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Viaggio in Grecia: le spiagge più belle di Ios

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Abbiamo visitato la Grecia nell’Agosto 2020, in un periodo di piena pandemia e incertezza. Dopo aver trascorso qualche giorno nella magica Santorini abbiamo deciso di inserire nel nostro itinerario l’isola di Ios. In molti ci avevano sconsigliato l’isola perché in Agosto è presa d’assalto da giovani turisti anglosassoni in cerca di baldoria. Tengo a ribadire di aver visitato l’isola in piena pandemia, i turisti erano dimezzati e molte attività erano ancora chiuse.

Viaggio in Grecia: le spiagge più belle di Ios

L’isola di Ios è caratterizzata da bellissime spiagge, molte delle quali isolate e tranquille, noi ci siamo proprio innamorati di questo gioiellino delle Isole Cicladi e di seguito, vi elenco le spiagge che abbiamo visitato durante il nostro soggiorno:

  • In assoluto la più bella spiaggia di Ios è Manganari beach. Situata sulla costa meridionale la spiaggia è composta da cinque baie di sabbia bianca bagnato da un mare cristallino dalle mille sfumature. Dista circa 45 minuti di motorino dalla Hóra. La spiaggia è attrezzata con ombrelloni e lettini e ci sono anche due ottime taverne dove poter pranzare.

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  • Una delle nostre spiagge preferite è Psathi beach. Si trova sulla costa a nord dell’isola; è una spiaggia di sabbia dorata poco frequentata dai turisti ma più dai locali. La spiaggia è molto selvaggia ma è forse una delle più battute dal vento. Anche qui troviamo una piccola area attrezzata con ombrelloni e lettini.

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  • Agia Theodoti beach si trova anch’essa nella parte nord dell’isola ed è una spiaggia davvero incontaminata. Anche questa spiaggia ha un piccolo angolo attrezzato con ombrelloni sdraio ma il resto della spiaggia è immacolato.

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  • Non lontano dalla Hóra si trova Koumbara beach, la spiaggia più mondana dell’isola di Ios. Qui troverete locali alla moda, beach blu, baldacchini, sdraio con ogni lusso e confort. Anche in questa spiaggia il mare è davvero favolo ma, il lato negativo è che invece del rumore del mare è costante il suono della musica a tutto volume.
  • La spiaggia perfetta per le famiglie è Mylopotas beach. La spiaggia è ampia e attrezzata con file di ombrelloni fino a bordo strada. Tutto attorno alla spiaggia locali di ogni genere. qui troverete anche diversi centri che vi permetteranno di fare sport acquatici.

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Un piccolo inciso sulle spiagge di Ios; quelle che vi ho elencato sono le più famose e quelle raggiungibili via terra ma se avete modo e tempo vi consiglio di prendere una barca e di visitare le tante calette che circondano l’isola e che sono raggiungibili esclusivamente via mare.

Viaggio in Grecia: cosa fare a Ios oltre alle spiagge

Ios è un’isola davvero molto piccola, quasi del tutto priva di attrazioni che non siano spiagge e mare. Tutto si concentra attorno e nel capoluogo dell’isola la Hóra.

Uno dei panorami più belli dell’isola si ammira salendo lungo il sentiero che parte dalla Hóra. Un susseguirsi di gradini e poi di archi che conducono alla chiesa in cima alla colina. Da questo punto la vista è magnifica soprattutto al tramonto ma, se proseguite il sentiero arriverete alla tre cappelle, il punto più alto in assoluto dove la vista è favolosa.

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Perdervi nel labirinto della Hóra è d’obbligo. La cittadina si anima al tramonto con taverne, locali e negozi pronti ad accontentare ogni vostro desiderio.

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Viaggio in Grecia: informazioni pratiche

Come raggiungere Ios

Ios è una delle tante isole delle Cicladi battute dal turismo. L’isola è piccola e non dispone di un aeroporto, per raggiungerla dovrete utilizzare il traghetto che la collega alle isole maggiori.

Per raggiungere l’isola di Ios abbiamo utilizzato il traghetto partendo da Santorini. I traghetti che collegano le isole sono abbastanza veloci e frequenti, noi abbiamo utilizzato  Ferry ScannerFerry Hopper siti, che vi permettono di confortare i prezzi dei traghetti e di vedere sulla mappa i collegamenti tra le diverse isole.

Come muoversi a Ios

Esistono diversi modi per esplorare l’isola, date le sue dimensioni ridotte ci sentiamo di consigliarvi senza ombra di dubbio il motorino. Le strade che collegano le principali spiagge sono quasi tutte in buono stato e asfaltate, la distanza maggiore percorsa è di circa 45 minuti a nostro avviso gestibile in motorino.

Per chi non volesse o non potesse utilizzare un mezzo proprio, per raggiungere alcune delle principali spiagge potete utilizzare l’autobus. Non sarà il mezzo più veloce ma essendo l’isola piccola e senza traffico non c’è pericolo di rimanere imbottigliati nel traffico.

Dove alloggiare a Ios

Come ho ripetuto spesso nell’articolo, Ios, è un isola di piccole dimensioni e ristoranti, taverne, negozi sono concentrati nelle Hóra e dintorni. Se volete avere tutto a portata di mano sopratutto di sera, dove le strade non sono illuminate scegliete un’alloggio alla Hóra o nei suoi dintorni.

Viaggio alle Canarie: esplorando l’isola di Lanzarote

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Lanzarote è una delle isole più cool e più gettonate dell’arcipelago della Canarie. L’isola di Lanzarote è nera, formata da oltre un centinaio di vulcani, l’artista Cesar Manrique ha fatto di quest’isola la sua tela costruendo opere che si intrecciano e si mescolano perfettamente con la natura selvaggia e vulcanica dell’isola.

Lanzarote è un luogo magico da vivere e da capire, qui avrete la possibilità di fare mare, di visitare cittadine e musei, di degustare vini e di fare tantissima attività fisica.

Lanzarote è l’isola prediletta dagli atleti che praticano triathlon; l’isola offre di suo le condizioni perfette per allenarsi e in più, ci cono tantissimi hotel dove fare dei camp.

Esplorando l’isola di Lanzarote: le spiagge

Di primo acchito non suggerirei Lanzarote per una vacanza di mare, il vento regna sovrano nell’isola e a lungo andare è davvero fastidioso. Non possiamo però ignorare il fatto che a Lanzarote esistono tipologie di spiagge davvero per tutti i gusti. Le spiagge di Lanzarote non sono attrezzate con ombrelloni e lettini ad eccezione di Playa Dorada. Alcune sono semplici da raggiungere altre richiedono una breve camminata sulle scogliere.

Da Nord a Sud le mie spiagge preferite di Lanzarote:

  • Caletón Blanco è la spiaggia ideale per i bambini. Sono delle piccola baie di sabbia bianca e acqua cristallina. Quando c’è bassa marea diventano delle favolose piscine perfette per i bambini.
  • Caleta de Famara una selvaggia distesa di sabbia, meta di surfisti, è senza dubbio una delle spiagge più suggestive dell’isola.

  • Playa del Janubio una spiaggia nera lunga 8km sormontata dalle meravigliose Saline. Non è possibile fare il bagno ma vi consiglio delle belle passeggiate.
  • Playa Dorada la sola spiaggia attrezzata di tutta l’isola. Si trova a pochi passi da Playa Blanca ideale per le famiglie.
  • Playa Papagayo senza ombra di dubbio la spiaggia più bella di Lanzarote. Sabbia dorata, mare cristallino, riparata dal vento in una posizione isolata ma non per questo meno battuta. Dovrete percorrere circa 6km di sterrato per raggiungerla. L’ingresso all’area costa 3 euro.

Esplorando l’isola di Lanzarote: le città e i luoghi

Lanzarote è un’isola davvero varia e che, oltre al mare offre davvero tanti spunti interessanti. L’isola è associata a Cesar Manrique, l’artista infatti ha fato di quest’isola un museo a cielo a aperto. Qui vi riassumo i must da visitare a Lanzarote:

  • Le opere si Cesar Manrique sono le più gettonate e in effetti alcune sono davvero spettacolari. Tutti gli spazi sono perfettamente integrati nella natura come se fossero una tutt’uno.
      • Jardin de Cactus
      • Jameos del Agua
      • Cueva de los Verde
      • Fondation Cesar Manrique

  • Il Mirador del Rio è senza dubbio uno dei posti più belli di Lanzarote. La vista che si può ammirare sulla Graciosa è da togliere il fiato. in questo punto colori del mare, della terra sembrano quasi dipinti. Dopo aver ammirato la vista sposatevi nella cittadina costiera di Orzola per fare una piccola passeggiata ijn questa graziosa cittadina portuale.

  • Haria Yaiza e Teguise sono le 3 cittadine che abbiamo visitato a Lanzarote. Tutte e tre mi hanno ricordato il Messico, lo stile coloniale è sempre vincente. Tutte e tre sono davvero piccole e si visitano in un paio d’ore ma segantesi che ogni domenica mattina a Teguise si svolge il mercato più grande di Lanzarote. Vestiti, cianfrusaglie, banchi alimentari troverete davvero di tutto e di più.
  • Il Parco Timanfaya è senza ombra di dubbio uno dei luoghi più belli e magici di Lanzarote. Questo parco nazionale può essere visitato solo prendendo parte al tour in autobus che parte dal centro visitatori. L’esplorazione dura 35 minuti con guida registrata in spagnolo e inglese e si snoda attraverso i crateri più belli e importanti presenti all’interno del parco Timanfaya.

  • La località costiera di El Golfo è un piccolo gioiellino di case bianche che affaccia sulle impetuose onde dell’Oceano. La dimensioni del borgo sono davvero ridotte ma da qui, potrete visitare:
    • Charco de los Clicos, meglio conosciuto come il Lago Verde: uno stagni di acqua salata color verde smeraldo 
    • Los Hiervideros si trovano a circa 5km a sud di el Golfo e sono una coppia di grotte dove potrete ammirare il mare infrangersi.
    • Salinas de Janubio

Esplorando l’isola di Lanzarote: la regione vinicola

Dimenticate i convenzionali vigneti, la vulcanica Lanzarote vanta una regione vinicola unica nel suo genere. Nelle lungo distese di lava nera sorgono tanti muretti fatti a mezzaluna che proteggono al loro interno, le basse vigne. Fate tappa in alcune delle più importanti aziende vinicole dell’isola; le bodegas offrono degustazioni e tour guidati delle vigne e delle cantine.

  • Bodega La Geria i tour guidati in spagnolo e inglese costano 10 euro durano 35 minuti e incluso la degustazione di tre vini. Ricordatevi di prenotare la visita e se dopo dovesse venirvi appetito nel piccolo risolante accanto alla bodegas fanno delle favolose tapas.
  • Bodega Rubicon: situata di fronte a La Geria, offre i migliori moscati della zona. Degustazioni a partire da 1 euro al calice.
  • El Grifo: l’azienda vinicola più antica delle Canarie, qui troverete, solo per intenditori, un ottimo orange wine.

Esplorando l’isola di Lanzarote: la mecca di sportivi e triatleti.

Non appena sbarcati a Lanzarote vi renderete subito conto che l’isola è letteralmente invasa dai ciclisti. Lanzarote è l’isola per eccellenza dove potersi allenare grazie alle condizioni meteo che pur regalando un clima mite anche in pieno inverno, sono caratterizzate dal vento: il miglio allenato per potenziare i muscoli.

Lanzarote è meta prediletta di atleti professionisti e non che raggiungono l’isola della Canarie per potersi allenare anche in inverno.

L’isola è piena di struttura alberghiere che offrono al loro interno piscine olimpioniche e aree palestra: la località più famosa dell’isola è il Club La Santa un vero e proprio villaggio costruito nel nulla che offre ogni tipo di servizio per gli sportivi. Al suo interno sono presenti due piscine olimpioniche da 50mt un pista di atletica, palestre, gruppi fitness, yoga e molto altro ancora.

Esplorando l’isola di Lanzarote: dove alloggiare

Lanzarote è un’isola grande ma non grandissima, sebbene sia semplice muoversi il mio consiglio è di optare per la zona costiera centrale dell’isola di Lanzarote in questo modo sarete a equa distanza tra nord e sud e avrete tutti i confort per non dovervi muovere in auto di sera per lunghe distanze.

Potete scegliere di alloggiare a Lanzarote tra Costa Teguise, Arrecife e Playa del Carmen tutte soluzioni ideali per l’esplorazione dell’isola. Noi per esigenze sportive abbiamo scelto di alloggiare al Sands Beach Resort. L’Hotel si trova a pochi chilometri dall’aeroporto ed è l’ideale se come noi avete raggiunto l’isola anche per fare un camp di Triathlon.

Esplorando l’isola di Lanzarote: dove mangiare

In generale è difficile trovare pessimi ristoranti a Lanzarote, ci sono tantissimi ristoranti locali che offrono prelibatezze a prezzi davvero irrisori.

  • Casa de la Playa è senza ombra di dubbio il mio ristorante preferito. Rustico a bordo mare, è un ristorante che serve cucina tipica di Lanzarote. Il pesce sempre freschissimo è cucinato egregiamente: prezzo medio circa 20 euro a persona.
  • La Bohemia è il posto ideale per un’ottima cena a base di carne. Ristornate Argentino prezzo medio sui 25 euro a persona.
  • Casa Tomas è anch’esso un ottimo ristorante di pesce, si trova in una zona periferica di Costa Teguise ma non fatevi ingannare dalla location, la terrazza del ristornate è direttamente sul mare. Personale delizioso e lo stesso vale per il cibo. Prezzo medio a persona 25 euro.
  • El Caleton è un ristorante che si trova a El Golfo una della località più suggestive dell’isola. Anche qui il pesce fresco sempre ottimo e non dimenticate di ordinare le lapas con mojo verde. Prezzo medio 25 euro a persona.
  • Jonniebakes è un delizioso cafè che si trova a Teguise. Fate una sosta qui per gustarvi dei soci fatti con vero amore dalla coppia inglese più cool dell’isola.

Esplorando l’isola di Lanzarote: informazioni pratiche

Lanzarote è un’isola delle Canarie facilmente raggiungibile dall’Italia; l’unico aeroporto dell’isola si trova vicino ad Arrecife ed è raggiunto dalle principali compagnie low cost come Ryanair e Easyjet. Partendo con un volo da Milano la durata è di circa 3 ore e 30 minuti.

Per esplorare l’isola vi suggerisco di prendere a noleggio l’auto. Le distanze non sono immense e pur essendoci una fornitissima linea di bus, l’auto resta il mezzo più comodo. Il miglior noleggio auto delle Canarie è Cicar. Vi permetterà di noleggiare l’auto senza utilizzare in anticipo la carta di credito e, il seggiolino auto per i bambini è sempre gratuito!

Visitando Lanzarote sentirete parlare dei CACT l’acronimo indica i centri di arte, cultura e turismo. I CACT sono 8 e sono visitabili acquistando i ticket presso il sito ufficiale o recandovi in uno dei centri che visiterete. Offrono interessanti biglietti cumulativi scontati.

Noi abbiamo optato per il biglietto da 6 attrazioni che comprendeva: Timanfaya-Montañas del Fuego, Jameos del Agua, Cueva de los Verdes, Mirador del Río, Jardín de Cactus e il MIAC Castillo de San José.

Itinerario in Costa Azzurra di 10 giorni

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La Costa Azzurra ha per noi un valore unico; Asia Luce aveva appena compiuto un mese quando siamo saliti in macchina per trascorrere il successivo mese di Agosto a spazzo per la bella costa francese. Il tratto di costa che dall’Italia arriva fino a Saint-Tropez è un susseguisi di spiagge meravigliose, borghi, promontori, sentieri costieri e alberghi di lusso.

Meta gettonata e ambita da viaggiatori di tutto il mondo, per noi è stato il compromesso per poter trascorrere un mese con la nostra piccola con i confort e la sicurezza necessaria per una bimba di un mese.

Mappa dell’itinerario in Costa Azzurra

Tappe per un Itinerario Costa Azzurra

L’itinerario che vi proponiamo è una raccolta di tappe che abbiamo visitato nell’arco di un mese facendo sempre base a Nizza. Avendo la piccola, avere una casa fissa per noi è risultato più comodo ma quello che vi consiglio è un viaggio a tappe in modo da poter assaporare la meglio l’atmosfera della Costa Azzurra.

Itinerario in Costa Azzurra giorno 1: Nizza

Nizza è una città davvero perfetta: c’è il mare, il clima è gradevole, ci sono le passeggiate, il porticciolo, ristoranti favoli, musei, negozi alla moda, tutto è davvero a portata di mano. Più che da visitare Nizza è una città da vivere e le sue principali attrazioni sono:

  • la Promenade ideale per le passeggiate vista mare;
  • Vieux Nice e i suoi meravigliosi vicoli tra mercati e cafè e piccole botteghe.
  • La Chiesa Ortodossa di Nizza una vera chicca per amanti come me di questo stile

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Itinerario in Costa Azzurra giorno 2: Cagnes sur Mer

La città è divisa in tre zone: Haut de Cagne il cuore medievale in collina, Cagnes Ville il quartiere nuovo, moderno e Le Cros de Cagne, il vecchio porto. Non abbiamo visitato con grande attenzione la cittadina ma ci siamo focalizzati sulle sue principali attrazioni: Il museo di Renoir e il meraviglioso Chateaux Grimaldi.

Itinerario in Costa Azzurra giorno 3: Vence e Saint Paul de Vence

Iniziamo la visita al bellissimo borgo di Saint Paul de Vence una vera chicca della Costa Azzurra. Questo piccolo borgo di artisti arroccato su un’altura è stato per anni meta di artisti e star di del cinema renendolo famoso in tutto il mondo. Percorrete senza meta i vicoli acciottolati, fermatevi a gustare un caffè esplorando qualche galleria d’arte. I estate il borgo è invaso dai turisti, andate la mattina presto per godervi la quiete.

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Ci spostiamo a Vence dove si trova la Chapelle du Rosaire di Matisse un’opera davvero unica nel suo genere che però non cita molto entusiasmato. Al contrario della Cappella, la cittadina medievale di Vence è davvero un gioiellino: in place du Jardin si svolge il mercato ortofrutticolo, in Place du Frêne c’è un frassino che ha ben 5 secoli di vita e in Place du Peyra ci sono tantissimi strepitosi ristoranti.

Per chi viaggia con bambini piccoli a Saint Paul de Vence il passeggino è scomodo, troppi ciottoli e sali scendi, molto meglio un marsupio.

Itinerario in Costa Azzurra giorno 4: Grasse

Grasse è la mecca dei profumi, qui l’arte profumiera nasce nel XVI e ancora oggi ospita diversi stabilimenti dove poter fare visite guidate e acquistare prodotti di cosmetica. Per conoscere e capire al meglio la storia di questo paese ma soprattutto dei profumi vi consiglio una visita al Museo internazionale dei Profumi che ripercorre tre millenni di storia del profumo e dell’industria di Grasse.

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Come vi anticipavo a Grace esistono ancora diversi stabilimenti, noi abbiamo optato per la visita all’industria Fragonard. La visita guidata gratuita vi mostrerà i processi e gli apparecchi che vengono utilizzati per estrarre e distillare le essenze. Al termine della visita, avrete modo di acquistare nello shop candele, profumi, saponi e profumatori per ambienti.

Se i profumi non vi hanno stancato e vi avanza tempo concedetevi una passeggiata a Grasse anche questa cittadina è davvero molto piacevole con tanti sali e scendi!

Itinerario in Costa Azzurra giorno 5: Peillon e Peille

Immersi nell’entroterra della Costa Azzurra a circa una ventina di chilometri da Nizza troviamo i borghi Peillon e Peille.

Percorrendo la strada che vi porta al borgo di Peillon rimarrete a bocca aperta ammirando il villaggio abbarbicato in cima alla collina. Il villaggio gode di una posizione isolata che ne ha preservato l’autenticità e l’architettura per secoli. passeggiate tra i vicoli e immortalate i bellissimi scorci.

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Meno bella di Peillon, Peille è sicuramente meno affascinante vi consiglio comunque di esplorare il centro medievale del borgo.

Una curiosità: in entrambe i borghi troverete moltissime foto appese che mostrano i luoghi in origine. É interessante vedere come molte parti sono rimaste davvero invariate nel tempo.

Itinerario in Costa Azzurra giorno 6: Èze

Una delle perle della Costa Azzurra abbarbicata su di una altura che affaccia sul mare è il villaggio di Èze. Le principali attrazioni da visitare in questo borgo sono:

  • Fort de la Revère è uno dei punti panoramici più belli del borgo; si ha una vista a 360° di tutta la costa francese.
  • Sorge in cima al villaggio il Jardine Exotique d’Èze anche da questo meraviglioso luogo si godono le vista più belle e suggestive.

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Itinerario in Costa Azzurra giorno 7-8: Cannes

Cannes non ha certo bisogno di presentazioni è una delle città più in della Costa Azzurra. Nonostante le boutique d’alta moda, i café chic, li fastosi palazzi della Croisette e gli yacht ormeggiati al porto, vale la pena esplorare la città sia nella sua immagine più chic che in quella più autentica.

  • Fate una passeggiata lunga la Croisette da un lato avrete hotel di lusso dall’altro un bellissimo lungomare.
  • Esplorate a piedi il quartiere vecchio di Suquet; percorrete i vicoli fino alla vetta dove si trovano il Castello Medievale e l’Église Notre-Dame de l’Esperance da qui godetevi lo splendido panorama su tutta la citta.

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Dedicate almeno un paio di giorni a Cannes e approfittate della bella stagione per una gita in giornata alle isole di Saint Marguerite e Saint Honorat. Distano 20 minuti di traghetto da Cannes e sono due splendide isole immerse nella natura lontano dal caos della città.

Sulle isole non ci sono hotel, auto e anche i ristoranti scarseggiano quindi ricordate di portare tutto da casa. Le isole non sono collegate tra loro dal traghetto ma è necessario tornare e Cannes e raggiungere la seconda isola.

Itinerario in Costa Azzurra giorno 9: Antibes

Indiscusso gioiello della Costa Azzurra è Antibes è stata anch’essa meta di celebrità e artisti. Oggi quel fascino senza tempo si trova nei vicoli acciotolati della città vecchia tra fiori, negozi super chic, café e ristoranti. Antibes merita sicuramente due giorni del vostro viaggio qui trovate le principali attività e cosa vedere in città:

  • Passeggiare senza meta nella città vecchia di Antibes
  • Visitare il Museo di Picasso
  • Visita al Fort Carrè che domina il litorale
  • Camminare sui bastioni fino al porto di Antibes per godervi una bellissima vista del mare, del porto e ammirare il Nomade l’opera di Jaume Plensa che raffigura il busto di un uomo che guarda il mare.
  • Fare una passeggiata a Cap d’Antibes tra ville, giardini e hotel di ultra lusso.
  • Juan-le-Pins è la località di mare a 2km circa da Antibes; anche se in estate ka spiaggia è affollata io la trovo davvero molto carina.

Itinerario in Costa Azzurra giorno 10: Saint Tropez

Saint Tropez è la città più mondana della Costa Azzurra. Negozi alla moda, ristorante lussuosi, yacht milionari ma Saint-Tropez è anche una stupenda cittadina: incamminandosi nelle vie che si snodano dal porto troverete case colo rosa arancione e rossi.

Noi abbiamo dedicato una sola giornata passeggiando in città ma, se avete più tempo, potete esplorare le zone attorno alla cittadina e godervi qualche giorno di mare.

Itinerario in Costa Azzurra: informazioni pratiche

Organizzare un viaggio in Costa Azzurra è semplice, è una regione della Francia che vale la pena visitare in ogni stagione così da poter cogliere tutte le sue sfumature. La nostra esperienza è sempre stata solo nei mesi estivi con il clima caldo e a tratti torrido, i borghi sono molto più affollati e i prezzi sono più alti.

Come muoversi in Costa Azzurra

Sicuramente il modo più comodo e pratico per muoversi in Costa Azzurra è l’auto; ci sono diverse percorsi panoramici e alcune tra i più bei tratti di costa al mondo che vi potrete gustare con i vostri tempi. Se siete appassionati di bici o di moto, sicuramente un itinerario in Costa Azzurra vi saprà regalare dei panorami da urlo.

Ma se non avete l’auto sappiate che in Costa Azzurra ci si può muovere benissimo con il bus. Esiste un’efficiente rete di bus gestiti da Lignes d’Azur che percorre tutta la Costa Azzurra con fermate in ogni singolo borgo della regione.

Quando visitare la Costa Azzurra

Non esiste un mese più o meno indicato per visitare la Costa Azzurra; come vi dicevo la nostra esperienza è sempre stata nei mesi estivi dove si, il clima è caldo ma se amate il mare ma senza rinunciare ai confort della città l’estate è il periodo giusto.

L’Autunno e la Primavera dove il meteo è più godibile vi potranno regalare colori magnifici trekking spettacolari e in una giornata calda perché no anche fin po di mare.

L’inverno è sicuramente un periodo diverso per visitare la Costa Azzurra. Le temperature non sono mai fredde e il mare in inverno ha sempre il suo fascino.

Dove dormire in Costa Azzurra

Come detto all’inizio dell’articolo noi abbiamo fatto base fissa a Nizza per aver maggior comodità con la bambina dovendo soggiornare in Francia per oltre un mese. Abbiamo utilizzato AirB&B per la comodità di poter avere una casa completa e perché abbiamo sempre trovato soluzioni a buon mercato ma molto carine.

Nizza è una città raccolta e molto incasinata e quando si parla di parcheggio è sempre un problema. vi consiglio di scegliere soluzioni che abbiamo a disposizione un parcheggio o che sia una zona comoda con molti posti auto.

 

 

 

Esplorando le Canarie alla scoperta di Tenerife

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Tenerife è l’isola più grande e famosa dell’arcipelago della Canarie. Esplorando l’isola di Tenerife ci si rende subito conto di poter vivere esperienze per tutti i gusti: bar, spiagge, natura, trekking è il rifugio molti turisti che nemesi più freddi cercano a Tenerife un clima mite e un’atmosfera rilassante.

Abbiamo visitato due volte l’isola di Tenerife, in due viaggi diversi e a distanza di diversi anni abbiamo trovato una Tenerife vivace, animata ed eclettica adatta davvero sia a chi cerca divertimenti e avventura sia a chi come noi, cercava relax e tempo per allenarsi.

Esplorando l’isola di Tenerife: le spiagge più belle e attrezzate

Chi raggiunge Tenerife in inverno lo fa principalmente per le sue calde e accoglienti spiagge del sud. Abbiamo quelle sabbiose, quelle vulcaniche, quelle lunghe e incontaminate, quelle difficili da raggiungere insomma davvero per tutti i gusti. Le spiagge che vi consiglieremo sono quelle che siamo riusciti a visitare con una bambina di 6 mesi con tanto di passeggino.

Quasi tutte le principali e più importanti spiagge di Tenerife sono attrezzate con lettini e ombrelloni che costano in media 12-15 euro per tutto il giorno (il costo si riferisce a un ombrellone con 2 lettini).

Quasi tutte le spiagge sono fornite di docce pubblica e di un bagnino o due in base alla grandezza della spiaggia.

Questa è la mia selezione delle più belle spiagge di Tenerife:

  • El Medano è senza ombra di dubbio la mia spiaggia preferita. Di base è una spiaggia di sabbia, molto ventosa ideale per fare kitesurf, surf e vela.

  • La Playa del Camison è una piccola baia di sabbia dorata a Las Americas; è quasi tutta spiaggi attrezzata con ombrelloni di paglia fissi. I bar della spiaggia offrono buoni piatti a prezzi onesti.
  • Playa de las Vistas a Las Americas è una delle spiagge più frequentate. Super attrezzata, circondata da tantisismi ristoranti e bar è uan delle spiagge con il mare più bello della zona sud di Tenerife
  • Playa de Fañabé è senza ombra di dubbio la spiaggia con le attrezzature più fighette dell’isola e il miglior divertimento per i bambini. Spiaggia di sabbia, mare basso, quasi mai vento ideale per tutti i gusti ma soprattutto per i bambini.
  • Playa de las Teresitas, si trova a nord dell’isola appena sopra Santa Cruz. Vi sembrerà di essere ai Caraibi, il paesaggio è favoloso e la spiaggia di sabbia dorata (importanta dal Sahara) rende l’atmosfera ancora più magica.
  • Ultima ma non per questo meno bella, Playa de la Arena è la spiaggia vulcanica. Finissima sabbia nera, una piccola insenatura raccolta e protetta dagli scogli. Il mare può essere spesso agitato. Se vi trovate da queste parti dovete fare assolutamente una deviazione a Los Gigantes: bellissime scogliere alte 600mt che si estendono per ben 10km. Il tramonto più bello lo vedrete a playa cos Guios.

Esplorando l’isola di Tenerife: le città e i borghi da visitare

Anche se non sono l’attrazione principale dell’isola di Tenerife, le città che la popolano sono distribuite principalmente a Nord e sulla cos sud dell’isola e sono estremamente diverse tra loro.

  • Le città più frenetiche e anche oggettivamente più brutte di Tenerife sono Las Americas e Los Cristianos; cittadine di mare molto cementificate, con luci al neon e caos. Sono le città dove troverete grandi resort super attrezzati, moltissimi negozi e centri commerciali e un turismo fatto principalmente da anglosassoni. Non le abbiamo amate molto ma senza dubbio hanno un bel lungomare che può essere comodamente percorso con i bambini e il passeggino.

  • Sempre molto costruita e piena di Hotel, bar e negozi è la Costa Adeje ma El Duque è una delle cittadine di Tenerife  più chic e raffinate.

  • El Medano l’omonima città della spiaggia dei kite è meno frequentata dai turisti, il piccolo villaggio di El Medano è raccolto e ancora in parte incontaminato.

Spostandoci a nord dell’isola il paesaggio cambia e anche le città hanno uno stile completamente diverso.

  • La Laguna è forse il centro più bello e suggestivo di Tenerife. Le principali attrazioni sono concentrate nel centro storico che è visitabile a piedi. Calle San Augustin è sicuramente una  della vie più belle della città: un susseguirsi di case tutte colorate a me ha ricordato tantissimo il Messico.

  • Il capoluogo dell’isola di Tenerife è Santa Cruz de Tenerife una vivace cittadina portuale dai bellissimi edifici coloniali, negozi, musei, oasi tropicali e un sensazionale auditorium. Il mio consiglio anche in questo caso è di fare una passeggiata perdendovi un po tra le via della capitale ma non mancate di vedere:
    1. Auditorium de Tenerife progettato da Calatrava
    2. Plaza España il bellissimo lungomare di Santa Cruz
    3. Iglesia de Nuestra Señora de la Concepción la chiesa più antica della città

Esplorando l’isola di Tenerife: sport, trekking ed escursioni

Tenerife è davvero un’isola per tutti i gusti e non mancano percorsi e idee per fare escursioni o praticare sport.

El Teide la vetta più alta di tutte le Canarie; il Parco Nazionale del Teide è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco e ogni anno richiama migliaia di visitatori. Potrete scegliere di percorrere a piedi il trekking per raggiungere la vetta (5 ore circa solo andata) oppure scegliere di utilizzare la funivia. Ricordate di prenotare la vostra salita alla vetta gli ingressi sono contingentati.

I bambini fino a 3 anni non possono salire sulla funivia per raggiungere la vetta.

Fama delle Canarie è quella di essere il posto ideale per chi ama fare sport o deve allenarsi anche in inverno. Tenerife è meta di appassionati di ciclismo, oltre ai numerosi bike point che noleggiano bici per tutte le necessità, è un’isola che accoglie in tutta sicurezza i ciclisti. Seppur non dotata di piste ciclabili, il rispetto del ciclista è indiscusso.

Esplorando l’isola di Tenerife: altre attività e luoghi

Quello che vi ho elencato, sono le principali attività che vengono svolte a Tenerife ma non sono le uniche.

L’entroterra dell’isola delle Canarie è sicuramente uno dei posti più suggestivi dell’isola e anche tra i meno esplorati. Durante il nostro viaggio avremmo voluto visitare la Masca e il Parco di Anaga ma, non avendo portato con noi scarpe e abbigliamento adatti all’attività abbiamo preferito rimandare la visita.

Esplorando l’isola di Tenerife: dove alloggiare

Tenerife è l’isola più grande delle Canarie, sebbene sia semplice muoversi e le distanze tar le varie spiagge e città non così lunghe dovrete scegliere un punto di alloggio in base alle vostre necessità:

  • Mare e spiagge: alloggiate nella costa sud tra Los Cristianos e Costa Adeje. Qui troverete residence e hotel attrezzati di ogni confort e dopo aver trascorso una giornata in spiaggia o in piscina non avrete bisogno di prendere l’auto per cercare un ristorante per la cena.
  • El Medano è l’alloggio ideale per gli appassionati di kite e vela; questa località è battuta da un turismo meno chiassoso rispetto al sud.
  • Santa Cruz de Tenerife, la capitale dell’isola, non è a mio avviso l’ideale per trascorrere una vacanza. Nella parte nord dell’isola ci sono meno spiagge facilmente accessibile e qui, si concentrano villaggi e cittadine che potete tranquillamente raggiungere in giornata anche alloggiando a sud.

Esplorando l’isola di Tenerife: dove mangiare

In generale è difficile trovare pessimi ristoranti a Tenerife l’unica accortezza è evitare i classici posti turistici che richiamano spesso clientela anglosassone.

  • Restaurante Playa Chica a El Medano, si trova proprio all’inizio della zona pedonale, si sviluppa su due piani e ha una graziosa balconata che affaccia proprio sul mare. Cibi ottimi, pesce sempre super fresco. Mangiando tapas molto abbondanti si spende circa 15 euro a testa!
  • Ricon del Marinero a Los Cristianos è una vera istituzione. Ristornate frequentato dai locali ma posizionato sul lungo mare di Los Cristianos. Anche qui il cucina canariana a base di pesce.
  • La Cuevita del Mar a Las Americas è una vera chicca. Si trova in un punto non molto visibile, non è sul mare ma vi assicuro che è il ristorante dove abbiamo mangiato meglio in tutta l’isola. Gestito da una giovane coppia, la cucina è casalinga e i piati sono pochi ma spaziali. Prenotate sempre altrimenti è impossibile cenare.

Esplorando l’isola di Tenerife: informazioni pratiche

Tenerife è un’isola delle Canarie facilmente raggiungibile dall’Italia; dotata di due aeroporti uno a nord e uno a sud con voli operati da Easyjet, Ryanair e Wizz Air si raggiunge Tenerife Sud l’aeroporto più comodo se la vostra meta è esclusivamente il mare. Partendo con un volo da Milano la durata è di circa 4 ore e 40 minuti.

Per esplorare l’isola vi suggerisco di prendere a noleggio l’auto. Le distanze non sono immense e pur essendoci una fornitissima linea di bus, l’auto resta il mezzo più comodo. Il miglior noleggio auto delle Canarie è Cicar. Vi permetterà di noleggiare l’auto senza utilizzare in anticipo la carta di credito e, il seggiolino auto per i bambini è sempre gratuito!

Se avete necessità di effettuare un tampone Covid-19 rapido o molecolare, potete prenotarli in aeroporto oppure in molti dei laboratori presenti sull’isola. Il costo varia in base al laboratorio, noi abbiamo utilizzato Hospital Quiron Salud in Costa Adeje e per due tamponi rapidi con esito in 15 minuti, abbiamo speso 60 euro.

 

 

 

Santorini: cosa fare e vedere in 5 giorni

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Dopo svariati viaggi nei paesi più lontani e sperduti del mondo, abbiamo dovuto aspettare che arrivasse una pandemia per ridimensionare le nostre mete e per renderci conto che vicino a noi esistono dei paesi meravigliosi. La Grecia è magnifica, è risaputo, ma è vero anche che un viaggio alle Cicladi in Agosto significa resse di turisti a non finire. Avendo visitato le isole greche in Agosto 2020, siamo stati molto fortunati e siamo riusciti a goderci delle isole quasi deserte.

Cosa vedere e fare a Santorini

Santorini è la più celebre delle isole greche: la più turistica, la più cara, la più inflazionata ma anche la più particolare. A Santorini a mio avviso non si viene per fare mare ma per scoprire un’isola dalle mille sfaccettature fatta di cittadine e villaggi affascinanti un tripudio di tetti bianchi e blu tra spiagge vulcaniche, mulini e vigneti.

  • Oia è la cittadina più famosa di Santorini; più gettonata, più mondata e più fotografata dell’isola. Si trova nella parte più a Nord di Santorini ed è una meta imperdibile. Qui le vie sono strette e tortuose, ci sono moltissimi negozietti e un must è la foto della caldera al tramonto.

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  • Imerovigli si trova a poca distanza dal capoluogo Fira e a differenza di Oia è meno battuto dai turisti pur offrendo alloggi di ultra lusso. Come per Oia godetevi il sali scendi tra casette e chiese rigorosamente bianche e blu fino ad arrivare al promontorio di Skaros dove vi godrete una vista eccezionale della caldera.

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  • Fira è il capoluogo di Santorini, meno elegante di Oia e Imerovigli è bella ma meno affascinante e a mio avviso un po dozzinale. In questa città si concentrano i locali notturni più alla mano, negozi e ristorante più turistici ma la vista sulla caldera resta sempre molto bella. Fira è il punto di snodo per i bus, da qui partono i traghetti per le isole e per Atene e l’aeroporto è a soli 6 km di distanza. in conclusione da vedere ma senza perdere troppo tempo.
  • Pyrgos e Megalochori. Mi sono letteralmente innamorata di questi due borghi. Tranquilli, davvero poco battuti dai turisti, unici nel loro genere sono una tao obbligatoria sull’isola. Pyrgos è tutta in salita e arrivati sul punto più alto avrete una vista a perdita d’occhio della natura arida dell’isola. Megalochori è ancora più piccola di Pyrgos ma più pianeggiante e gli scorci tra una via e l’altra sono da cartolina.

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  • Una delle cose da fare a Santorini è visitare il Faro di Akrotiri. Si trova nella punta estrema dell’isola e più essere visitato di giorno ma ancora meglio se lo raggiungete per il tramonto. Non è molto affollato e da qui vedrete uno dei tramonti più belli dell’isola di Santorini.

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  • Sulla costa est dell’isola ci sono spiagge più godibili dell’isola. Noi abbiamo provato sia la spiaggia di Perissa che quella di Kamari, entrambe sono lunghe spiagge attrezzate, sono spiagge nere e sono perfette per tutte le tipologie di turisti. 

Dove mangiare a Santorini

Vi faccio una premessa: amo la cucina greca che ha la fama di essere deliziosa e a buon mercato. Questa seconda peculiarità non è di Santorini, la sua fama ha inciso notevolmente sui prezzi dei ristoranti. Come sempre se vi sapete muovere bene, sono certa che troverete dei posticini tipici e a buon mercato.

Questi sono tre ristoranti a Santorini che vi consigli con un buon rapporto qualità prezzo.

  • Aktaion è sicuramente la taverna greca che abbiamo amato a Santorini. Si trova nella piazzetta di Firostefani. Qui assaggerete i veri sapori della cucina tipica greca. Da tre generazioni questo ristorante porta avanti storia e cultura in un’isola che ha comunque perso in parte la sua autenticità andando più incontro alla domanda del turismo. Piatti semplici e deliziosi rapporto qualità prezzo ottimo.
  • A Pyrgos si trova invece il Kantouni un grazioso ristorante tipico che affaccia proprio sulla piazza principale del villaggio. Ci siamo tornati ben due volte e anche in questa occasione i piatti tipici che abbiamo assaggiato erano davvero eccezionali. Non abbiamo mai speso più di 12 euro a testa per dei pranzi davvero abbondanti.
  • Nella graziosa cittadina di Megalochori si trova il Mousiko Kouti un grazioso ristoranti situato in una delle parti più periferiche della cittadina. Il bellissimo patio esterno è ricoperto da una rigogliosa bouganville. La cucina è tipica greca anche se i prezzi sono leggermente più alti delle classiche taverne.

Un consiglio che mi sento di darvi in generale durante una vacanza a Santorini è quello di prenotare sempre i ristoranti sia a pranzo che a cena.

Informazioni pratiche su Santorini

Come raggiungere Santorini

Santorini è una delle isole più battute dal turismo non solo per la sua fama e bellezza ma anche perché una delle poche isole delle Grecia ad avere un aeroporto ed è collegata con voli low-cost dalle principali città italiane.

Santorini è anche raggiungibile via mare se vi trovate invece su altre isole delle Cicladi. I traghetti che collegano le isole sono abbastanza veloci e frequenti, noi abbiamo utilizzato  Ferry ScannerFerry Hopper siti, che vi permettono di confortare i prezzi dei traghetti e di vedere sulla mappa i collegamenti tra le diverse isole.

Come muoversi a Santorini

Esistono diversi modi per esplorare l’isola alcuni pratici, altri comodi altri ancora davvero dispendiosi.

  • Motorino: nonostante l’isola non fosse invasa dai turisti, il modo migliore per girovagare sull’isola è il motorino. L’isola è di dimensioni ridotte e le strade sono quasi tutte asfaltate e abbastanza sicure. Il motorino vi darà il vantaggio di trovare subito parcheggio quando visiterete cittadine come Oia e di evitare il traffico durante le ore di punta. Per darvi un’idea sulla distanze da Oia a Imerovigli sono circa 10km e da Fira, il capoluogo,  all’aeroporto sono circa 5,5km.

Fate attenzione, per raggiungere alcune spiagge a sud dell’isola dovrete percorrere degli sterrati con pendenze importanti; se non siete pratici con il motorino allora utilizzate il quad oppure l’auto.

  • Taxi: a Santorini il taxi è davvero caro, se pensate che il biglietto aereo potrebbe costarvi circa 40/50 euro la tratta in taxi dall’aeroporto a Imerovigli vi costerà 25/30 euro. Noi lo abbiamo preso per necessità al nostro arrivo sull’isola ma poi li abbiamo evitati.
  • Autobus: se all’apparenza l’isola sembra ben collegata dai bus che servono le principali città e spiagge, non è proprio così. vi basta sapere che per raggiungere Oia dal porto di Santorini è necessario cambiare due bus facendo sosta nel capoluogo. In pratica per percorrere 20km di strada impiegherete quasi 2 ore.

 

Itinerario in Provenza di 10 giorni

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Il primo viaggio on the road mio e di Roberto è stato in Francia tra la Costa Azzurra e la Provenza. Più che un viaggio lo definirei un tentativo di viaggio, senza meta senza aver prenotato nulla, in macchina abbiamo gironzolato nelle belle città della Francia del sud.

A distanza di svariati anni, cogliendo l’occasione di poter fare un viaggio a Luglio, abbiamo optato per un itinerario strutturato in Provenza alla scoperta non solo dei bellissimi borghi arroccati e delle città ma anche, dei campi di lavanda.

Ammetto che le foto su Instagram mi facevano gola; vedere quei campi di lavanda infiniti, dalle mille sfumature di viola, mi mandava fuori di testa ma, una volta concluso il nostro viaggio in Provenza, posso dire che tornerei a visitare questa regione anche in altre stagione perchè la bellezza dei suoi borghi, ha superato ogni mia aspettativa.

Mappa dell’itinerario in Provenza

Tappe per un Itinerario in Provenza

Il nostro itinerario in Provenza aveva inizialmente come scopo la visita di qualche borgo e dei famosi campi di Lavanda ma, dopo un’attenta analisi e i consigli di molti che avevano già visitato questa regione, abbiamo elaborato questo itinerario suddividendo le tappe in base a: interessi, tempo e cercando di far coincidere le nostre visite ai giorni di mercato.

Itinerario in Provenza giono 1: Sénanque, Gordes, Bories e Roussilion

Il nostro itinerario in Provenza nella regione del Luberon inizia dalla famosissima Abbazia di Sénanque che molto di voi avranno visto sulla copertina della Lonely Planet dedicata alla Provenza. Qui la maggior parte delle persone, vengono per la classica foto di rito ma, vi consiglio di perdere un pochino di tempo e di dedicarlo alla visita interna all’abbazia cistercense che avviene solo, con visita guidata.

Ci spostiamo al villaggio di Gordes, un pittoresco borgo arroccato; un vero e proprio dedalo di tetti, campanili e negozi. Le foto più belle del borgo le potete fare al tramonto ma vi assicuro che rende a tutte le ore del giorno. Il Mercato si svolge tutti i martedì.

Terza tappa dell’itinerario in Provenza è il villaggio des Bories che dista soli 4km da Gordes. Le Bories, sono delle abitazioni in pietra secca che hanno la forma degli alveari (ricordano i trulli pugliesi). Non lo abbiamo trovato interessante e francamente non lo consiglio.

Tappa imperdibile in un itinerario in Provenza è il villaggio di Roussillon un bellissimo borgo dalle mille sfumature di rosso. Roussillon è un borgo di artisti e ceramisti e come gli altri villaggi della Provenza, va vissuto passeggiando tra le vie di ciottolato. Una delle attrazioni più famose di questo borgo è il sentiero des Ocres. Si sale a piedi su una piccola rupe e da li si snodano due percorsi ad anello di 30 e 50 minuti di percorrenza tra boschi di castagni, pini che crescono in un terreno ocra al punto da ricordare un mini deserto statunitense.

Una curiosità: la zona di Roussillon è caratterizzata da terreni color ocra, arancio e porpora perchè tutta l’area è ricca di sedimenti minerari di idrossido di ferro ossidato. Il colore ocra veniva usato per dipingere la terracotta.

Itinerario in Provenza giorno 2: Apt, Bonnieux e Lacoste

Il secondo giorno del nostro viaggio in provenza inizia dalla cittadina di Apt. Decisamente più grande e diversa dai borghi più piccoli tipici del Luberon, abbiamo deciso di visitare Apt per il suo rinomato mercato agricolo del sabato mattina. Questo mercato di coltivatori locali e non, invade letteralmente le vie di tutta la città, è il posto ideale per acquistare prodotti locali a km zero, souvenir, artigianato, tessili, lavanda e sapone di Marsiglia.

Dopo aver fatto scorta di prodotti ad Apt ci siamo spostati a Bonnieux per tornare nell’atmosfera dei borghi provenzali. Bonnieux è un villaggio medievale che conserva ancora tutto il fascino del tempo. Il sali e scendi tra i suoi vicoli vi regalerà dei bellissimi scorci e se, visitate la cittadina di Venerdì non perdete il mercato nella piazza principale piccola ma bene fornito.

Prima di raggiungere la nostra ultima tappa della giornata facciamo una sosta a Pont Julien; si trova a 6 km da Bonnieux ed è uno dei più importanti resti romani della regione del Luberon. Se avete tempo e amate le passeggiate non perdetevi la Foret des Cedres che si trova a nord di Bonnieux. Per raggiungerla godrete dei bellissimi panormai su tutta la valle.

Ultima tappa della giornata è la cittadina di Lacoste un altro borgo molto carino che vi consiglio di visitare. Lacoste è un villaggio arroccato scopritelo risalendo le sue strade fino ad arrivare sulla cima del colle dove si trova il castello del marchese de Sade. Noi non siamo entrati nel castello dove è conservata una mostra d’arte ma ci siamo goduti la bella vista sui campi di lavanda.

Itinerario in Provenza giorno 3, 4 e 5: itinerario della Lavanda

Tappa da non perdere se si visita la Provenza in luglio sono i campi di Lavanda. Attraversando il Luberon in auto ne troverete diversi ma ci sono dei punti dove le distese di lavanda sono a perdita d’occhio.

Iniziamo la mattina raggiungendo i campi di lavanda d’altura nei pressi del borgo di Sault. Decisamente meno battuti dal turismo, qui la lavanda è più bassa e il terreno è color mattone, le temperature sono più fresche e i campi di lavanda disseminati sui monti regalano un panorama unico. In macchina o meglio ancora in bicicletta per i più allenati raggiungete le pendici del Mont Ventoux una delle tappe più iconiche del Tour de France resa celebre per l’incredibile vittoria di Marco Pantani nel tour del 2000.

Per visitare i campi di lavanda più belli e famosi della Provenza dovete raggiungere le Plateau de Valensole. La valle è attraversata dalle strade D6, D8 e D15; noi le abbiamo seguite senza meta fermandoci ogni volta che volevamo fare qualche foto. Non mi dilungherò sulla bellezza di queste valli viola di lavanda in fiore però ci tengo a sottolineare che bisogna avere rispetto per i proprietari dei campi. Non tutti sono aperti e consentono l’accesso:se sono recintati ed è ben scritto che non è consentito attraversare la lavanda non fatelo!

Itinerario in Provenza giorno 6 e 7: Aix-en-Provence

La bella cittadina di Aix-en Provence è elegante, raffinata,  circondata da palazzi signorili, piazze ampie e viali alberati. Passo dopo passo si cammina attraverso viali che sembrano dipinti, Caffè e ristoranti con lussuosi dehors; ogni mattina in place Richelme c’è un grazioso mercato alimentare mentre di sera, la città si anima grazie al grande numero di studenti che popolano Aix-en-provence.

La città è piccola e ci si muove facilmente a piedi, il centro è pedonale quindi se siete in auto parcheggiate in uno dei numerosi parcheggi a pagamento appena fuori dal centro storico. Non esiste un itinerario preciso che vi posso consigliare, godetevi la città a piedi e soffermatevi su quelli che a mio avviso sono i punti più belli:

  • le tre fontane della città de la Rotonde, du Roi Renè e d’Eau Chaude.
  • il centro storico con il Quartier Mazarin e l’église Saint-Jean de Malte
  • Pur non essendo un’amante die musei vi consiglio il Musée Granet

Itinerario in Provenza giorno 8: Avignone

Per oltre 70 anni Avignone è stata la residenza del Papa, fulcro della vita cattolica. Oggi Avignone è davvero una delle mie città preferite della Provenza. Il Centro storico, i palazzi ecclesiastici, le piazze, i viali alberati come altre città è perfetta da esplorare a piedi. Dopo aver visitato i must della città esplorate a piedi il dedalo di vie medievali e godetevi la città.

Un must che ovviamente non potete perdere è la visita al Palazzo dei Papi di Avignone. E’ il più grande palazzo gotico mai costruito, si trova all’ingresso della città (dove sono anche presenti i parcheggi per lasciare l’auto) ed è visitabile con una bellissima audio-guida interattiva.

Seconda attrazione da non perdere è il Pont Saint-Bénézet. Avrete sentito la canzone “sur le pont d’Avignone l’on y danse l’on y danse”. Venne costruito nel 1185 in origine le arcate erano 22 ma venne più volte distrutto e con l’ultima piena del fiume Rodano rimasero le attuali 4 arcate. Sicuramente è uno dei luoghi più fotografati della città bello, a tutte le ore del giorno.

Itinerario in Provenza giorno 9-10: Marsiglia

Marsiglia è forse la città più controversa della Provenza. L’abbiamo visitata ben due volte a distanza di quasi 10 anni e se già nel 2010 era riuscita a conquistarmi, adesso, rinnovata e riqualificata mi ha proprio fatto innamorare. Per una visita completa di Marsiglia vi consiglio almeno 4 giorni; è una città che deve essere vissuta in ogni suo momento, senza fretta, assaporando le sue mille sfumature. I miei must sono:

  • Vieux Port: pescherecci locali, caffè e brasserie dove gustare freschissime zuppe di cozze.
  • Le Panier il quartiere più antico e pittoresco di Marsiglia è un piccolo villaggio con un rete di viuzze piene di bar e negozi di artigiani.

  • La Basilica di Notre-Dame de la Garde opulente edificio ottocentesco che sorge sulla cima della collina.
  • La Chatedrale de Marseille Notre-Dame de la Major proprio nel centro tar il vecchio e il nuovo porto

Itinerario in Provenza: informazioni pratiche

Organizzare un viaggio in Provenza è semplice, tutto sta nel decidere in quale stagione visitarla perchè in base a questo, potrete focalizzarvi sulle diverse attrazione della regione.

Come muoversi in Provenza

Sicuramente il modo più comodo e pratico per muoversi in Provenza è l’auto, i mezzi pubblici non sono l’ideale per muoversi tra i borghi e i campi di lavanda. Le strade sono piccole ma semplici e ogni città ha dei parcheggi spesso a pagamento dove poter lasciare l’auto.
Se siete però appassionati di bici o di moto, sicuramente un itinerario in Provenza vi saprà regalare dei panorami da urlo.

Quando visitare la Provenza

La Provenza è una regione che si può visitare in tutte le stagioni ma i due periodi a mio avviso migliori sono da Giugno a metà Luglio per la Lavanda in fiore oppure in Ottobre quando inizia l’autunno per il foliage.

Ma nulla vi vieta di visitarla in estate aggiungendo all’itinerario qualche tappa in Costa Azzura oppure in inverno per godersi i mercatini di Natale e i paesi addobbati.

Dove dormire in Provenza

Se decidete di seguire questo itinerario quello che vi consiglio è di scegliere diverse location per soggiornare. In questo caso utilizzare una città come base fissa vi impedirebbe di godere di molti dei luoghi citati e vi porterebbe via moltissimo tempo nei tragitti in auto. Noi abbiamo soggiornato in diverse zone della Provenza che ci hanno permesso di visitare con comodità determinate aree:

  • Aix-en-Provence ideale per visitare sia la città che Marsiglia, il tragitto anche se di circa un ora e 30 minuti è tutto in autostrada.
  • Salt perfetta per visitare i campi di lavanda e e la parte più a nord della Provenza
  • Cabrieres d’Avignone perfetto per i borghi di Gordes, Roussilon, Apt e ovviamente per Avignone.

Noi ci siamo sempre affidati ad Air B&B trovando soluzioni in linea con i villaggi locali.

 

 

 

 

Porto cosa fare e vedere in tre giorni

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Porto vi conquisterà per la bellezza del suo centro storico, la sua cucina, i vini e la simpatia dei suoi abitanti. Ho dedicato a Porto tre giorni ma se avete più tempo potete integrare il vostro viaggio con un itinerario di viaggio in Portogallo.

Abbiamo raggiunto Porto con un volo Ryanair che in 2 ore e 40 minuti atterra nel centralissimo aeroporto della città che dista solo una quarantina di minuti dalla stazione ferroviaria di São Bento. Vi Basterà prendere la linea violetta in direzione Trinidad e poi cambiare prendendo la linea Gialla per altre 3 fermate.

Porto cosa vedere in tre giorni: giorno 1

Ogni volta che decido di visitare una città, utilizzo il primo giorno per prendere le misure sulle distanze e per integrarmi con usi e costumi del posto. Stabilisco un itinerario che a grandi linee mi consenta di toccare quasi tutti i punti essenziali che visiterò duranti i tre giorni a Porto così da capire se devo modificare il mio day by day stabilito.

Come spesso succede, abbiamo raggiunto il centro di Porto dall’areoporto, abbiamo utilizzato i mezzi pubblici nella fatti specie il treno quindi, abbiamo iniziato la visita della città proprio dalla stazione ferroviaria di São Bento una delle stazione più belle del mondo. L’edificio è in stile beaux arts ma la sua caratteristica principale sono i pannelli di azulejos che riempiono l’atrio principale e che raffigurano momenti importanti delle battaglie portoghesi.

Dopo aver fatto foto in ogni inquadratura e lasciato gli zaini nei locker della stazione di Porto, abbiamo preseguito in direzione R31 De Janeiro raggiungiamo Praca da Batalha dove osserviamo da fuori la Igresia di Santo Ildefonso che ha una bellissima facciata anch’essa di azulejos mentre l’interno è quasi spoglio.

Da qui ci spostiamo in quella che può essere considerata la classica via dello shopping, la via pedonale Rua Santa Catarina una delle vie più affollate della città. Proseguendo nella nostra passeggiata nella via dello shopping di Porto raggiungiamo la Capela das Almas. Questa adorabile chiesta che risale al XVIII è totalmente ricoperta di azulejos bianche e blu.

Giunti all’ora di pranzo non può mancare in un viaggio tappa al mercato. Il Mercato alimentare di Porto si chiama Bolhao (all’epoca del nostro viaggio, il mercato era in fase di restauro e momentaneamente sposato in una location temporanea). Il Mercato di Porto rispetto a tanti altri che ho visitato ad esempio a Madrid o Valencia era un tantino spoglio e poco accattivante, qualche bancarella di cibo ma più che altro banchi di pesce e verdure.

Dopo un break riprendiamo l’itinerario raggiungendo la lunghissima Praça da Liberdade di fronte al Municipio, una piazza davvero grande e molto areata che diffonde questa sensazione di spazio e grandezza. Dietro al municipio si trova la Igreja da Trindade che ho visto solo da fuori mentre se vi spostate verso la zona della Igreja das Carmelitas per visitare la famosa Livraria Lello ed Irmao.

Apro una parentesi sulla libreria Lello e Irmao che forse è stata la grande delusione di Porto. Si tratta di una libreria molto famosa da vedere é considerata tra le più belle del mondo ma a mio parere l’ho trovata carina si, ma piccola e davvero sopravvalutata. La coda per entrare e il costo del biglietto non sono proporzionati al luogo. Si dice che qui J.K Rowling si sia ispirata a Harry Potter. Tanto merchandising e poca verità.

Tra le attrazioni più famose di Porto  c’è anche la salita alla Torre dos Clerigos dalla quale potete vedere tutta la città ma no non siamo saliti quindi non ho modo di dirvi se valga o no la pena.

Il nostro primo giorno di visita della città di Porto si è quasi concluso e terminiamo con una passeggaiata  con aperitivo nella zona della Ribeira. Questo angolo di Porto lungo il fiume Duoro è ricco di locali dove rilassarsi per godere della vista e di qualche talentuoso artista di strada.

Porto cosa vedere in tre giorni: giorno 2

Il secondo giorno inizia sempre dalla Stazione di Sao Bento (dove si trova il nostro alloggio) da qui, ci muoviamo sempre a piedi, verso il ponte Dom Luis lungo l’Avenida D. Alfonso Henriques per raggiungere la Cattedrale di Sé uno dei simboli della città di Porto. Dedichiamo un paio d’ore alla visita della Cattedrale di Oporto, tra preziose decorazioni di oreficeria e pareti con Azulejos. Una volta terminata la visita ci dirigiamo verso la Ribeira il quartiere più caratteristico di Porto, costeggia il Duoro tra deliziosi locali belli a tutte le ore del giorno e acclamati artisti di strada che vi terranno compagnai sia che decidiate di bervi una birra lungo Duoro si che preferiate fare una passeggiata.

Raggiungiamo il Palacio da Bolsa detto anche il palazzo delle associazioni commerciali di Porto. Si trova sul lato della Chiesa di San Francesco (che abbiamo visitato ma che a mio avviso non merita il costo del biglietto). E’ possibile visitare il palazzo solo con una visita guidata che vi permetterà di scoprire le grandi stanze che ancora oggi vengono utilizzate per eventi. Ogni stanza ha una bellezza unica e particolare ma sono sicura che sarete d’accordo con me nel dire che la Sala Araba è la più bella in assoluto. Finemente decorata in ogni sua parte, mi ha ricordato il viaggio on the road in Andalusia.

Ultima tappa della giornata il vecchio tram 1 di Porto che troverete poco distante dall’uscita del Palacio da Bolsa questo Tram conduce fino al faro dove potrete ammirare l’Oceano. Lasciatevi questa tappa al tramonto per godervi una splendida vista. Armatevi anche di pazienza noi abbiamo dovuto fare la coda.

Porto cosa vedere in tre giorni: giorno 3

Abbiamo deciso di dedicare il terzo giorno della nostro week end lungo a Porto esplorando la zona di Vila Nova de Gaia; si trova dall’altro lato del fiume di fronte alla Ribeira. Questo è il quartiere delle cantine che producono il vino Porto. Un must da non perdere è la visita alle cantine di Porto. Non soffermatevi solo sulle più famose che incontrate sul lungo fiume ma addentrattevi nel quartiere per scoprirne di favolose. 

Noi ne abbiamo visitare 4:

  • Sandeman è sicuramente una delle più famose, le cantine interne sono davero enormi e la viista si svolge a gruppi in varie lingue.
  • Taylor’s è la cantina con la location più bella. L’edificio in perfetto stile inglese si affaccia su un bellisismo giardino adornato di fiori e dominato d aun pavone!
  • Calem è un’altra delle cantine più famose, qui vi consiglio solo la degustazione.
  • Ofley, durante il nostro viaggio parte dell’edificio era in fase di restauro quindi ci siamo solo goduti la degustazione senza viista.

Durante le viiste vi verrà spigata la storia del porto, la sua produzione e le varie tipologie che ne esistono. I prezzi variano dal tipo di tour e dalle degustaioni. Più il porto arà invecchiato più saranno alti i prezzi.

Dove mangiare a Porto

Come già sperimentato nel nostro precedente viaggio in Portogallo, la cucina locale è buona e i prezzi più che onesti. A Porto abbiamo sperimentato principalmente cucina locale non facendoci mai mancare un buon bicchiere di porto per chiudere la serata.

Come in ogni viaggio il posto che preferisco per gustare della buona cucina locale a basso costo è il Mercato. A Porto abbiamo mangiato al Mercado Municipal de Gaia ottimo riso e ostriche accompagnati da un buon bicchiere di vino.

Come muoversi a Porto

Porto è una cittadina a misura d’uomo. Senza ombra di dubbio il miglior modo per muoversi a Porto è a piedi. La città è un saliscendi e per assaporare le vie strette fatte di ciottolato, gli scorci sul fiume, o le belle chiese di azulejos io vi consiglio di esplorare Porto a piedi. Se Porto è la tappa di un on the road in Portogallo, sappiate che il centro è davvero impraticabile per le auto, assicuratevi che l’hotel o l’abitazione che avete scelto sia fornita di posto auto oppure optate per un soggiorno nelle parti più esterne della città dove troverete più facilmente parcheggi.

 

Street Food e cucina Internazionale: 5 posti dove mangiare a Singapore

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Singapore è una città del sud est asiatico futuristi, all’avanguardia, spaziale, particolare, dove regna la multiculturalità. Singapore è una città che incanta per la sua magica perfezione e anche se si, il costo della vita non la rende proprio abbordabile per tutti, noi a Singapore, abbiamo trovato davvero economico il cibo. Mi spiego meglio, i prezzi di Singapore non sono per nulla paragonabili a quelli di una bancarella di Bangkok, ma muovendosi nel modo giusto e seguendo i nostri consigli, in questo articolo troverete sei posti dove mangiare a Singapore bene e spendendo o poco o il giusto.

Singapore è una città internazionale dove è possibile trovare cucine da tutto il mondo. I posti che abbiamo selezionato per voi vanno bene sia per pranzo che per cena e sono dislocati nei principali quartieri turistici di Singapore.

Dove mangiare a Singapore: 5 luoghi da non perdere

  • Nel cuore di China Town si trova una bancarella che ha ottenuto nel 2017 una stella Michellin: avreste mai pensato di mangiare in una ristorante stellato con meno di 2 euro? A Singapore si può fare. Liao Fan Hawker Chan si trova nel Chinatown Complex Branch sarà impossibile non notarlo perché a tutte le ore del giorno c’è sempre coda. Il must è l’anatra o il pollo con salsa di soia il tutto a meno di 2 euro.

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  • A due passi dal Marina Bay si trova un bellissimo mercato coperto che offre moltissime varianti di street food il Lau Pa Sat Food Court. Durante il pranzo i chioschi sono aperti solo parzialmente mentre per cena troverete un mercato che si estende anche in strada e che offre dei favolosi Satay spiedini di carne e pesce che vi riempiranno fino allo sfinimento. La formula è semplice e a buon mercato: scegliete una bancarella e ordinate il cibo che preferite pagate subito e attendete che arrivi la grigliata, per ordinare da bere e per comprare i fazzoletti (non è scontato che li troverete sul tavolo) aspetta che si avvicini qualcuno che in meno di un minuto e pagando subito, vi porterà una birra ghiacciata.

  • Nel cuore di Little India, uno dei nostri quartieri preferiti a Singapore si trova il Sakunthala’s Restaurant un ristorante molto spartano che avevamo già testato nel 2010 e che abbiamo riprovato nel nostro ultimo viaggio a Singapore. Cucina tipica dell’India del Sud, piatti ottimi in un’ambiente 100% local. Viene servito il tutto su una gigantesca foglia di banano e si mangia rigorosamente con la mano destra. Non fatevi impressionare dal caos e dall’ambiente davvero poco confortevole, la cucina è ottima e difficilmente vi dimenticherete i loro piatti piccanti.

  • I centri commerciali di Singapore sono un must di questa città in Orchard Road avrete l’imbarazzo della scelta non solo per i negozi ma anche per il cibo. Se siete nostalgici del Giappone o semplicemente amanti della cucina giapponese vi innamorerete della catena Don Don Donki: supermercati con cucina 100% made in Japan. Potrete sbizzarrirvi acquistando prodotti tipici all’interno degli scaffali del market oppure scegliere uno dei chioschetti che offrono dal sushi al katsu udon.

  • La miglior colazione di sempre e i migliori pancakes di sempre li troverete al Bugis Juction all’interno di uno dei centri commerciali da visitare a Singapore, si trova il Pancake Cafe dove potrete gustare i migliori pancake della città. Alti, soffici, ricoperti di panna fresca e di sciroppo d’acero, sono i migliori che abbia mai mangiato nella mia vita. Il locale non è tra i più accoglienti ed è anche molto piccolo ma ne vale la pena.

Le spiagge più belle di Ibiza e quali scegliere

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La nostra prima volta a Ibiza è stata una vera sorpresa, la bella isola della movida spagnola che si trova a due ore di volo dai principali aeroporti italiani, offre al viaggiatore tantissime possibilità: divertimento, mare, cibo e relax. Vi ho già parlato delle principali attrazioni di Ibiza nell’articolo: Cosa fare a Ibiza in 4 giorni: mare, divertimenti e mercati hippy ma, quello che sicuramente mi ha più colpito di Ibiza, è il suo splendido mare che non ha nulla da invidiare ai Caraibi.

Nei giorni che abbiamo trascorso sull’isola abbiamo cercato di visitare più spiagge possibili per potervi dare un dettaglio maggiore di quali sono le nostre preferite e quali vi consigliamo in base alle vostre esigenze.

Le spiagge più belle di Ibiza: Cala Comte

La spiaggia di Cala Comte non ha eguali sull’isola è sicuramente la spiaggia più bella si Ibiza. Si trova a circa 10/12 chilometri da Sant’Antonio di Portmany. La Playa è formata dall’unione di due arenili: Cala Conta, lunga circa 120 metri e più famosa e Racò d’en Xic, lunga circa la metà. La spiaggia è davvero spettacolare e il colore dell’acqua è azzurro cristallino, voi sembrerà di nuotare in una piscina. Di fronte a Cala Comte si trova l’isola des Bosc e gli isolotti di sa Conillera, di s’Espartar e di ses Bledes; il tutto è parte dell’Area Naturale d’Interesse Speciale della Conillera. La spiaggia è attrezzata con bar e ristoranti e i lettini costano 10 euro per tutto il giorno. La spiaggia è dotata di parcheggio gratuito ma può essere anche raggiunta con gli autobus dell’isola che servono le principali spiagge.

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Le spiagge più belle di Ibiza: Cala Llonga

Si chiama Cala Sol Den Serra meglio conosciuta come Cala Llonga è una spiaggia molto tranquilla, poco battuta dal vento, ideale per le famiglie, offre tutti confort e servizi di cui avete bisogno. Se siete amanti del cinema questa è la spiaggia che fa per voi: l’Amante Beach Club offre ogni anno una rassegna serale di cinema con film d’essai da guardare su comodi lettini, in riva al mare per veri amanti del cinema. La spiaggia è dotata di un parcheggio gratuito proprio alle spalle della baia.

Le spiagge più belle di Ibiza: Cala Bassa

Cala Bassa è la spiaggia per gli amanti del confort e del relax; prima di raggiungere la spiaggia, dovrete attraversare una fila infinita di bar, negoziati, aree relax con lettini bianchi, bottiglie di champagne e tavolini per pranzare affacciati sul mare all’ombra della pineta. La spiaggia di Cala Bassa è lunga ben 200 metri ed è ideale per le famiglie o per chi vuole godersi il mare senza rinunciare al comfort. Il parcheggio è a pagamento ma incluso nel biglietto avrete un drink (acqua, birra). La morbida sabbia bianca e il mare trasparente la rendono una delle spiagge più belle di Ibiza ma forse per la sua grandezza rimane sempre una spiaggia molto affollata.

Le spiagge più belle di Ibiza: Cala Vedella

Cala Vedella è un piccolo angolo di paradiso, forse una delle spiagge più tranquille dell’isola; l’acqua è bellissima è la cala abbastanza chiusa rimane riparata anche nei giorni di vento. La Baia è piccola e raccolta, l’acqua è cristallina la spiaggia è fatta di sassolini scuri, perfetta per le famiglie è fornita di tutti i servizi necessari. Se non volete pranzare in uno dei ristoranti alla spalle della spiaggia, ci sono due piccoli supermercati a buon prezzo.

Le spiagge più belle di Ibiza: Playa de Salines

Playa de Ses Salines, è la spiaggi più gettonata dai giovani che trascorrono le notte nei locali di Ibiza. La spiaggia è una lingua piatta di sabbia dorata che si trova nel Parco Naturale Protetto. Anche se molto affollata resta comunque una spiaggia molto suggestiva, l’acqua è bassa, cristallina con lo sfondo delle antiche saline in pietra. E’ la spiaggia del tramonto, degli aperitivi, dei massaggi e del divertimento.

Anche questa spiaggia è fornita di un parcheggio a pagamento; le saline si trovano in una posizione strategica tra Eivissa e l’aeroporto.

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Le spiagge più belle di Ibiza: Cala D’Hort

Una delle più popolari e più fotografate, Cala d’Hort è una delle spiagge più in voga di Ibiza. Ideale per un aperitivo al tramonto con vista sull’isola di Es Vedrà. Situata a circa 11 chilometri da Sant Josep de sa Talaia, la spiaggia vanta una magnifica insenatura naturale, un arenile attrezzato in parte sabbioso in parte ghiaioso e un’atmosfera decisamente unica. Cala D’Hort è un luogo magico, e Es Vedrà vi ammalierà. Noi abbiamo optato per una delle piccole insenature sul lato a destra della spiaggia. Il parcheggio è gratuito ma vi consiglio di arrivare presto per evitare di dover parcheggiare l’auto troppo lontano.

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Le spiagge più belle di Ibiza: Playa de s’Aigua Blanca

Il giorno che abbiamo visitato questa spiaggi il tempo non era bellissimo ma la cito tra le spiagge più belle perché sono certa che il sole e senza la bora, questa microscopica spiaggi merita una visita. E’ una delle spiagge nudiste più celebri dell’isola, un microscopico angolo di paradiso lontano da costruzioni, bar, lettini. Lasciate l’auto al parcheggio a pagamento e poi scendete fino a raggiungere la spiaggia. Anche con il mare agitato e il cielo grigio, l’acqua era limpida ma ci tornerò per confermarvi che è davvero una spiaggia top di Ibiza.

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Le spiagge più belle di Ibiza: Cala de Benirras

Dopo aver percorso vari chilometri nella campagna ibizenca, si raggiunge Cala Benirras la spiaggia Hippie di Ibiza. un piccolo bar, qualche bancarella che vende artigianato locale e una piccola spiaggia popolata dagli hippie che ogni giorno si ritrovano in questa spiaggia per celebrare il calar del sole a suon di musiche. La spiaggia è davvero molto tranquilla, non troviamo la sabbia ma tanti sassolini quindi armatevi di scarpette perché camera è doloroso.

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Cosa vedere e fare a Vienna in due giorni

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Tortuose viuzze di acciottolato, edifici imponenti, palazzi eleganti, Vienna è la città gioiello dell’Austria, radicata nelle sua storia ma allo stesso tempo all’avanguardia in fatto di design, architettura e arte contemporanea. Vienna è una città che non mi ha colpito, forse troppo elegante, forse troppo perfetta ma è sicuramente una città da visitare almeno una volta nella vita.

Cosa vedere e fare a Vienna tra tradizione e avanguardia

Le grandi aspettative che avevo per questa città hanno condizionato il mio viaggio, forse la stanchezza, forse la disorganizzazione ma Vienna è una città che proprio non mi è piaciuta e per quanto indubbiamente sia meravigliosa dal punto di vista architettonico, l’ho trovata fredda e stile, priva di personalità. Vienna è un museo a chiuso le sue principali attrazioni sono all’interno di palazzi storici e se come me, siete “allergici” ai musei allora non è la città che fa per voi.

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Itinerario alla scoperta di Vienna: giorno uno

Iniziamo la visita di Vienna partendo dall’Hofburg una concentrazione della splendida Vienna imperiale con le sue vie in acciottolato e il rumore delle carrozze bianche che accompagna i turisti in una cartolina dal passato. Hofburg è il più grande complesso di palazzi monumentali di Vienna, avendo poto tempo a disposizione abbiamo optato per non visitare i musei di questo complesso ma abbiamo preferito esplorare tutta quest’area con una passeggiata a piedi seguendo il percorso che vi riporto consigliato dalla Lonely Planet di Vienna.

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Capito a parte per l’Albertina che custodisce la più grande collezione d’arte grafica del mondo. Pur non amando i musei, questa è una tappa obbligatoria e vi assicuro che ne rimarrete estasiati.

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Seconda tappa del nostro itinerario è il centro storico di Vienna con il simbolo indiscusso della città: lo Stephansdom. Un capolavoro dell’architettura gotica, la sua navata è il fiore all’occhiello senza tralasciare l’altare maggiore e le torri. Potete visitarla in autonomia o utilizzare le comode audioguide che vi spiegheranno la storia di questo capolavoro.

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Dal Duomo seguite questo breve itinerario per toccare alcuni dei principali punti d’interesse di Vienna:

  • La Casa di Mozart dove il compositore visse per quasi 3 anni
  • Judengasse il fulcro del quartiere ebraico
  • La Jesuitenkirche e la Dominikanerkirche due delle più belle chiese barocche della città.

Itinerario alla scoperta di Vienna: giorno due

Iniziamo la giornata con la visita più importante del week end al Schloss Schönbrunn la reggia più affascinante di Vienna. Una facciata barocca, giardini con scuole di rose, fontane, labirinti un vero capolavoro che vi lascerà senza parole. Un piccolo consiglio acquisto i biglietti con anticipo per evitare code e scegliete la fascia oraria di visita che preferite. Noi siamo partiti con al visita alla Reggia per poi proseguire nei vasti giardini.

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Proseguendo il filone delle reggie in stile barocco torniamo in centro città per visitare il Belvedere questo capolavoro di arte barocca situato in una posizione dominante con la vista su tutta la città: la parte che ho preferito si trova al primo piano ed è quella dedicata alle opere di Klimt.

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Dopo aver lasciato i giardini del Belvedere ci dirigiamo verso il Prater, il parco divertimenti più amato della città. E’ all’interno del parco che si trova la famosa ruota panoramica costruita nel 1897 che regala una vista esclusiva della città.

Ultimissima tappa del nostro itinerario è stata la Hundertwasserhaus un complesso di case realizzato a Vienna seguendo il progetto dell’omonimo artista. Le facciate sono di vari colori e si mixano perfettamente ai tanti alberi. Di fronte alla struttura principale si trova un market dove sono in vendita: libri, stampe dei suoi quadri e di fotografie delle sue opere architettoniche, mentre al primo piano c’è un piccolo bar.

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Dove mangiare a Vienna

Durante il nostro week end a Vienna abbiamo cercato diversi locali da consigliarvi per i pasti; la città offre un numero infinito di bar, ristarti, caffè per tutti i gusti.

Per la colazione/brunch →Café Ulrichs si trova nel centro storico di Vienna vicino al quartiere dei musei. Abbiamo scelto questo Café per il bruno domenicale. Vi consiglio di prenotare o di raggiungere presto il locale perché c’è sempre molta coda. Sul menù c’è ampia scelta tra uova, bowl, piatti vegani e non e le porzioni sono giuste potrete scegliere tra piatti singoli oppure dei menù specifici per la colazione.

Joseph Brot anche questo locale è in pieno centro storico; è stato difficile trovarlo perché all’epoca del nostro viaggio l’intera piazza era un cantiere. L’ambiente è molto raffinato ma allo stesso tempo fresco e giovane. Anche il menù di questo cafè offre ampia scelta ma a differenza dell’Ulrichs qui non ci sono dei menù prestabiliti.

Per il pranzo → Adoro i mercati, in tutte le città che visito faccio sempre tappa al mercato perché a mio parere qui potete capire e scovare il vero cuore di ogni città. Il Naschmarkt oltre ad essere una delle attrazioni della città è anche il luogo ideale per un pranzo sia esso veloce con un classico hot dog oppure più curato seduti in un ristorante turco.

Informazioni pratiche su Vienna

Come raggiungere Vienna

Il modo migliore per raggiungere Vienna è l’aereo. Da Milano, Wizz Air, Austrian Airlines e Lauda offrono voli giornalieri che in un’ora e 30 minuti raggiungono la capitale austriaca.

Per raggiungere l’aeroporto di Vienna o viceversa il centro città potete optare per il treno veloce S7 che impiega 30 minuti no stop per percorrere la tratta. Fate attenzione non è un treno ordinario, occorre acquistare un biglietto specifico.

Come muoversi a Vienna

Il modo migliore per esplorare Vienna è a piedi soprattutto per il centro storico ma, ci sono alcune attrazioni in città abbastanza distanzi quindi vi consiglio di acquistare un abbonamento ai mezzi pubblici della durata del vostro soggiorno.

Esistono infatti diversi abbonamenti a seconda del tempo che decidete passare in città che vanno convalidati all’arrivo e che vi permetteranno di utilizzare i mezzi pubblici per tutta la durata del soggiorno senza preoccupazioni. Noi abbiamo optato per la VIENNA CITY CARD TRANSFER che includeva i trasporti pubblici in città e il transfer da e per l’aeroporto. E’ acquistabile online con tre diverse opzioni di tempo: 24,48 o 72 ore al costo di 34€, 42€ e 46€.