viaggio a Istanbul


Se siete cittadini italiani, non avrete nemmeno bisogno del passaporto o del visto per entrare in Turchia; vi basterà la sola carta d’identità. La moneta locale è la Lira Turca (all’epoca del nostro viaggio il cambio era 1€ = 21,4 lire turche). In città ci sono diversi sportelli ATM e i grossi ristoranti accettano le principali carte di credito. Prelevate comunque una piccola somma in contanti per i mercatini e i chioschi.

Istanbul è una città caotica, il traffico è qualcosa di inimmaginabile a volte per fare 1/2 km potreste impiegarci davvero tantissimo tempo per questo motivo vi suggerisco i mezzi pubblici e gli spostamenti a piedi. Potete acquistare la Istanbul kart, la tessera dei mezzi (disponibile in tantissimi chioschi e nelle stazioni) che con una ricarica vi permetterà di viaggiare sui mezzi pubblici. Non è necessario averne una a testa potete utilizzare la stessa carta per la coppia. ogni biglietto costa 50 lt.

Per raggiungere Istanbul dall’aeroporto Atatürk (attenzione gli aeroporti della città sono due e non sono vicini tra loro, controllate attentamente in quale dovete recarvi) vi consigliamo di utilizzare il Taxi con tassametro: la tariffa è di circa 15€ senza traffico e on circa 20/30 minuti raggiungerete la zona di Sultanhamet.

Se pensate di visitare molte attrazioni sia ad Istanbul che in generale in Turchia, valutata l’acquisto della Museum Pass. Noi abbiamo acquistato il pass perché includeva siti archeologici che avremmo visitato in Cappadocia e sulla Costa Turca.

Noi abbiamo scelto di alloggiare a Sultanhamet. Il nostro hotel si trovava a circa 400 mt dalla Moschea Blu. Per noi è stata una scelta dettata dalla comodità; vicino alle attrazioni più importanti e ai mezzi di trasporto per raggiungere i quartieri più lontani.

TIPS: le moschee sono tra le principali attrazioni della città; il capo, le spalle e le ginocchia devono sempre essere coperti per le donne. In molte moschee potete noleggiare il velo ma averlo sempre con voi può essere più economico e pratico.

Forse non lo sapevi ma c’è un modo per visitare Istanbul gratuitamente: 

Abbiamo visitato Istanbul svariate volte grazie ai lunghi scali della Turkish Airlines che permette in modo del tutto gratuito (per scali dalle 6 alle 24 ore) di visitare con un tour questa magnifica città (per maggiori info: Free Tour Istanbul)

 

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