Il manicomio di Mombello è una meta obbligata per gli amanti dei luoghi insoliti, ricchi di mistero che nascondono una storia da film horror: meta ideale per Halloween o in tutte quelle giornate autunnali lombarde dove il grigiume e la nebbia rendono questo luogo davvero da brividi.
Siate ben preprati a quello che potrete trovare al suo interno, questo luogo dismesso e spaventoso è ormai da anni meta di write, tossici e amanti delal fotografia che si addentrano in strutture pericolanti pur di ottenere lo scatto perfetto.
Era da tempo che volevo visitare questo posto, ne avevo sentito parlare e m’incuriosiva davvero molto cosi, con un gruppo di amici, in un sabato pomeriggio come tanti ci dirigiamo a Limbiate e iniziamo l’esplorazione di quello che viene considerato uno dei luoghi più spaventosi d’italia.
Il complesso è rimasto in piedi è separato dal resto del comune da un muro di cinta alto due metri e lungo ben 3 chilomentri e al suo interno trovereto quello che resta di una struttura ospedaliera di ben 40.000 metri quadrati. Noi ci siamo addentrati con qualche timore perchè è un luogo che davevro riesce a trasmettere tristezza, vi ritroverete a camminare nei corrido dei padiglioni di psichiatria dove sul pavimento ci sono lastre, elettrocardiogrammi, cartelle cliniche sparpagliate quasi tutte degli anni settanta. Se avete visto la seconda stagione di American Horror Story, Asylum, avrete un buon supporto per immaginarvi le scene che venivano vissute all’interno di queste mura.
Le pareti sono piene di muffa e di scritte, ci sono letti con i materassi divelti, ciabatte, lenzuola, materiale medico di vario genere e ovviamente alcune stanze sono diventate la casa di diversi tossici e senzatetto che noi fortunatamente non abbiamo incontrato.
Manicomio di Mombello: come raggiungerlo
Il manicomio di Monbello è facilmente raggiungibile da Milano si trova a soli 25 chilometri per visitarlo, vi basterà inserire sul navigatore via Monte Grappa 40 a Mombello di Limbiate e il gioco è fatto.
Manicomio di Mombello: delitti e misteri
Alcuni aneddoti e leggende che riguardano il manicomio di Mombello sono dell’epoca fascista qui infatti si consumò un delitto politico che aveva come protagonista il figlio illegittimo di Benito Mussolini, Benito Albino avuto dalla relazione extra matrimoniale con Ida Dalser. Il figlio del duce venne fatto internare nel manicomio e morì all’età di oslo 26 anni nel 1942 per inedia (astinenza dal cibo, malnutrizione)
Si dice che tutta la struttura del manicomio sia infestata da fantasmi, girando per i vari padiglioni in un silenzio inquitante si ha la sensazione di essere osservati, le pareti trasudano di quella sofferenza e dei soprusi di cui furono vittima molti dei pazienti di questo ospedale. E’ difficile non immaginare le sedute di elettroshock che si svolgevano in queste stanze, tanto meno le urla dei pazienti.
Manicomio di Mombello: cenni storici
Villa di Napoleone, così era conosciuta la struttura nell’800, questo luogo era la residenza che adottò l’imperatore francese durante gli anni della campagna d’ Italia. ci volel un secolo perchè la settecentesca Villa Pusterla-Crivelli e grande parco che la circonda, subirono la trasformazione in ospedale psichiatrico Giuseppe Antonini, noto a tutti come il manicomio di Mombello.
L’ospedale rimase in attività per ben 130 anni, arrivando a d ospitare oltre 3.000 pazienti.
Con la legge Basaglia del 1978, l’intera struttura venne lentamente abbandonata.
Che dire, questo manicomia merita sicuramente rispetto per la privacy delle migliaia di persone che sono state ricoverate al suo interno ma, se siete curiosi e amate i luoghi infestati allora vi consiglio di visitarlo!