Siviglia è stata l’ultima tappa del nostro viaggio in Andalusia, dopo aver trascorso una settimana tra Malaga, Cordoba e Granada eccoci in quella che molti definiscono la vera perla dell’Andalusia. E’ sicuramente la più grossa delle quattro città, la più caotica, quella che ammetto d’impatto mi ha conquistato meno ma poi, scoprendola, mi ha davvero entusiasmato. Due giorni sono il tempo minimo da poter dedicare a Siviglia, curatevi un bel programma dettagliato giorno per giorno così da riuscire a far coincidere tutti i tempi e gli orari del sito e dove è possibile prenotate in anticipo le visite.

Cosa vedere a Siviglia in due giorni: giorno 1

Iniziamo la nostra esplorazione della città dal centro storico dove si erge, nella piazza principale, l’immensa Cattedrale di Siviglia. E’ una delle cattedrali più grandi del mondo, l’edificio sorge dove un tempo era edificata la grande moschea della città infatti la famosa torre Giralda non è altro che l’antico minareto della moschea. Non è possibile prenotare l’ingresso alla Cattedrale se non tramite guida privata o con gruppi organizzati. Noi abbiamo fatto la coda che si è esaurita in meno di due ore, abbiamo comprato i biglietti che comprendevano sia la cattedrale che la Torre Giralda che può essere visitata solo con visita guidata ogni ora. Per l’interno della Cattedrale sono state sufficienti le audio-guide.

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Proprio di fronte alla Cattedrale si trova il Palazzo reale dell’Alcazar di Siviglia uno dei massimi esempi di arte mudejar del paese. Questo splendido palazzo, patrimonio UNESCO dal 1987 merita una visita approfondita con l’ausilio di una guida. Ci sono diverse aree del palazzo da visitare, pati bellissimi e finemente decorati, alcune stanze, sono state usate come set della serie il Trono di Spade. Vi consigliamo di prenotare il biglietto d’ingresso in anticipo per evitare inutili code.

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Sempre nella zona della piazza principale si trova l’Archivio de Indias un luogo storico che tutti noi abbiamo studiato e letto nei nostri libri di storia. In questo palazzo sono raccolti tutti i documenti che raccontano la storia delle Americhe dalla loro scoperta fino alla fine dell’impero coloniale nel 19° secolo. Fascicoli e fascicoli che contengono dati, tratte, conti e scoperte del grande impero coloniale spagnolo. Per me è sempre stato un luogo affascinante, magico dove leggende di pirati, galeoni e tesori prendevano forma.

Prima di ricominciare l’esplorazione della città abbiamo optato per un pranzo veloce ma molto sfizioso; all’angolo tra Calle Rodrigo Caro e Calle Mateos Gago si trova la Bodega Santa Cruz dove abbiamo mangiato delle tapas spaziali, ottimo rapporto qualità prezzo!

Non potete mancare una visita al Barrio de Santa Cruz quello che un tempo era il ghetto ebraico; un vero e proprio labirinto di viuzze e piazze dove perdersi. Da non perdere Plaza de Santa Cruz, raccolta tra edifici bianchi e piena di alberi di arancio. Da non perdere l’Hospital de los Venerables Sacerdotes al suo interno sono raccolti dei capolavori di Velasquez ma se non siete interessati all’arte vi consiglio di visitarlo solo per il bellissimo Patio in stile sevillano e la bella chiesa decorata in stile Siglo de Oro.

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Dietro l’Alcazar, si trova l’Antigua Fabrica de Tabacos meglio conosciuta come l’Università di Siviglia uno degli edifici più belli e particolari della città. Pensate che è il secondo edificio più grosso della Spagna e un tempo era appunto una rigogliosa fabbrica di tabacco. Noi l’abbiamo visitata solo esternamente ma è possibile effettuare una visita gratuita anche dell’interno, se preferite, potete partecipare ad una visita guidata.

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Cosa vedere a Siviglia in due giorni: giorno 2

Iniziamo la giornata con una visita programmata a Plaza de Toros. L’unico modo per visitare l’arena è partecipando ad una visita guidata della durata di 45/50 minuti e potete prenotarla online. Plaza del Toros è il palcoscenico più ambito da un torero che, se chiamato a esibirsi a Siviglia, può dire di aver raggiunto l’apice della carriera. La parte più lunga della visita avviene nelle parti chiuse dell’arena dove sono esposti abiti, gioielli, locandine antiche che ripercorrono la storia dei toreri di Spagna; solo gli ultimi 15 minuti del tour sono all’interno dell’arena.

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Attraversiamo il ponte di Triana, il Rio Guadalquivir per raggiungere il Barrio Triana un quartiere a detta di molti suggestivo, imperdibile ma a noi non ha entusiasmato, ci siamo concessi una bella passeggiata, una tappa in un caffè per mangiarci l’ennesimo jamon iberico e poi di nuovo in cammino.

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Capace di lasciare chiunque a bocca aperto, appena fuori dal centro storico facciamo una passeggiata all’interno del Parque de Maria Luisa dove si trova la famosa Plaza de Espana. Una delle piazze più belle del mondo, un’incredibile spazio architettonico: una piazza semicircolare circondata da un colonnato decorato da mattoni rossi e azulejos. Al centro si trova un’immensa fontana e tutto attorno un canale che può essere navigato. Questa splendida piazza è un punto di ritrovo sia per i turisti che per i locali, al tramonto tutto si tinge di rosa al suono dei tacchi delle ballerine di flamenco.

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Un’altra grande sorpresa di Siviglia altrettanto famosa ma meno battuta dai turisti, è Casa de Pilatos una residenza nobiliare tra le più belle della città. Qui troviamo sia l’arte Mudejar, quella gotica e Rinascimentale. La visita della casa è divisa in due parti, il piano inferiore visitabile in autonomia con audioguida mentre il piano superiore essendo ancora abitato dalla famiglia, vi si accede con visita guidata ogni ora.

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L’ultima tappa dei nostri due giorni a Siviglia è stata il Metropol Parasol, un esempio di arte contemporanea inserito perfettamente in un contesto storico e antico che si sposa perfettamente con l’ambiente circostante. Questo enorme parasole oltre ad essere l’attuale copertina della guida Best in Travel 2018 di Lonely Planet è un vero punto di riferimento in città. Per salire sull’edificio, sulla terrazza panoramica, è necessario scendere al piano meno, uno acquistare il biglietto e poi, prendere l’ascensore. La vista è davvero splendida e le forme sagomate color panna della struttura vi daranno l’mpressione di fluttuare sui tetti di Siviglia. Durante la nostra visita, la salita al Parasol era gratuita e il biglietto dava diritto a uno sconto nel bar della terrazza.

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Dove dormire a Siviglia

Siviglia è una città ampia e sicura, ci sono moltissimi alloggi per tutte le esigenze. Quando abbaimo scelto in quale hotel dormire a Siviglia, abbiamo optato per una sistemazione con posizione centrale in modo da essere vicini a tutte le principali attrazioni. La nostra scelta è ricaduta su The Spot Central Hostel in calle Adriano a Siviglia, proprio dietro a Plaza del Toro. La camera piccola ma pulita e fornita di ogni confort era silenziosa e il personale molto gentile e disponibile.

Dove mangiare a Siviglia

Durante un viaggio in Spagna e nel nostro caso a Siviglia, è doveroso soffermarsi sulle infinite tappe per pranzo, cena e spuntini che siamo riusciti a fare in soli due giorni.

Per la colazione, vi consiglio il Cafe de Indias una piccola catena dove abbiamo sempre fatto delle ottime colazioni. Sia in stile italiano con caffè pane, burro e marmellata e anche in versione spagnola con caffè con leche e pan con tomate (pane e pomodoro).

Sia per pranzo che per cena, come vi anticipavo, vi consiglio la Bodega Santa Cruz. Si mangia in piedi al bancone se siete fortunati riuscite a sedervi in uno dei pochi tavolini presenti dentro o all’esterno. Ci sono tapas per tutti i gusti e il prezzo è davvero basso: 2/3 euro a piatto.

Se invece volete una soluzione più raffinata magari per cena mangiando sempre ottime tapas vi suggerisco Buonasuerte, più raffinato e con solo posti a sedere. Abbiamo mangiato dell’ottimo jamon e delle squisite tapas di calamari.

Come raggiungere Siviglia

Raggiungere Siviglia dall’Italia è semplice e spesso economico; da Milano (Bergmo) ci sono voli lowcost con la compagnia Ryanair. L’areoporto di Siviglia si trova a soli 15km dal centro città ed è quindi facilmente raggiungibile in auto, se come noi avete l’auto a noleggio, o con i mezzi pubblici.

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